Azioni Apple previsioni: dove arriveranno i prezzi di AAPL?

Quant’è grande Apple, la società originaria di Cupertino che tutti conosciamo soprattutto per il suo prodotto di punta, l’iPhone? In numeri, nel 2023 Apple ha raggiunto il valore storico massimo di 190,73 USD per azione, arrivando a una capitalizzazione di mercato di 3 trilioni di dollari. Una cifra che si fa anche fatica a scrivere, dato che ci sono tanti zeri successivi al numero 3. Per avere un’idea più precisa del valore in termini comparati, possiamo dire che supera il PIL della Francia. 

E se ancora non dovesse bastare, ecco un altro esempio illuminante: se prendiamo società del calibro di Disney, Netflix, Ford, IBM, Coca Cola e aggiungiamo altri 3 o 4 nomi dello stesso livello, beh, Apple è ancora più grande. Insomma, è una mela veramente gigantesca. Di strada ne ha fatta parecchia da quando, è stata lanciata il 1° aprile 1976 in un garage in California, da Steve Jobs e Steve Wozniak. 

La sua non è stata però una storia costellata solo di successi: come ogni altra società che abbia sempre voluto anticipare i tempi ed essere all’avanguardia nella tecnologia, ci sono stati dei momenti di defaillance. Basti ricordare ad esempio l’Apple III, che non è stato un prodotto di successo come i due precedenti modelli, oppure il MessagePad, che ha rappresentato un flop di Apple negli anni ‘90. Sempre negli stessi anni, si è accesa la competizione con Microsoft, in grado di offrire una suite di software più ampia agli utenti. 

Accelerando sugli ultimi anni, arriviamo ad oggi, con una capitalizzazione di mercato di 3 mila miliardi di dollari e un App Store che, da solo, vale 1.100 miliardi di dollari. Si tratta senza dubbio di una delle società più di successo del panorama finanziario mondiale. Ma fin dove arriverà la sua espansione e quali sono i rischi di una crescita così rapida in un settore che però si evolve a un ritmo ancora più veloce? Questi sono i dubbi principali degli investitori interessati a investire in ETF, azioni e altri prodotti finanziari tech, finalizzati a ottenere un rendimento per il futuro. 

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Apple e il settore tech: un rapporto di amore e tensione

Ad oggi, Apple è l’attore principale del settore tech. La sua fetta di mercato è, in base alle statistiche, la più elevata rispetto a quella dei suoi competitors. Uno dei punti di forza della società di Cupertino è stata proprio l’aver saputo creare un ecosistema totalmente autosufficiente ma anche ricco da rendere difficile per l’utente passare alla concorrenza. Basti pensare alla grande distinzione dei dispositivi mobile relativa ai sistemi iOS e Android, separati da un muro tecnologico invalicabile. 

Secondo Maxim Manturov, Head of Investment Advice presso Freedom Finance Europe, “Apple è un’azienda molto forte con un marchio solido e una clientela fedele. È anche una società molto redditizia con un bilancio particolarmente stabile e ben strutturato. Questo la rende molto attraente per diversi investitori. È difficile dire fino a che punto possa spingersi la valutazione di Apple. Sicuramente, vale la pena notare che Apple è già una delle aziende di maggior valore al mondo. 

Ed è anche importante sottolineare che la valutazione di Apple si basa sulle aspettative future. Se Apple continua a far crescere la sua attività e la sua redditività, la sua valutazione potrebbe continuare a salire mentre le opportunità in settori che vanno dall’intelligenza artificiale alla realtà virtuale fino ai veicoli elettrici alimenterebbero la traiettoria della crescita futura e un prezzo obiettivo massimo di 209 $ dalle banche di investimento, con un rialzo di circa il 15% rispetto ai livelli attuali.

Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi per la valutazione di Apple, che includono:

• La concorrenza: Apple deve affrontare la concorrenza di altre società tecnologiche come Samsung e Google. Queste società sono anche molto forti e introducono innovazioni a ritmi serrati.
• Il rallentamento economico: se l’economia rallenta, le vendite e i profitti di Apple potrebbero risentirne. 
• Nuove tecnologie: le nuove tecnologie potrebbero minare il business di Apple. Ad esempio, se le auto senza pilota diventassero popolari, il business CarPlay di Apple potrebbe risentirne.

Nel complesso, Apple è una società molto solida con un brillante futuro. Tuttavia, ci sono alcuni rischi per la sua valutazione. Se Apple riuscirà a gestire questi rischi, la sua valutazione potrebbe continuare a salire”.

Ecco quindi delineata in modo chiaro ed esaustivo la situazione in cui si trova Apple. A proposito di sfide, oltre a quella della concorrenza che procede in maniera sempre più aggressiva e determinata a sottrarre fette di mercato ad Apple, c’è la tecnologia in sé, che può rappresentare un ulteriore elemento di complessità. 

Pensiamo ad esempio all’evoluzione dei social e dell’intelligenza artificiale. La società di Steve Jobs deve molto anche all’Apple Store, come abbiamo visto. Ma quanto durerà in futuro il sistema delle applicazioni di terze parti? A ben vedere si tratta di un modello ora già superato e che potrebbe incidere su Apple da due punti di vista: quello delle entrate finanziarie ma, soprattutto, quello della fuoriuscita degli utenti dall’ecosistema chiuso di iOS.

C’è anche però un’altra tendenza che si va delineando sempre di più tra gli investitori ed è quella del trend per i titoli value, quegli strumenti finanziari più tradizionali rispetto ai titoli tech e che rappresentano una sorta strategia difensiva degli investitori, impauriti dal susseguirsi di cicli economici sfavorevoli, dall’aumento dell’inflazione e delle politiche incerte sui tassi di interesse. I titoli più tradizionali, oltre a dare maggiore sicurezza hanno anche un costo minore per il trader, rafforzando quindi l’appeal per chi vuole investire.

Come se la caverà Apple in questo scenario in costante mutazione? Finora, l’azienda dell’iPhone è riuscita a superare momenti di crisi come quello della pandemia, facendo leva sul maggiore utilizzo di dispositivi tecnologici. Una cosa è certa: gestire un impero economico, accerchiato da concorrenti validi e ambiziosi in un’arena in costante mutamento non è mai semplice.

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