Il sondaggio ha intervistato 682 consulenti finanziari.
I risultati rivelano che il 67% degli intervistati si aspetta un aumento del 10% dell’S&P 500, il 14% prevede un incremento del 20% e il 2% prevede un guadagno superiore al 20%.
Aspetti Analizzati | Risultati Principali |
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Previsioni S&P 500 | – 67% prevedono un aumento del 10% – 14% prevedono un aumento del 20% – 2% prevedono una crescita oltre il 20% |
Previsioni di Stabilità/Declino | – 10% prevedono stabilità – 7% prevedono un calo di almeno il 10% |
Migliori Asset Class del 2025 | – 69% azioni – 11% criptovalute |
Volatilità Prevista | – 80% prevede un calo significativo dell’S&P 500 durante l’anno |
Strategie di Protezione al Ribasso | – 72% prevede di aggiungere protezioni ai portafogli |
Previsioni Federal Reserve | – 68% prevede 2-3 tagli del tasso sui fondi federali – 10% prevede 4 o più tagli – 2% prevede aumenti |
Esiti Economici Previsti (Fed) | – 46% “atterraggio morbido” – 25% “no landing” – 7% “atterraggio duro” |
Principali Preoccupazioni | – 31% geopolitica – 27% inflazione – 15% volatilità del mercato |
Impatto delle Elezioni sui Portafogli | – 53% non cambierà strategia – 24% aggiungerà protezione al ribasso – 6% adotterà approccio conservativo |
Livello di Ansia dei Clienti (1-10) | Media: 5,1 (moderata preoccupazione) |
La stragrande maggioranza dei consulenti finanziari si aspetta che l’S&P 500 cresca di almeno il 10% entro la fine del 2025 rispetto al livello registrato tra il 6 e il 13 novembre 2024, secondo il sondaggio InspereX Pulse 2025 Outlook Survey.
Lo studio, che ha coinvolto 682 consulenti statunitensi, ha rilevato che il 67% prevede un aumento del 10% dell’S&P 500, il 14% prevede un incremento del 20% e il 2% prevede una crescita superiore al 20%. Al contrario, il 10% ritiene che l’S&P 500 rimarrà stabile, mentre il 7% prevede cali di almeno il 10%.
Nel frattempo, il 69% ritiene che le azioni saranno la classe di attivi con le migliori performance nel 2025, mentre le criptovalute emergono come il secondo investimento più attraente: l’11% scommette che saranno le più redditizie.
Nonostante le aspettative ottimistiche per l’anno, l’80% degli intervistati prevede un calo significativo dell’S&P 500 in un momento dell’anno. Alla luce di queste previsioni, il 72% dei consulenti ha dichiarato che probabilmente o sicuramente aggiungerà strategie di protezione al ribasso ai portafogli dei clienti nel 2025.
“I consulenti sono certamente ottimisti, ma gran parte del loro entusiasmo è allineato più strettamente con le medie storiche. Se combiniamo questo con le aspettative di alta volatilità, inclusa almeno una correzione o peggio, significa che gli investitori dovranno sopportare incertezze per ottenere rendimenti che potrebbero essere più difficili da raggiungere”, ha dichiarato Chris Mee, Direttore Generale di InspereX.
La Fed e la Situazione Economica nel 2025
Oltre due terzi (68%) dei consulenti si aspettano che la Federal Reserve riduca il tasso sui fondi federali due o tre volte nel 2025. Solo il 10% prevede quattro o più riduzioni, mentre il 5% ritiene che la Fed rimarrà neutrale. Solo il 2% si aspetta uno o più aumenti dei tassi.
Di conseguenza, il 46% dei consulenti crede che la Fed riuscirà a realizzare un “atterraggio morbido”, il 25% prevede uno scenario di “no landing”, il 22% ritiene che la Fed abbia già raggiunto un atterraggio morbido e il 7% prevede un “atterraggio duro”.
Cosa Preoccupa di Più i Consulenti?
Per quanto riguarda le preoccupazioni, la geopolitica è in cima alla lista per quasi un terzo dei consulenti (31%). L’inflazione è il secondo problema più preoccupante per il 27%. Inoltre, il 15% è preoccupato per la volatilità del mercato, l’11% per la nuova amministrazione presidenziale, l’8% per l’aumento delle tasse e l’8% per la politica dei tassi di interesse. I consulenti hanno notato che i loro clienti sono meno preoccupati per le prospettive macroeconomiche e tendono a concentrarsi sui rischi immediati, aggiunge lo studio.
Sulla base di queste analisi, il 53% dei consulenti ha dichiarato che non apporterà modifiche strategiche ai portafogli dei clienti in base ai risultati delle elezioni, il 24% aggiungerà protezione al ribasso, il 6% adotterà un approccio più conservativo e il 17% opterà per una strategia più aggressiva. Valutando l’ansia dei clienti su una scala da 1 a 10, i consulenti hanno riportato una media di 5,1. Questo suggerisce che gli investitori finali non sono particolarmente ansiosi riguardo alle prospettive del paese e dei mercati nei prossimi 12 mesi, secondo lo studio.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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