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INDICE FTSE MIB CONTINUA A TIRARE IL FIATO, MA RESISTE IL SUPPORTO IN AREA 22.000 PUNTI
Settimana all’ insegna della cautela per il Ftse Mib, in un’ ottava in cui l’ attenzione dei trader e degli investitori è stata catalizzata dalle elezioni in Catalogna, il cui esito ha visto i tre partiti indipendentisti conquistare la maggioranza con 70 seggi su 135 totali. Tuttavia il partito che ha raccolto più voti è stato quello degli unionisti, Ciudadanos, che ha conquistato 37 seggi. Un risultato che ha penalizzato un po’ tutti i listini azionari del Vecchio Continente, con il Ftse Mib sceso su un minimo a cinque sedute pari 22.000 punti, salvo poi rimbalzare e chiudere gli scambi settimanali a quota 22.209 punti, in progresso dello 0,50% rispetto alla chiusura del Venerdì precedente. Massimo a 5 giorni che invece non si è spinto oltre quota 22.455 punti. Complici le festività natalizie, non sono stati rilevati grossi volumi di scambi.
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB
Dopo un inizio di ottava positivo, grazie al rimbalzo dei titoli degli istituti di credito, il principale paniere delle blue chips italiane è stato appesantito dal calo delle azioni del comparto delle utility sulle quali ha pesato il rialzo del differenziale tra BTP e BUND tedesco, salito nuovamente a 150 punti base, con allo sfondo ancora i timori legati alle prossime elezioni politiche italiane, che sempre con più probabilità dovrebbero tenersi il prossimo 4 Marzo. L’ aumento dello Spread ha portato il rendimento del decennale italiano all’ 1,90%, penalizzando le società con elevato debito come quelle del settore utility.
Sotto l’aspetto dei dati macro, invece, il Ftse Mib è stato sostenuto dall’ ottima lettura della bilancia commerciale italiana del mese di Ottobre, che ha evidenziato un surplus pari a 4,953 miliardi di euro, in aumento dai 4,192 miliardi della rilevazione dello stesso mese del 2016. Nel periodo preso in considerazione le esportazioni sono aumentate a 39,826 miliardi di euro, in salita dell’ 11,3%, mentre le importazioni si sono attestate a 34,872 miliardi di euro, in crescita del 10,4% in termini tendenziali.
L’ Istituto di Statistica italiano ha inoltre reso noto che a Novembre il surplus commerciale estero extra-euro è cresciuto di 4,602 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai +3,937 milioni dello stesso mese del 2016. Nei dettagli, l’ ISTAT ha inoltre reso noto che il surplus dell’ interscambio di prodotti non legati all’ energia è aumentato a 7,581 miliardi di euro dai 6,229 miliardi di euro del 2016. In percentuale, i flussi delle esportazioni hanno evidenziato una crescita del 6,7%, mentre quelli legati alle esportazioni sono aumentati del 4,5%.
Le vendite extra UE sono aumentate quasi omogeneamente su quasi tutti i settori dell’ industria, esclusi i beni durevoli, in calo del3,3%, mentre le vendite sui beni strumentali sono lievitate del 12,6%, grazie all’ apporto delle vendite di mezzi navali. L’ import, extraUE, invece, è aumentato per tutti i comparti, ad eccezione dei beni strumentali, i cui acquisti sono diminuiti del 2%.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
Come anticipato tra le righe del capitolo precedente, il Ftse Mib ha scalfito, per adesso soltanto nell’ intraday, l’ importante sostegno di medio periodo, rappresentato da area 22.000 punti. La perdita del supporto appena segnalato potrebbe contribuire ad a far aumentare la pressione ribassista di breve periodo, facendo avvitare le quotazioni fino ad area 21.400-21.300 punti, sostegno di rilevanza molto importante anche sul medio periodo.
La borsa milanese dopo aver raggiunto l’ obiettivo segnalato ormai da mesi, in tutte le nostre rubriche di analisi tecnica settimanale, ossia area 22.500-23.000 punti, sta perdendo un po’ di quell’ appeal tra gli investitori, che le aveva consentito di registrare la migliore performance tra i listini europei, da inizio anno. Dopo essersi riportato in chiusura settimanale sopra la forte resistenza in area 21.500 punti, che negli ultimi mesi ha funto da supporto, il principale indice di Piazza Affari ha ritoccato i massimi dal 2015 spingendosi fino a 23.133 punti. Il ritorno in chiusura settimanale oltre i 20.500 punti, aveva gettato le basi per il rialzo che abbiamo vissuto negli ultimi mesi.
Il quadro rialzista in costruzione ( +44% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti fino ai massimi oltre i 23.000 punti), dopo la battuta d’ arresto che aveva fatto ripiombare le quotazioni in area 19.500 punti, ha superato il proprio obiettivo ideale, identificato tra 21.500 punti. La chiusura settimanale oltre l’ ultimo livello di prezzi appena citato ( 21.500 punti ), ha contribuito a far mutare anche il quadro di medio-lungo periodo, ritornato ad essere positivo.
Raggiunto il primo obiettivo in area 22.500 punti, le quotazioni del Ftse Mib si sono spinte oltre i 23.000 punti circa. Supporto di brevissimo che sale in area 21.500-21.800 punti, che ha già resistito nel recente passato a più attacchi ribassisti. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra i 21.400-21.500 punti in chiusura settimanale, una volta raggiunto il Target di medio-lungo periodo ( 22.500-23.000 punti ), si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti con obiettivi in area 23.500-24.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio periodo, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Buona la performance settimanale messa a segno dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 3 degli obiettivi pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over.
Lo scenario rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.260 punti, Target Price attesi in area e 22.355 e 22.440 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.120 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.440 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.495 e 22.580 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.210 punti in chiusura di candela oraria.
Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.580 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.665 punti e successivamente a 22.805 punti, estesi a 23.030 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.355 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.420 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.555 e 21.650 punti, estesi a 21.780 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.210 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Lo scenario ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 22.120 punti, con obiettivi attesi a 22.080 e 21.995 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.260 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.995 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.915 punti e successivamente a 21.780 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.220 punti in chiusura di candela oraria.
Ed ancora Short con la perdita di quota 21.780 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.650 e 21.555, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.420 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.995 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.030 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo prima a 22.805 punti e successivamente a 22.665 punti, estesi a 22.580 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.260 punti.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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