Morgan Stanley sembra esserne convinta: il cambio Euro Sterlina toccherà la parità ad inizio 2018, con la valuta unica che prenderà un discreto slancio di forza, favorito dal rasserenarsi dello scenario europeo. I movimenti populisti che all’inizio dell’anno avevano reso più denso di nubi il calendario elettorale sembrano essere ricondotti in posizioni marginali (e le prossime elezioni tedesche non dovrebbero rappresentare il punto di ripartenza per la loro incidenza) e un graduale miglioramento dei fondamentali farà il “resto” per supportare le quotazioni dell’euro.
E così, sulla base di tali valutazioni sopra sintetizzate, lo strategist di Morgan Stanley, Andrew Sheets, si dice convinto che il cambio Euro Sterlina toccherà la parità ad inizio del 2018, per la prima volta nella storia. Peraltro, la forza dell’euro dovrebbe consentire un buon recupero delle posizioni anche nei confronti del dollaro statunitense, con la quotazione che nello stesso periodo dovrebbe aggirarsi intorno a 1,25. Insomma, Morgan Stanley prevede nei prossimi mesi un buon apprezzamento dell’euro sia nei confronti della sterlina (attualmente le quotazioni sono a 90 centesimi) sia nei confronti del dollaro (oggi a 1,18), rivedendo positivamente le proprie precedenti proiezioni.
Nel dettaglio, in una sua dichiarazione rilasciata a Bloomberg, Sheets sottolinea come i mercati finanziari stiano maturando la crescente convinzione che Francia e Germania lavoreranno per rendere un’Unione Europea più forte, spingendo verso riforme che per troppo tempo sono state relegate in un cassetto e, di conseguenza, favorendo la forza di una moneta che già quest’anno ha guadangato il 12 per cento nei confronti del dollaro, grazie al miglioramento dell’economia dell’Eurozona e grazie al dissiparsi dei timori populisti.
In tale ambito, Sheets sottolinea poi come le elezioni tedesche non rappresenteranno un problema per la corretta evoluzione dei “piani” di Francia e Germania, e che Angela Merkel avrà vita facile nel vincere per la quarta volta l’appuntamento politico.
Lo scenario sopra tracciato è discretamente condiviso anche da altri economisti, che puntano con decisione alla forza dell’euro soprattutto contro il dollaro, schiacciato altresì dalle pressioni determinate dall’incertezza politica americana. Riteniamo per il momento che le previsioni di Morgan Stanley siano lievemente ottimistiche rispetto a quelle che sono le nostre ipotesi centrali, ma scommettere su un rincaro dell’euro contro le principali valute del proprio basket di controparte da qui a fine anno potrebbe essere una buona idea…
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