FTSE MIB CADE NUOVAMENTE NELLA MORSA DELLA SPECULAZIONE: MASSACRATE AZIONI DI BANCHE E ASSICURAZIONI

Quinta ottava consecutiva in calo per l’ indice Ftse Mib, che una volta rotto l’ importante supporto rappresentato da area 22.000 punti, ha accelerato verso il basso, scendendo fino ad un minimo intraday a quota 21.298 punti. Pesante il passivo a cinque sedute, che ha evidenziato un ribasso di circa il 3,4%, a fronte di una chiusura a quota 21.355 punti.

LE NOTIZIE E I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB

Il nuovo crollo del principale listino azionario ancora una volta è stato causato dalla speculazione che si è abbattuta sui titoli finanziari, che ha coinvolto le azioni del comparto bancario e ed assicurativo.

I ribassisti hanno nuovamente sfruttato l’ innalzamento dello Spread tra BUND e BTP per dar sfogo alle loro puntate Short. Il differenziale tra i Bond sovrani italiani e quelli tedeschi si è allargato oltre la soglia dei 270 punti base, per poi chiudere l’ ottava a quota 269 punti. Il rendimento del decennale italiano è schizzato oltre il 3,1%. Il mercato si interroga sull’ operato del neogoverno Lega-M5S, chiedendosi se l’ esecutivo sarà in grado di portare dei miglioramenti alla ripresa economica italiana in atto da qualche anno in Italia, dopo una recessione durata 5 anni.

La settimana macro italiana ha visto l’ indice PMI del settore terziario del mese di Maggio evidenziare un aumento a 53,1 punti dai 52,6 punti di Aprile, assestandosi lievemente sopra i 53 punti attesi dagli analisti. Buono il contributo arrivato dai nuovi ordini. Il risultato destagionalizzato frutto dell’ indagine tra i manager del settore, si mantiene oltre la soglia dei 50 punti che indica espansione, anche se meno forte rispetto alla parte finale del 2017 ed al primo trimestre di quest’ anno. L’ indice PMI Composite che comprende le stime del PMI manifatturiero e del comparto servizi ha invece evidenziato una lettura stabile a 52,9 punti, come da attese.

Segnali incoraggianti sono arrivate dall’ indice delle vendite al dettaglio in Italia del mese di Maggio, in crescita a 47,3 punti, contro i 42,7 punti della precedente rivelazione mensile. L’ indicatore, che conosciuto anche come PMI IHS, elaborato da Markit, nonostante il buon progresso appena evidenziato, ristagna ancora al disotto della soglia dei 50 punti, indicando contrazione. Performance in calo, invece, rispetto al dato di un anno fa.

Da una disamina dell’ ISTAT è invece emerso “ in sintonia con l’ andamento ciclico nell’ area euro nel primo trimestre 2018 ” ha spiegato l’ istituto nazionale di statistica, un lieve rallentamento della crescita in Italia, causato dal rallentamento della domanda estera e degli investimenti. Da ulteriori dettagli resi noti dall’ istituto si è venuto a conoscenza che la maggiore frenata ha interessato il comparto manifatturiero, mentre quello dei servizi continua a dimostrarsi ancora in ottima forma. Occupazione e produttività, invece, non destano preoccupazioni, mentre l’inflazione, se pur in ripresa, continua ad essere un passo indietro rispetto a quella dell’ area euro.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’indice Ftse Mib dopo aver rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti, dopo la battuta d’ arresto subita nelle ultime settimane e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta essersi indebolito.

Tuttavia, finchè le quotazioni si manterranno sopra il sostegno appena segnalato in chiusura mensile, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, potrebbe mettere nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto 21.500-21.400 punti, invece, nel brevissimo potrebbe comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo proiettando velocemente le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottimo il bilancio settimanale fatto registrare dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto sui 2 obiettivi pronosticati dallo scenario rialzista Intraday e su ben 6 dei 7 target price indicati dallo scenario Short: 2 nella versione Intraday e 4 nella versione Over.

La strategia rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 21.470 punti, Target Price attesi in area e 21.540 e 21.675 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.335 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 21.675 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 21.760 e 21.895 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.470 punti in chiusura di candela oraria.

Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.895 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.030 punti e successivamente a 22.115 punti, estesi a 22.250 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.675 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.575 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 20.705 e successivamente a 20.835 punti, estesi a 21.045 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.370 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia ribassista, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.335 punti, con obiettivi attesi a 21.255 e 21.125 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.470 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.125 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.045 punti e successivamente a 20.915 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.355 punti in chiusura di candela oraria.

Ed ancora Short con la perdita di quota 20.915 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 20.835 e 20.705 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.575 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.125 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.250 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 22.114 punti e successivamente a 22.030 punti, estesi a 21.895 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.480 punti.

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