L’insolvenza bancaria è un evento raro, ma può avere conseguenze gravi per i risparmiatori. Ciò è dimostrato dall’attuale caso della Silicon Valley Bank (SVB), che ha messo in allarme i clienti e ha sollevato domande sulla trasparenza delle informazioni relative alla solvibilità delle banche. Ma come possiamo proteggere i nostri risparmi e scegliere una banca sicura? E quali sono i nostri diritti e le tutele a disposizione come clienti?

Come le imprese, le banche possono fallire e, se questo accade, il curatore fallimentare ha il compito di vendere i beni della banca e ripagare i creditori in base a un ordine di priorità stabilito dalla legge.

La brutta notizia è che il curatore fallimentare può anche attingere ai conti correnti dei clienti per pagare i debiti della banca. Pertanto, è importante conoscere le misure di salvaguardia finanziaria disponibili per proteggere i propri soldi.

Cosa succede in caso di fallimento di una banca

Il fallimento di una banca può avere conseguenze significative sui suoi clienti e sul sistema bancario nel suo complesso. Quando una banca fallisce, i suoi depositanti e creditori rischiano di perdere i loro soldi, e ciò può innescare una catena di fallimenti di altre banche e istituzioni finanziarie.

Per proteggere i depositanti, molti paesi hanno istituito un sistema di garanzia dei depositi. In Europa, ad esempio, la garanzia dei depositi prevede il rimborso fino a 100.000 euro per cliente per banca. Ciò significa che se una banca fallisce, i depositanti riceveranno almeno una parte dei loro depositi fino a tale limite.

Tuttavia, è importante notare che i depositi superiori al limite di garanzia dei depositi potrebbero non essere rimborsati in caso di fallimento della banca. Inoltre, se la banca ha problemi finanziari tali da impedirle di restituire tutti i depositi, i depositanti potrebbero non ricevere il rimborso completo.

Le banche che offrono servizi di conto titoli e investimenti sono di solito separate dalle banche che forniscono servizi bancari tradizionali come depositi e prestiti. Ciò significa che in caso di fallimento di una banca, i depositi e gli investimenti sono generalmente protetti da bilanci separati.

Per quanto riguarda gli investimenti, la maggior parte delle giurisdizioni ha un sistema di protezione degli investitori che può offrire una certa forma di copertura in caso di fallimento della banca. Tuttavia, è importante notare che il sistema di garanzia dei depositi di solito non copre le perdite derivanti dagli investimenti in conto titoli.

Come abbiamo detto in precedenza, in caso di fallimento di una banca, la procedura di fallimento prevede la vendita degli asset della banca per rimborsare i creditori.

I creditori privilegiati, come i titolari di obbligazioni emesse dalla banca, hanno la priorità nella restituzione dei propri crediti. I depositanti, invece, sono considerati creditori chirografari e ricevono il rimborso solo dopo i creditori privilegiati.

Se gli asset della banca non sono sufficienti per coprire tutti i crediti, i creditori possono subire perdite. In alcuni paesi, esiste un Fondo di risoluzione bancaria che interviene per garantire il completamento del rimborso ai depositanti entro i limiti previsti dalla garanzia dei depositi. Il Fondo è finanziato dalle banche stesse attraverso contributi annuali.

Cos’è e come funziona il fondo a tutela dei depositi

In Italia, tra le misure di salvaguardia c’è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), che si applica ai depositi a risparmio liberi o vincolati (conti di deposito), ai certificati di deposito e agli assegni circolari.

In caso di fallimento di una banca, i depositanti hanno diritto a ricevere indietro il loro capitale fino a un limite massimo garantito dal Fitd, pari a 100.000 euro per ciascun cliente e per ciascuna banca e 200.000 euro nel caso di conti cointestati.

Tuttavia, gli importi che eccedono questo limite non sono coperti dal Fondo e quindi non vengono rimborsati direttamente dallo stesso. Di conseguenza, i clienti con conti correnti superiori a 100.000 euro potrebbero subire delle perdite in caso di fallimento della banca.

Il Fitd ha lo scopo di proteggere i risparmiatori in caso di fallimenti bancari, procedendo direttamente al rimborso entro 7 giorni lavorativi dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta della banca.

È importante sottolineare che, a causa dell’obbligo di pagamento dei debiti da parte della banca, i clienti potrebbero subire una perdita del proprio denaro o una temporanea indisponibilità dei fondi mentre si attende la liquidazione della banca e l’attivazione del fondo di garanzia.

Per scegliere una banca sicura, è possibile valutare la sua reputazione e la sua solidità finanziaria. Inoltre, è importante tenere d’occhio le notizie relative alle banche e alle loro condizioni finanziarie. In caso di dubbi o incertezze, è sempre meglio chiedere consulenza a un esperto del settore finanziario.

Strategie per proteggere i risparmi in tempi incerti

Per tutte le ragioni che abbiamo visto fin qui, e specialmente in periodi di instabilità economica e finanziaria, la protezione dei risparmi è una preoccupazione comune.

Per affrontare queste sfide, è fondamentale diversificare gli investimenti evitando di affidare tutti i propri risparmi a un’unica banca. Inoltre, è necessario prestare attenzione alla solidità finanziaria della banca presso cui si ha aperto un conto, monitorare costantemente il saldo dei propri conti e restare aggiornati sulle novità legislative e giurisprudenziali riguardanti la tutela dei risparmiatori.

Opzioni di investimento per ridurre i rischi

Per diminuire l’esposizione a potenziali perdite o fallimenti di banche o società, esistono diverse alternative di investimento. Tra queste, si possono considerare titoli di Stato italiani e stranieri, azioni di grandi e piccole imprese, fondi comuni armonizzati e specializzati, obbligazioni corporate e sovranazionali, fondi pensione individuali o collettivi, conti deposito vincolati o liberi e buoni postali fruttiferi o indicizzati.

Infine, investire in beni rifugio, ovvero beni materiali o immateriali che mantengono o aumentano il loro valore durante periodi di crisi o turbolenza economica, può essere un’ottima strategia per diversificare ulteriormente. Tra i beni rifugio si annoverano l’oro, l’argento, il platino, i diamanti, le opere d’arte, gli immobili e altri ancora, compresi gli asset digitali, come criptovalute o NFT.

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