Una crisi finanziaria è un evento che nel nostro sistema economico si verifica non di rado. Essa nasce nel momento in cui la domanda di denaro dalle imprese è superiore a quanto banche e investitori possano offrire. L’ovvia conseguenza è quindi un’assenza di credito, che causa fallimenti di massa, disoccupazione e più in generale una recessione economica.
Le conseguenze di una crisi finanziaria possono essere non solo economiche, ma anche politiche e sociali. Basti pensare alla crisi degli anni 30, chiamata anche “Grande Depressione“, che portò in Germania all’ascesa di Hitler e del nazismo.
Tendenzialmente nelle crisi finanziarie le borse valori crollano, così come tutti gli altri mercati finanziari. Se normalmente ci sono le varie correlazioni positive e negative fra i mercati, durante una crisi il crollo avviene a 360°.
In questo articolo vedremo che cos’è una crisi finanziaria, quali sono le sue caratteristiche e quali tipologie può avere.
Indice
Cos’è una crisi finanziaria?
Abbiamo detto sinteticamente che una crisi finanziaria avviene quando c’è più domanda che offerta di denaro da parte delle aziende. Ciò è quello che accade più di frequente, ma non è la regola. Una crisi finanziaria può essere generata anche dalla mancanza di denaro da parte di uno Stato sovrano o da parte delle famiglie.
Nel caso in cui infatti uno Stato non riesca a ripagare i propri debitori, e quindi va in bancarotta, le conseguenze sarebbero disastrose. Da una parte i debitori, che possono essere altri Stati, banche, ma anche cittadini privati nella veste di investitori obbligazionari, non avrebbero indietro il denaro; dall’altra parte uno Stato sovrano in bancarotta non potrebbe pagare gli stipendi e procedere con l’ordinaria amministrazione.
Qualora invece la domanda di credito da parte delle famiglie dovesse superare l’offerta di banche e investitori, ci potrebbero essere altrettante conseguenze gravi. Per esempio non sarebbe possibile aprire un mutuo per una casa o sarebbe impossibile finanziare progetti di ristrutturazione o altro ancora.
Le maggiori crisi finanziarie nella storia
Una delle più famose crisi finanziarie dell’età moderna è certamente quella della bolla dei tulipani. La domanda per i bulbi crebbe talmente tanto che il valore di ognuno di questi poteva superare quello di una casa. I prezzi poi precipitarono perché la domanda cessò di esistere e tutti volevano disfarsi dei tulipani.
La bolla dei tulipani mandò in rovina migliaia di persone, ma c’è anche chi fece una fortuna. È considerata la prima grande bolla speculativa.
Nel secolo scorso una crisi finanziaria spaventosa fu quella del 1929, chiamata anche la “Grande Depressione“, che si propagò negli anni. La crisi del ’29 è denominata anche “crollo di Wall Street” proprio perché il NYSE (New York Stocks Exchange), che si trova nella via di Manhattan chiamata Wall Street, crollò dopo anni di rialzi del mercato azionario statunitense.
Gli effetti negativi si ebbero anche in Europa e fortemente in Germania. Quest’ultima fu sconfitta nella prima guerra mondiale e pesantemente penalizzata nel Trattato di Versailles del 1919, che la condannò a risarcire i danni di guerra alle potenze vincitrici. Per questo motivo si reggeva grazie ai capitali stranieri, soprattutto americani, che cessarono di arrivare con lo scoppio della crisi finanziaria.
Più recentemente troviamo la bolla delle dot com, quando il prezzo delle azioni delle aziende del settore internet salirono alle stelle. Al loro crollo molte aziende fallirono, sebbene questo come sappiamo non abbia causato la fine di internet.
Infine la crisi dei mutui subprime del 2006, ma col culmine nel 2008, causò una perdita per le banche di circa 4.100 miliardi di dollari, secondo le stime del FMI. Le banche concedevano mutui a chiunque senza controllare la solidità di chi stava chiedendo il prestito.
Accadde quindi che molti debitori divennero insolventi e le banche persero sostanzialmente i soldi che avevano prestato. La confisca delle case agli insolventi non garantì la salvezza del capitale della banca, dato che i prezzi delle case crollarono, dal momento che il mercato immobiliare era dentro a una vera e propria bolla.
Gli effetti di questa crisi sono stati devastanti in tutto il mondo con calo dell’occupazione, dei redditi, che hanno acuito lo scontro sociale.
Tipologie di crisi finanziarie
Le crisi finanziarie possono avere più tipologie, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ne ha classificate 4.
- Crisi valutarie: essa si verifica nel momento in cui una valuta subisce una forte svalutazione con conseguente riduzione del potere d’acquisto. In questi casi la banca centrale della valuta sotto attacco speculativo si potrebbe difendere aumentando i tassi di interesse per incentivare il mercato a reinvestire sulla valuta.
- “Sudden Stop” . Essa viene chiamata anche “crisi della bilancia dei pagamenti”. Questa crisi si verifica nel momento in cui i capitali esteri cessano in modo repentino di entrare nel Paese. In questi casi la stabilità della bilancia dei pagamenti è quindi messa in pericolo.
- Crisi bancarie: essa si verifica quando rapidamente le persone iniziano a chiudere i propri conti alla notizia dello stato di salute poco roseo della propria banca. Una perdita consistente di liquidità di fatto blocca l’operatività della banca, ma soprattutto c’è il rischio che l’istituto bancario non abbia interamente la disponibilità economica necessaria. Per salvarsi in questi casi la banca deve chiedere aiuto allo Stato attraverso l’immissione di nuova liquidità. Senza questa liquidità la banca rischia la bancarotta. È ciò che successe alla Lehman Brothers nel 2008.
- Crisi del debito: essa può riguardare sia uno Stato sovrano, ma anche un’azienda privata. La crisi nasce nel momento in cui uno Stato o l’azienda non è in grado di ripagare il debito contratto e dichiara di conseguenza la bancarotta, che in inglese viene definita “default”, termine che entrato in uso anche nella lingua italiana. Dal momento che il danno ci sarebbe anche per il creditore, esistono delle vie per risolvere questa crisi. Per esempio la ristrutturazione del debito, che può consistere nel condonare interessi o abbassarli, ma anche ottenere una proroga dei pagamenti.
Caratteristiche delle crisi finanziarie
Come si caratterizza una crisi finanziaria? Non c’è una vera e propria regola, ma molte crisi finanziarie hanno fattori in comune.
Innanzitutto i prezzi aumentano, soprattutto quelli della materie prime importate, ma anche delle azioni. Dunque aumenta il costo della vita per ogni persona che vive nel Paese che sta per subire una crisi finanziaria. C’è inoltre un aumento dei volumi di credito.
Lo stato di salute delle banche o degli istituti di credito peggiora a vista d’occhio e diventa impossibile per loro concedere prestiti o finanziamenti alle famiglie e alle imprese. L’economia quindi ristagna e ci sia appresta alla recessione economica.
Non solo lo stato di salute della banche si deteriora, ma anche quello di Stati sovrani, imprese e famiglie, dal momento che pochi possono ancora fare credito.
Risolvere o evitare una crisi finanziaria non è mai facile, dato anche che le crisi sono cicliche e ogni volta assumono aspetti diversi. I governi nazionali hanno l’onere di cercare una via di fuga che sia il meno dolorosa possibile, ma soprattutto devono cercare di capire anticipatamente la nascita di una crisi finanziaria, per evitare di intervenire quando questa è già in corso d’opera.
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