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CAMBIO EUR-USD GIU’ SU AUMENTO ASPETTATIVE RIALZO TASSI USA DOPO BUONA LETTURA NON-FARM PAYROLLS DI AGOSTO
Seconda ottava consecutiva in calo per il cross EUR-USD che ha evidenziato una lieve flessione a cinque sedute, pari a -0,3%, circa, a quota 1,1553. Persa ancora una volta area 1,16, in caso di mancato recupero, le quotazioni della coppia di valute più scambiata sul mercato del Forex potrebbe ulteriormente cedere terreno nelle prossime sessioni di scambi.
LE NEWS E ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO
L’ ottava macro europea è iniziata con la diffusione dei dati PMI rilasciati dalla società di ricerca ed analisi economico-finanziarie, Markit. La stima finale del Purchasing Managers Index Manifatturiero di Agosto dell’ Eurozona ha evidenziato una contrazione a 54,6 punti, contro i 55,1 punti del mese di Luglio.
Si è trattata della lettura più bassa da Novembre 2016,ma tuttavia ancora abbondantemente sopra la soglia che indica espansione, fissata a 50 punti. Va ricordato che i sondaggi PMI vengono elaborati attraverso le indicazioni rilasciate dai direttori agli acquisti dei relativi settori. Il dato di Agosto, ha fatto notare Markit, potrebbe essere non del tutto veritiero, in quanto al sondaggio, a causa della chiusura di molte aziende per le ferie estive, ha partecipato soltanto il 70% dei manager interpellati. Sulla frenata del settore Manifatturiero dello scorso mese hanno pesato il rallentamento dei nuovi ordini, la flessione dell’ outlook ed il calo dell’ occupazione, fattori che potrebbero influire negativamente anche sulla prossima stima mensile o limitare la ripresa. Non a caso, infatti, anche la proiezione futura ha mostrato una flessione, assestandosi a 61 punti dai precedenti 62,4 punti ( seconda peggior lettura ad oltre due anni e mezzo ).
Euro in recupero con la lettura finale dell’ indice PMI Servizi, coincisa con la stima preliminare a 54,4 punti, in lieve miglioramento rispetto ai 54,2 punti di Luglio. A livello geografico, i migliori tassi di espansione di sono registrati in Francia, Germania ed Irlanda, mentre in Italia si è avuto un calo sui valori più bassi degli ultimi quattro mesi. L’Indice IHS Markit PMI della Produzione Composita finale nell’Eurozona, che tiene conto delle stime Manifatturiera e Servizi, ha invece segnato 54,5 punti, in lieve rialzo rispetto alla recente stima flash pari a 54,4 punti ed i 54,2 punti di Luglio.
EUROSTAT ha invece reso noto che i prezzi alla produzione nell’ area Euro, nel mese di Luglio, hanno bissato il +0,4% registrato a Giugno, superando le stime degli analisti, ferme a +0,3%. La lettura su base annua ha invece mostrato una crescita del 4%, in ascesa dal +3,6% del mese precedente, battendo lievemente i pronostici degli analisti, pari a +3,9%.
L’ istituto di statistica europeo ha inoltre diffuso la stima sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona nel mese di Luglio, in aumento dell’1,1% su base annua, ma in frenata rispetto al +1,5% evidenziato a Giugno ed al +1,3% indicato dagli analisti. Su base mensile, la suddetta lettura ha invece evidenziato una flessione dello 0,2%.
Confermata a +0,4% la lettura finale del PIL dell’ Eurozona relativo al secondo trimestre di quest’ anno. Su base annua, invece, la terza ed ultima stima ha evidenziato +2,1%, in lieve rallentamento dal precedente+2,2%. Gli analisti avevano indicato un dato in linea con la lettura precedente, oltre che su base mensile, anche su base annua.
Il dato macro statunitense più incisivo sul rapporto di cambio tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è stata indubbiamente la lettura del saldo delle Non-Farm Payrolls USA di Agosto. Secondo la prima lettura diffusa dal Dipartimento per il Lavoro statunitense, Le nuove buste paga nei settori non agricoli negli Stati Uniti è balzato a 201 mila unità, battendo le attese degli analisti, che non si spingevano oltre le circa +190 mila unità. Rivelazione che ha inoltre battuto nettamente la precedente lettura di Luglio, rivista al ribasso nella lettura finale a +147 mila unità da +157 mila unità della prima stima. Un dato quello appena indicato che ha contribuito ad aumentare le aspettative di rialzo sui tassi USA, rinforzando il Dollaro e favorendo, pertanto, un calo del cross EUR-USD. In crescita anche i salari medi orari di Luglio, in progresso dello 0,4% su base mensile e del 2,9% su base annua. Le indicazioni degli analisti, invece erano per +0,2% m/m e +2,9% a/a. Lettura che ha battuto anche il +0,3% evidenziato il mese precedente.
Meno entusiasmante, invece, la rivelazione del tasso di disoccupazione, che sempre ad Agosto è rimasto stabile al 3,9% della precedente stima mensile, deludendo i pronostici degli analisti, che invece avevano pronosticato una contrazione al 3,8%.
La consueta lettura ADP, che con qualche giorno di anticipo rispetto alle NFP testa il polso al saldo dei nuovi occupati nei settori privati USA aveva invece indicato un aumento pari a +163 mila unità. Lettura inferiore alle attese degli analisti, che invece si aspettavano una crescita più marcata, pari a +190 mila unità. Lettura inferiore anche alle +217 mila unità della precedente stima mensile. Il dato rilasciato dalla società di ricerche ed analisi finanziarie Automatic Data Processing copre circa il 70% del totale delle buste paga nel settore privato statunitense.
Segnali di rallentamento per il settore manifatturiero a stelle e strisce, con l’ indice PMI manifatturiero di Agosto sceso a 54,7 punti, in calo dai 55,3 registrati a Luglio, mentre le attese degli analisti, invece, erano per una conferma della stima preliminare, pari a 54,5 punti. In frenata anche il Purchasing Managers Index del comparto Servizi, che sempre nella lettura finale di Agosto ha subito un netto calo, assestandosi a 54,8 punti, contro i 60 punti di Luglio. Deluse anche le aspettative rispetto alla stima preliminare, che invece aveva indicato un valore pari a 55,2 punti.
Il PMI Composite, frutto del mix tra la rilevazione della componente Manifatturiera, e quella relativa ai servizi, è invece scivolato a 54,7 punti, in discesa dai 55,7 di Luglio ed ai 55 punti della lettura comunicata in un primo momento.
L’ ISM, altro indicatore del settore manifatturiero elaborato dall’Institute for Supply Management , nel mese di Agosto, è invece balzato a 61,3 punti dai 58,1 punti di Luglio, ribaltando i pronostici degli analisti, che invece si aspettavano un calo a 57,6 punti.
In netto miglioramento anche le condizioni commerciali nel distretto federale di New York, che secondo la stima ISM di Agosto si sono portate a ridosso dei valori più elevati da Novembre 2006 ( 77,1 punti ), toccando quota 76,5 punti. La precedente rilevazione mensile, invece era stata pari a 75 punti.
Bilancia commerciale USA in ulteriore calo nel mese di Luglio, che secondo quanto reso noto dal Dipartimento per il Commercio si è assestata a 50,1 miliardi di dollari, peggiorando dal rosso di 45,7 miliardi di dollari della precedente stima mensile ( corretta da -46,3 miliardi di dollari della prima comunicazione ). Lettura tuttavia in linea con le attese degli analisti, che avevano indicato -50,2 miliardi di dollari.
In peggioramento anche il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari, che nella consueta stima settimanale elaborata dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ) sono scese dello 0,1%, dopo il calo dell’1,7% evidenziato nell’ ottava precedente.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nell’ ottava che si è conclusa l’ 1 Settembre, invece, hanno fatto registrare una flessione a 203 mila unità, dalle 213 mila unità della precedente stima. Le attese degli analisti, invece, erano per un dato invariato a 213 mila unità La media mensile ha invece fatto registrare una contrazione di 2.750 unità, assestandosi a 209.500 unità, dalle 212.250 unità della precedente lettura. Il totale dei richiedenti sussidio, nell’ottava terminata il 25 Agosto, invece, è sceso a 1,707 milioni di unità, in calo da 1,710 milioni di unità della precedente rivelazione ( rivista da 1,708 milioni di unità ). Lettura migliore delle aspettative deli analisti, che invece, avevano indicato un progresso a 1,720 milioni di unità.
Segno “ meno “ per gli ordini di beni durevoli di Luglio, in calo dell’ 1,7% su base mensile. Il dato “ Core “ al netto del settore dei trasporti, ha invece mostrato un lieve miglioramento, pari + 0,1 su base mensile. Entrambe le letture sono state sostanzialmente in linea con quanto atteso dagli analisti ( rispettivamente -1,7% e +0,2% ).
Rilevazione di Agosto, in crescita per l’ indice ISM non manifatturiero, indicatore relativo al settore servizi Usa, assestatosi a 58,5 punti, dai 55,7 punti di Luglio.
A Luglio, invece, gli ordinativi industriali, secondo le stime del Bureau of the Census, hanno evidenziato un calo dello 0,8% su base mensile, come da attese, dopo il +0,6% rivisto da +0,7% del mese di Giugno.
VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Ancora massima allerta per il cross Euro-Dollaro, che come anticipato nelle precedenti rubriche di Analisi Tecnica si è portato sui valori più bassi degli ultimi 13 mesi, mettendo a rischio il quadro tecnico di medio periodo. La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018.
Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Luglio 2017 in area 1,13. La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto.
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato e tendono all’ ipervenduto. Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. La perdita del sostegno individuato in area 1,14 , in chiusura weekly avrebbe potuto compromettere in negativo il quadro grafico di medio-lungo periodo, favorendo ulteriori ribassi, con target in area 1,12. Scenario ribassista negato sul breve, soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,18
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
Bilancio settimanale in positivo per il nostro trading system con sottostante la coppia EUR-USD, che ha preso profitto sui due arget price pronosticati dalla strategia Long Intraday.
La strategia rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,158; Target Price individuati in area 1,1607 e 1,1652; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1535. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1652, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,168 e successivamente a 1,1724; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,158 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1724, per tentare di prendere profitto in area 1,1752 e 1,1796, estesa ad 1,1842; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,168 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,128, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1323 e 1,137, estesi ad 1,1437; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,12 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La strategia ribassista, invece, suggerisce di attivare posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1535; Target Price attesi in prima battuta a 1,1508 e successivamente a 1,1465; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,158 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1465 per sfruttare possibili cali in area 1,1437 e 1,1394; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1535 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1394 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,137 e 1,1323, estesi ad 1,128; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1465 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1842 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1796 e 1,1752, estesi a 1,168; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1915 in chiusura di candela oraria o daily.
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