La scorsa settimana si è chiusa con una buona seduta per il FTSE MIB, il principale indice di riferimento della Borsa di Milano, che è cresciuto dell’1,11%. I primi movimenti di giornata erano stati particolarmente dinamici, con segnali positivi poi confermati durante il resto della sessione.
Analisi tecnica
Lo scenario di breve termine del FTSE MIB sembra confermare l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza posta a 24.079 punti. Se in settimana dovessero essere confermati tali buoni spunti, è possibile che il superamento di slancio di questa prima area di resistenza possa permettere il test a quella successiva, posta a 24.375,1 punti.
Di contro, se dovesse prendere piede un trend ribassista, allora probabilmente occorrerà verificare il test del primo supporto chiave posto a 23.782,8 punti, superato il quale si aprirebbero le porte per un trend decrescente utile per poter testare il successivo supporto posto a 23.596,5 punti.
Analisi fondamentale
La riapertura del lunedì mattina di Borsa italiana sarà un momento particolarmente importante per il mercato finanziario, visto e considerato che non mancano certamente i grandi eventi che meriterebbero di essere valutati con attenzione.
Su tutti, per il nostro Paese, continueranno a pesare le preoccupazioni espresse dagli investitori per l’espansione del coronavirus. E inizieranno a farsi sentire anche le ripercussioni determinate dagli esiti delle elezioni regionali di Emilia Romagna e Calabria.
Insomma, per i mercati finanziari non c’è settimana di tregua. Ricordiamo come la scorsa settimana sia stata digerita positivamente l’abbassamento della tensione geopolitica tra Stati Uniti e Iran, evidentemente favorito dalla volontà di entrambe le parti di non andare oltre il limite.
Questo maggiore “relax” sullo scenario internazionale ha permesso ai flussi di denaro di riportarsi coerentemente sull’azionario, sostenuti anche dalla convinzione che la crescita economica possa riprendere ad accelerare.
Tuttavia, a questo punto è bene fare i conti con un nuovo scenario di rischio incrementante. La possibilità che il mondo possa fare i conti con l’espansione rapida del virus, e i suoi contraccolpi economici, potrebbero essere il fattore che potrebbero far scaturire una decisa presa di posizione da parte degli investitori.
Secondo il Financial Times, però, è bene non cedere ai drammi. Nei primi anni Duemila il mondo dovette già affrontare la paura della Sars. E anche allora la reazione negativa ci fu, ma fu riassorbita in pochi mesi.
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