Gli ETF sui Paesi Emergenti sono uno dei metodi più semplici per andare ad investire sulle economie di quei paesi che stanno rapidamente crescendo nel corso di questi ultimi decenni. Paesi che si trovano spesso nel continente africano, asiatico e sud-americano (basti pensare ai paesi del BRICS, ovvero i cinque paesi con le maggiori economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa).

Tra gli ETF più importanti per investire sui Paesi Emergenti troviamo:

  • IShares Emerging Markets
  • Direxion Daily Emerging Markets Bull
  • Ishares MSCI ACWI Index
  • Vanguard MSCI Emergin Markets

ETF Paesi Emergenti: cosa sono

Per spiegare che cosa è un ETF, bisogna iniziare proprio dal suo stesso acronimo: ETF sta per “Exchange-Traded Fund”. Gli ETF vengono scambiati come le classiche azioni: ciò significa che si può comprare e vendere ETF. In altre parole, si possono aprire sia posizioni long (rialziste) che posizioni short (ribassiste).

La differenza sostanziale tra azioni ed ETF è però la seguente: le azioni rappresentano l’andamento di una singola società, mentre l’ETF rappresenta l’andamento di un intero segmento industriale, se non addirittura un mercato oppure borsa nazionale.

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Gli ETF non fanno altro che replicare l’andamento di un indice (ovvero di un benchmark di riferimento). Per indice per esempio, intendiamo i famosi indici azionari, che servono proprio per valutare l’andamento del mercato azionario. Se quindi volete andare ad investire su un indice azionario, e quindi su un intero settore di mercato, dovete per forza di cose investire sugli ETF.

Gli ETF vengono scambiati sul normale mercato azionario, quindi possono essere comprati e venduti dai trader durante le ore di apertura della Borsa. Gli ETF seguono il benchmark di riferimento per la loro quotazione in borsa (che può essere il valore attuale di un indice azionario, oppure quello di una materia prima).

—> Se volete saperne di più sugli ETF, vi consigliamo di leggere il nostro articolo su come investire con gli ETF.

ETF Paesi Emergenti: i migliori

L’ETF iShares MSCI Emerging Markets si occupa di seguire le economie dei principali paesi emergenti, così come misurato dall’indice MSCI Emerging Markets. Questo indice si occupa di replicare le performance dei mercati azionari dei paesi emergenti.

Il fondo dietro l’ETF iShares MSCI Emerging Markets, che ha come advisor la BlackRock Fund, si occupa di investire su un gruppo rappresentativo di titoli azionari che fanno parte di tale indice, andando quindi ad investire sui migliori titoli dei mercati azionari emergenti.

Mentre l’ETF iShares MSCI ACWI Index si occupa di seguire sempre le principali economie emergenti, affidandosi però all’indice MSCI All Country World. Anche questo indice è composto di titoli azionari provenienti dai mercati dei paesi emergenti ed è un tipo di indice “float-adjusted”, ovvero un indice che associa il peso ai suoi elementi in base alla capitalizzazione di mercato.

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In questo caso l’indice è composto da società legate a beni di consumo voluttuari e di prima necessità, ma anche energia, finanza, industria, tecnologia e informatica. Il fondo che gestisce questo ETF investe almeno il 90% dei suoi asset in titoli contenuti nell’indice che segue, ovvero l’indice MSCI All Country World.

Invece l’ETF Vanguard MSCI Emerging Markets si occupa di replicare l’andamento dell’indice FTSE Emerging Markets All Cap China A Transition Index, un paniere di titoli azionari dei principali paesi emergenti come Cina, Brasile, Taiwan e Sud Africa.

Questo ETF ha un alto potenziale di crescita ma anche di rischio, il cui valore di quota può oscillare più di quello dei fondi azionari che investono in paesi sviluppati. Questo fondo si mostra più appropriato per investimenti a lungo termine che a breve termine.

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Infine abbiamo l’ETF Direxion Daily Emrg Mkts Bull 3X Shares, che è la parte rialzista del Direxion Daily Emerging Markets Bull and Bear 3x. Si tratta di un ETF “leveraged”, ovvero con leva (di preciso ha un moltiplicatore 3x): questi ETF hanno il vantaggio di poter ottenere ottimi profitti in tempi brevi proprio grazie alla leva, oltre ad essere molto liquidi sul mercato.

Questo ETF si basa sull’indice MSCI Emerging Market (MXEA), un indice di capitalizzazione del mercato di tipo float-adjusted, progettato per misurare le performance del mercato dei titoli nei mercati globali emergenti.

Leggi anche Meglio investire in ETF o Fondi Comuni ? Le differenze da conoscere

Trading ETF Paesi emergenti su eToro

Il broker eToro mette a disposizione sulla propria piattaforma di trading online la possibilità di investire tramite i CFD sugli ETF sui Paesi emergenti.

Il broker eToro offre un grande vantaggio ai propri utenti, ovvero non applica commissioni sull’apertura o sulla chiusura delle posizioni su qualsiasi asset finanziario, compresi gli ETF.

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Trading ETF Paesi emergenti su Fineco

Chi desidera investire parte dei propri risparmi sugli ETF dedicati ai Paesi emergenti dovrebbe prendere il seria considerazione la possibilità di operare con Fineco.

La celebre banca online 100% tricolore non ha bisogno di grandi presentazioni anche perchè stiamo parlando di una società che, dopo essersi autonomizzata da Unicredit, è quotata su Borsa Italiana nel settore del risparmio gestito.

Tra i vari servizi che sono offerti da Fineco c’è il Trading (come si può approfondire in questo articolo).

L’elenco degli asset disponibili è lunghissimo ma il focus e su azioni e ETF. E proprio tra i fondi a gestione passiva c’è la possibilità di scegliere tra una vasta selezione di ETF dei paesi emergenti.

Tra l’altro, a differenza di quello che avviene su altre piattaforme che consentono un’esposizione sugli ETF solo ed esclusivamente attraverso strumenti di tipo derivato come i Contratti per Differenza, con Fineco si può investire su ETF reali.

Sul sito ufficiale, sull’app (mobile trading) e sulla piattaforma PowerDesk è presente una vastissima selezione di ETF iSHARES E AMUNDI/LYXOR ossia due tra i migliori gestori di tutto il mondo.

Ci sono due diverse possibilità per comprare gli ETF dei paesi emergenti con Fineco. Ognuna di queste punta a soddisfare le esigenza di tipologie differenti di investitori.

Ad esempio se c’è un ETF dei paesi emergenti che, a partire da un certo momento registra un forte apprezzamento (le ragioni del rally possono essere le più svariate a partire da una crescita delle economie dei BRICS ad esempio), si può pensare di inserire questo singolo ETF in portafoglio per cavalcare il trend in atto. In questo caso, quindi l’acquisto sarebbe estemporaneo.

Viceversa se l’obiettivo è invece un investimento organico allora si può optare per il Piano Replay investendo una piccola somma in modo automatico su uno o più ETF.

Sia in un caso che nell’altro, Fineco offre la possibilità di investire a zero commissioni. Ogni mese, infatti, viene proposto un lungo elenco di ETF iSHARES E AMUNDI/LYXOR acquistabili a zero commissioni.

Ricordiamo che su Fineco si può fare anche trading attraverso i CFD sulle coppie di valute, sulle criptovalute (Bitcoin e Ethereum), materie prime, indici di borsa. Inoltre si possono acquistare azioni e obbligazioni.

Sempre dallo stesso account e della stessa piattaforma.

Non è possibile usare un conto demo di prova ma al tempo stesso per il conto reale non è neppure chiesto un deposito minimo.

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