IL DOLLARO RISALE SUI TOP A 5 SETTIMANE SULL’ EURO, SOSTENUTO DALLE CRESCENTI ASPETTATIVE DI RIALZO SUI TASSI USA ENTRO LA FINE DELL’ ANNO.
Terza settimana consecutiva all’ insegna dei realizzi per il cross EUR-USD, che ha chiuso l’ ottava a quota 1,1818, in calo di poco più di 1 punto percentuale rispetto al close del Venerdì precedente.
Tutto sommato, la moneta unica europea è riuscita a contenere la discesa nei confronti del biglietto verde, recuperando dal minimo a 5 sedute fatto segnare a quota 1,1717, mentre quota 1,1962 è stato il bordo superiore del range settimanale di scambi.
LE NOTIZIE ED I DATI PIU’ SENSIBILI PER IL CROSS EUR-USD
Decisa apertura in calo per l’ Euro, schiacciato dal peso dell’ esito delle elezioni tedesche, che ha visto il partito del premier tedesco avere la meglio, ma con una perdita di consensi superiore all’ 8% rispetto all’ ultima tornata elettorale.
La moneta unica europea potrebbe continuare a soffrire sul medio periodo a causa delle difficoltà che la Merkel potrebbe incontrare per formare il suo quarto governo consecutivo.
La grande coalizione di centro tra il CDU della cancelliera ed il CSU dei social democratici potrebbe essere messa in discussione, con la Merkel che potrebbe essere costretta ad aprire nuove alleanze con verdi ed altri partiti minori per non lasciare la Germania senza un governo per lungo tempo. Spaventa lo spostamento politico verso destra, un fenomeno che fino ad ora aveva risparmiato la Bundesrepublik, testimoniato dall’ ascesa del partito nazional popolare Alternative für Deutschland ( AfD ), che ha ottenuto il 12,6% dei consensi.
Cambio Euro-Dollaro che nello stessa giornata di Lunedì in cui ha sofferto per il risultato delle elezioni tedesche è stato appesantito da un altro dato in arrivo dalla Germania, che ha però ha riguardato l’ aspetto macro.
L’ indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, nel mese di Agosto, ha evidenziato una discesa a 115,2 punti, dai 115,9 punti della precedente rilevazione. Deluse le aspettative degli analisti, che invece avevano pronosticato un valore pari a 116. L’indice IFO è un indicatore che misura le aspettative dei manager dell’ industria tedesca ma utilizzato per tastare il polso dell’intera economia dell’Eurozona.
Biglietto verde in evidenza sull’ euro dopo che la governatrice della Federal Reserve, Janet Yellen, intervenendo alla National Association for Business Economics a Cleveland, ha spianato la strada al terzo rialzo dei tassi d’ interesse del 2017.
La numero 1 dell’ istituto centrale americano ha dichiarato che la FED dovrebbe continuare a perseguire il proprio piano strategico, nonostante la banca centrale americana abbia sottovalutato il rallentamento della crescita subito dall’ inflazione.
La rimonta del dollaro è continuata con l’ amministrazione Trump che ha reso noti i primi dettagli sull’ attesissimo piano di riforme fiscali, che dovrebbe prevedere il taglio delle aliquote delle imposte sulle imprese, che scenderebbero al 20% dall’ attuale 35%. Le imposte individuali, che attualmente prevedono 7 scaglioni fiscali, dovrebbero passare a 3 scaglioni, al 12-25 e 35%.
Ma le proposte potrebbero inciampare sulle aliquote più alte, che scenderebbero dall’ attuale 39% al 35%, favorendo più del dovuto le classi benestanti. Per questo motivo ci si aspetta che i comitati di scrittura fiscale del Congresso potrebbero introdurre una quarta aliquota. Trump, intervenendo da Indianapolis, ha affermato che la riforma è indispensabile per sostenere la crescita economia statunitense, dicendosi certo che il Congresso darà al più presto l’ok ad una riforma fiscale di cui beneficeranno tutti gli americani.
Ulteriore benzina per la divisa statunitense è arrivata dalla buona lettura degli ordinativi di beni durevoli made in USA, che nel mese di Agosto hanno evidenziato una crescita dell’ 1,7%. Il dato, calcolato sugli ordini di beni destinati a durare almeno 3 anni, ha battuto le attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un aumento non superiore all’1%. La componente “ Core “, filtrata della categoria volatile dei trasporti, invece, ha fatto registrare un aumento dello 0,2%, come dai consensus.
Cross EUR-USD in leggera risalita dopo la debole lettura dell’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, attestatasi a 119,8 punti, nel mese di Settembre, dai 120,4 punti della rilevazione precedente, mentre i pronostici davano una ascesa a 119,9 punti.
Contrastata la carrellata di dati relativi al settore immobiliare USA, iniziata con la lettura dell’ indice che misura le vendite di nuove abitazioni negli USA, che nel mese di Agosto ha evidenziato un calo a 560.000 unità, dalle 580.000 unità del mese di Luglio ( attese 585.000 unità ).
Il consueto rapporto settimanale sulle nuove richieste di mutui ipotecari, curato dalla Mortgage Bankers Association (MBA), ha visto l’ indice scendere dello 0,5% a 415,6 punti. Dato in aumento, invece, per l’ indice S&P/Case-Shiller, che monitora i prezzi nelle 20 principali città metropolitane degli USA, cresciuto del 5,8%, a Luglio, contro il +5,6% del mese di Giugno.
Dollaro ancora in frenata dopo che il Dipartimento per il Lavoro statunitense ha rilevato che le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, nella settimana terminata il 23 Settembre, sono salite di 2.000 unità a 272.000 unità, contro le 270.000 unità delle, in sensibile aumento rispetto alle 260.000 unità della lettura dell’ottava precedente.
In crescita anche la media mobile mensile, salita a 277.750 unità, per effetto di un balzo di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente. La media mensile a quattro settimane è considerata più affidabile, in quanto viene meno la volatilità tipica delle singole rilevazioni settimanali. Il numero delle richieste di indennità di disoccupazione continue, nella settimana terminata il 16 Settembre, invece, si è attestato a 1,934 milioni di unità, in discesa da 1,979 milioni di unità della precedente lettura, inferiore anche ai pronostici degli analisti, pari a 1,993 milioni di unità.
Il Dipartimento per il Commercio USA, invece, ha reso noto che il dato sulle scorte all’ ingrosso, nel mese di Agosto, ha evidenziato un aumento mensile dell’1% rispetto, dopo il+0,6% della lettura di Luglio. Le aspettative degli analisti, invece, erano per una crescita minore, pari a + 0,4%.
Nuova discesa del cambio Euro-Dollaro, con il biglietto verde favorito dalla revisione al rialzo del PIL statunitense del secondo trimestre dell’ anno, aumentato al 3,1% dal 3% della stima preliminare. Quella diffusa dal Dipartimento per il Commercio USA è stata la migliore lettur trimestrale fatta registrare dal primo trimestre 2015. Il consensus medio degli analisti invece era per un dato invariato a +3%.
In crescita dello 0,2%, in linea con le attese, i redditi delle famiglie relativi al mese di Agosto, ma tuttavia in calo rispetto al +0,3% evidenziato a Luglio.
Sul finire di ottava dal fronte europeo è arrivata la lettura, peggiore delle attese, dell’ indice sui prezzi al consumo ( IPC ), rimasto stabile nel mese di Settembre all’ 1,5%, come evidenziato dalla stima preliminare, ma tuttavia minore dell’ 1,6% previsto dagli analisti nella loro stima finale. La lettura del dato destagionalizzato al netto delle componenti volatili di alimentari, energetici e trasporti, quindi nella versione “ Core “, invece ha evidenziato una crescita dell’ 1,1%.
Moneta unica europea in recupero dopo il leggero passo indietro dell’ indice che misura la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, che nella lettura finale, elaborata dall’Università del Michigan, ha mostrato una discesa a 95,1 punti, dai 95,3 punti della stima Flash. Le attese degli analisti, invece, avevano confermato la stima preliminare.
Gli ultimi dati macro in arrivo da oltreoceano hanno visto l’ indice sui consumi personali USA ( PCE ) aumentare ad Agosto dello 0,2%, rispetto al +0,1% del mese precedente; mentre l’ indice Chicago PMI, realizzato tenendo conto delle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende del distretto industriale di Chicago, nel mese di Settembre, è volato a 65,2 punti dai 58,9 punti della lettura precedente. La lettura del Chicago PMI Index ha battuto le aspettative degli analisti, mentre per la lettura dell’ indice PCE ha deluso i pronostici ( +0,3%).
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
Buona performance settimanale per il nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che ha preso profitto su 5 dei 7 obiettivi pronosticati dalla strategia ribassista: 2 nella versione Intrday e 3 nella versione Over.
La visione rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1832; Target Price individuati in area 1,1877 ed 1,1922, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1922.
Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1922, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1967 ed 1,2013; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1832 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,2013, per tentare di prendere profitto in area 1,2059 ed 1,2105, estesa ad 1,218; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1922 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1528, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1599 ed 1,1664, estesa a 1,1708; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1457 in chiusura di candela oraria.
La strategia Short, invece, consiglia l’ apertura di posizioni al ribasso, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1789; Target Price attesi in prima battuta a 1,1744 e successivamente a 1,1716; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1832 in chiusura di candela oraria.
Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1716 per sfruttare possibili cali in area 1,1672 ed 1,1644; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1789 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1644 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1599 ed 1,1555, estesi a 1,1528; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1832 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,218 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,2105 ed 1,2055; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2255 in chiusura di candela oraria o daily.
Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,14 – 1,145, fissando il Target Price in area 1,16 -1,165. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,125 in chiusura di candela giornaliera.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi ad oltre 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18 ( resistenza di medio-lungo periodo ).
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18.
Al ribasso, quindi, area 1,14 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,12 in un primo momento e successivamente in area 1,10. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,22.
Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo dopo aver raggiunto e superata area 1,20, resistenza di lungo periodo, potrebbe essere proiettata verso l’ostacolo successivo posto a quota 1,22 estesa ad area 1,24, senza però escludere possibili pull-back in area 1,16-1,165, per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato.
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