Il cambio euro dollaro sta consolidando al di sotto della soglia di 1,12, dopo che il dato sull’inflazione della zona euro ha soddisfatto le aspettative, con una misura dell’1,3% sia nell’headline che nel core CPI. Le tensioni a medio oriente stanno avendo un effetto minore sui mercati e l’indice ISM Non-Manufacturing PMI non dovrebbe impattare sul cross, salvo clamorose sorprese.
Analisi tecnica cambio euro dollaro
Ad oggi il cambio euro dollaro è incluso all’interno di una chiara formazione a cuneo, un pattern tecnico che implica una minore volatilità fino a quando la coppia di valute non sceglierà una direzione rialzista o ribassista. A quel punto, è probabile che possa partire una forte tendenza.
Ma quale sarà la direzione che il cambio EUR/USD prenderà nei prossimi giorni? Attualmente il cambio è scambiato al di sopra della media mobile semplice sul grafico a quattro ore e il trading è più vicino alla resistenza al ribasso che al supporto al rialzo…
Analisi fondamentale cambio euro dollaro
L’Iran ha minacciato gli Stati Uniti con uno “scenario da incubo” e ha dichiarato che prenderà di mira le basi americane in tutto il Paese. Intanto, una missiva che suggeriva una potenziale ritirata statunitense dall’Iraq – il Paese dove il generale iraniano Qassem Suleimani è stato ucciso – è stata poi dichiarata come “errata” dai funzionari statunitensi. La mancanza di un’azione militare imminente ha permesso ai listini di riprendersi e agli investitori di allontanarsi da beni rifugio come il dollaro e l’oro.
Per quanto concerne gli altri eventi, la settimana non propone tantissimi dati in uscita. I più importanti sono:
- martedì (oggi): indice ISM non manifatturiero negli Stati Uniti, che dovrebbe mostrare una tiepida accelerazione da 53,9 punti a 545, punti;
- mercoledì (domani): variazione dell’occupazione non agricola negli Stati Uniti da 67 mila unità a 160 mila euro, e scorte di petrolio greggio con flessione in attenuazione;
- giovedì: la BCE pubblicherà le minute del meeting sulle decisioni di politica monetaria;
- venerdì: negli Stati Uniti è in pubblicazione il dato sulle buste paga del settore non agricolo (164 mila unità previste, ex 266 mila unità) e il nuovo tasso di disoccupazione, previsto stabile al 3,5%.
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