CROSS EUR-USD RESPINTO DA RESISTENZA IN AREA 1,24 DOPO RECUPERO QUOTAZIONI BIGLIETTO VERDE

Area 1,24 si conferma ancora una volta una resistenza fatale per il cross EUR-USD, che dopo aver toccato un massimo intraday a quota 1,2415 è stato nuovamente respinto verso il basso, chiudendo gli scambi di Venerdì 20 Aprile a quota 1,2288. La performance a 5 sedute della coppia di valute più scambiate sul mercato del Forex ha invece evidenziato un calo di circa lo 0,35%.

I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DEL CROSS EUR-USD

Partenza settimanale sottotono per la coppia Euro-Dollaro, le cui quotazioni sono state indebolite dalla deludente lettura dell’ indice ZEW tedesco. Il termometro che misura la fiducia dei consumatori della prima economia dall’ Eurozona, nel mese in corso è infatti inaspettatamente sceso a -8, punti, evidenziando un crollo rispetto ai +5,2 punti della precedente rilevazione mensile. Le attese degli analisti, invece, erano per un rallentamento meno marcato, pari a -1 punto. In flessione anche il sotto-indice che misura la situazione corrente, in discesa a 87,9 punti, dai 90,7 punti di Marzo. Le aspettative degli analisti in questo caso erano per un calo non superiore agli 88 punti. L’ indice ZEW viene elaborato prendendo spunto da un questionario che tiene conto delle opinioni di 350 analisti ed esperti, e si riferisce ai 6 mesi successivi alla data della stima.

Rallenta l’ indice dei prezzi al consumo dell’ Eurozona, che nella lettura finale del mese di Marzo ha evidenziato un aumento dell’ 1,3% su base annua, in lieve flessione rispetto al +1,4% atteso dagli analisti. La lettura preliminare che in un primo momento aveva indicato +1,4% è stata rivista al ribasso a +1,1%. Su base mensile, invece, l’ IPC ha evidenziato un incremento dell’1%, come da consensus, in netto miglioramento rispetto al +0,2% di Febbraio. L’ indice Core, filtrato delle componenti più volatili quali energia, alimentari, alcool e tabacchi, sempre nella lettura finale di Marzo, ha invece messo in luce un +1%, in linea con le indicazioni arrivate dagli analisti e con la stima preliminare.

Frena anche l’ avanzo delle partite correnti dell’ area Euro, in calo nel mese di Febbraio a +35,1 miliardi di euro, in flessione dai +39 miliardi della stima mensile precedente. Lettura pur sempre positiva, ma che ha evidenziato un lieve passo indietro, causato dalla discesa delle esportazioni nette di beni.
Cross EUR-USD, che ha ripreso vigore grazie alla lettura preliminare della fiducia dei consumatori dell’ area Euro del mese in corso, che secondo la stima flash diffusa dalla commissione europea si è assestata a +0,4 punti, mettendo in luce un aumento rispetto al +0,1% atteso dagli analisti.

Dollaro in ripresa dopo le indicazioni di politica monetaria statunitense arrivate con le dichiarazioni di alcuni autorevoli membri della Federal Reserve. William Dudley, governatore della FED di New York ha affermato di aspettarsi non più di 3-4 aumenti dei tassi per il 2018. Il presidente della sede di Minneapolis dell’ istituto centrale statunitense ha invece dichiarato di aspettarsi ulteriori aumenti dei tassi per l’ anno in corso, poiché il piano fiscale lanciato dall’ amministrazione Trump sta già dando ottimi frutti, spingendo l’ inflazione a stelle e strisce, stabilmente, verso l’ ambito terget del 2%

Variazione positiva per le vendite al dettaglio statunitensi, che nel mese di Marzo, secondo quanto reso noto dal report diffuso dal Dipartimento per il Commercio, sono aumentate dello 0,6%, in netta crescita dal -0,1% ed oltre il +0,4% atteso dal consensus. Al netto del settore auto, la lettura si è assestata allo 0,2%, stabile come sui valori mensili precedenti, mentre il dato core, che oltre al comparto auto non tiene conto neanche del settore energia, ha fatto registrare un rialzo dello 0,3%, in linea con Febbraio, ma meno del +0,4% atteso dagli analisti.

Biglietto verde nuovamente venduto nei confronti della moneta unica europea dopo il calo subito dall’ Empire State Manufacturing Index nel mese di Aprile, in flessione a 15,8 punti, dai 22,5 punti di marzo. Lettura inferiore anche alle attese degli analisti, che invece avevano indicato una discesa a 18,6 punti.
Stabile la rilevazione mensile delle scorte delle imprese USA, che a Febbraio hanno evidenziato un progresso dello 0,6%, sui valori di Gennaio.

Sentiment di breve positivo per il settore immobiliare statunitense. In primis, le nuove richieste di mutui ipotecari, nella settimana terminata il 13 Aprile, secondo il report della Mortgage Banker Associatio ( MBA ), hanno fatto registrare un balzo del 4,9%, in netta ascesa dal -1,9% della precedente stima settimanale. In crescita anche i permessi edilizi rilasciati a Marzo, in aumento del 2,5%, a dispetto del +0,7% indicato dal consensus; mentre l’ avvio dei nuovi cantieri, sempre lo scorso mese, ha evidenziato una crescita dell’1,9%, contro il-3,3% della precedente stima di Febbraio. La National Association of Home Builders ( NAHB ), invece, ha reso noto che l’ indice che misura la fiducia dei costruttori negli USA, nel mese attuale, è sceso a 69 punti, dai 70 punti del mese precedente. Deluse le attese degli analisti, che invece avevano indicato un calo meno marcato, a 70 punti.

In progresso dello 0,5% su base mensile la produzione industriale negli Stati Uniti, mentre il consensus degli analisti, non andava oltre il +0,3%. L’ ultima rivelazione del mese scorso ha tuttavia messo in mostra un calo rispetto al+ 1% di Febbraio, rivisto al ribasso dal +1,1% della stima preliminare. La percentuale di utilizzo della capacità degli impianti si è ancora attestata sotto i livelli pre-recessione ( 80% ), evidenziando una percentuale pari al 78% ( stima analisti 77.9% ), in salita dal 77,7% del mese precedente.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che il saldo delle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, al 14 Aprile, si sono assestate a 232 mila unità, in calo di mille unità rispetto all’ ottava precedente, mentre le attese del mercato erano per una flessione leggermente più evidente, a 230 mila unità. Scende a 1,863 milioni di unità da 1,878 milioni di unità della precedente ottava, il numero totale dei richiedenti sussidio, nella settimana terminata il 7 Aprile ( consensus 1,845 milioni di unità ). La media mobile mensile, più veritiera rispetto alle singole rilevazioni settimanali, si è assestata a 231.250 unità, in crescita di 1.250unità rispetto alla precedente lettura.

La Federal Reserve di Philadelphia ha fatto sapere che il cosiddetto Philly Fed Index, nel mese di Aprile, si è assestato a 23,2 punti, evidenziando un aumento rispetto ai 22,3 punti di Marzo. Le attese degli analisti, invece, erano per una discesa a 20,1 punti. Il suddetto indicatore, termometro del comparto manifatturiero del distretto federale di Philadelphia, evidenziando un valore abbondantemente superiore allo zero, continua ad indicare espansione,per un periodo compreso di almeno 6 mesi.
Non molto esaltante la lettura del Leading Indicator Index di Marzo, che secondo le stime rilasciate dal Conference Board USA, nel mese di Marzo, ha fatto registrare un incremento dello 0,3%, ma tuttavia in frenata rispetto al +0,7% della precedente rilevazione mensile. L’ indice, che prevede le prospettive di crescita dell’ economia statunitense, coprendo un periodo compreso tra i 3 ed i 9 mesi viene elaborato mixando i dati forniti da ben 10 diversi indicatori macroeconomici.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, nonostante le fisiologiche prese di beneficio, consolida sopra l’ ex resistenza divenuta supporto, in area 1,20, facendo pertanto diminuire le probabilità di assistere ad un ritorno in area 1,16-1,165, supporto di medio periodo di fondamentale importanza. La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18 ( resistenza di medio-lungo periodo ). In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 ha generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Al ribasso, quindi, area 1,18 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,16 in un primo momento e successivamente in area 1,14. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,16. La fuoriuscita dal range ha gettato le basi per centrare l’ obiettivo primario in area 1,22 e successivamente prendere profitto verso l’ obiettivo finale posto in area 1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo cercano di scaricarsi dall’ ipercomprato. Per il proseguo del rialzo, dopo il salutare pull-back in area 1,22, sarebbe opportuno continuare a consolidare sopra quest’ ultimo livello o mal che vada non cedere sotto area 1,20, poiché le quotazioni potrebbero avvitarsi ulteriormente verso il basso, in area 1,8-1,16.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Senza grossi spunti l’ operatività settimanale del nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX, che ha preso profitto sul primo obiettivo della strategia Long Intraday e sul primo target price della strategia Short Intraday.
La visione rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,2317; Target Price individuati in area 1,2346 ed 1,2393; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,2267. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,2393, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,2423 ed 1,247; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,2317 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,247, per tentare di prendere profitto in area 1,25 ed 1,2547, estesa ad 1,2625; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,2393 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1967, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,2042 ed 1,2088, estesi ad 1,2117; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1893 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,2267; Target Price attesi in prima battuta a 1,2239 e successivamente a 1,2192; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,2317 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,2192 per sfruttare possibili cali in area 1,2163 ed 1,2117; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,2267 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,2117 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,2088 ed 1,2042, estesi ad 1,1967; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,2192 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,2625 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,2547 ed 1,25, estesi a 1,247; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2703 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,18, fissando il Target Price in area 1,20-1,205. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,165 in chiusura di candela giornaliera.

 

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