La scorsa settimana si è chiusa con una prestazione non certo brillante per l’indice FTSE MIB, che ha subito una flessione del 2,03%, rendendo così la Borsa milanese la peggiore delle principali piazze finanziarie europee. La giornata si era aperta con un avvio di discreta forza, con apertura a 22.195,3 punti, vicino ai massimi della seduta precedente, ma poi la sessione si è rapidamente invertita di tendenza, portando a una chiusura evidentemente penalizzante per l’indice di Borsa.
Previsioni trend FTSE MIB 22 – 26 luglio 2019
Rispetto all’analisi FTSE MIB compiuta la scorsa settimana, non sembra essere mutato il quadro di fondo di medio termine, per il quale permangono delle aspettative rialziste per il principale indice di Borsa di Milano.
Tuttavia, notiamo anche che lo scenario a breve termine sta evidenziando un esaurimento della orza positiva dinanzi alla prima resistenza posta a 22.016 punti, con primo supporto posto a 21.453 punti. In caso di rottura del primo supporto, probabile estensione del trend negativo fino al secondo supporto posto a 21.250 punti. In caso di rottura della resistenza, con rimbalzo non molto probabile in tali dimensioni di forza, la successiva resistenza è posta in area 22.600 punti.
Insomma, a ben vedere quella che è passata è stata una settimana piuttosto negativa per l’indice che, in un contesto di ipercomprato, ha dovuto fare i conti con l’impossibilità di superare la precedente area di resistenza e, dunque, fare altresì i conti con una drastica correzione.
Per quanto attiene le previsioni settimanali, la pressione rialzista si è notevolmente diminuita, con contestuale aumento della pressione ribassista. Sarà interessante, nella seconda / terza seduta della settimana, valutare in che modo si evolveranno le avventure dell’indice di riferimento che, come vedremo, risentirà evidentemente non solamente dei fattori tecnici, quanto anche di quelli fondamentali e delle sorti dell’esecutivo.
Pesano le questioni politiche
Come anticipato poco fa, a pesare sulle evoluzioni della Borsa milanese, che ha chiuso la scorsa settimana con la prestazione peggiore tra tutte le principali borse europee, sono anche le questioni politiche, con l’apertura di una possibile crisi in seno al governo Conte.
I due vice premier, Luigi di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega), vantano diversi canali di “scontro” ancora da risolvere, e non è detto che i prossimi incontri tra i due possano essere pacificatori, come alcuni ritengono. Considerando inoltre che si sta avvicinando la finestra temporale ultima che potrebbe portare alle elezioni anticipate a settembre, riteniamo che il contrasto e la tensione dentro la maggioranza di governo potrebbe accrescersi ulteriormente, e che si stia creando una delicata situazione in cui nessuno vuole assumersi la gravosa responsabilità di “staccare la spina” all’attuale esecutivo.
Un ruolo di riferimento dovrà evidentemente averlo il premier Giuseppe Conte, oltre che tutta la diplomazia che le parti vorranno o potranno esercitare, nella convinzione che quel che ci aspetta sarà un’altra settimana piuttosto turbolenta sotto questi fronti.
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