16 Dicembre 2024 – PANORAMICA – Giornata movimentata venerdì, con poche novità di rilievo per i partecipanti al mercato. Ora ci aspetta l’ultima intensa settimana di trading completa dell’anno.
La giornata di venerdì è stata altalenante, senza catalizzatori significativi come notizie o dati di grande impatto, e l’azione sui prezzi non ha fornito segnali utili.
La sterlina è stata al centro dell’attenzione nel panorama delle valute del G10, con il cambio GBP/USD che è sceso verso il livello di $1,26. Ciò è avvenuto dopo che i dati sul PIL di ottobre hanno evidenziato un secondo calo consecutivo dello 0,1% su base mensile, dovuto principalmente all’incertezza pre-Budget. Tuttavia, le prospettive sembrano destinate a peggiorare, soprattutto con gli effetti completi delle modifiche fiscali del Budget che si faranno sentire, in particolare quelle legate al cambiamento delle aliquote di National Insurance.
Il piano del Cancelliere Reeves per rilanciare la crescita del Paese ha finora visto il Tesoro britannico smorzare le prospettive economiche durante l’estate, per poi frenare la ripresa in autunno con il più grande aumento fiscale mai registrato in termini nominali. Questa settimana sarà decisiva per l’economia britannica, con i dati su PMI, occupazione, inflazione e vendite al dettaglio in arrivo. Tuttavia, è difficile immaginare che questi dati possano portare ottimismo o dissuadere la BoE dal mantenere il tasso di interesse stabile al 4,75% giovedì.
Altrove, anche lo yen giapponese è stato sotto i riflettori dopo i rapporti di fonti come Kyodo, che suggeriscono che la BoJ manterrà invariata la politica monetaria questa settimana, rinviando un aumento di 25 punti base all’inizio del 2025. Prevedibilmente, lo yen si è indebolito, con il cambio USD/JPY che si è avvicinato a 154, continuando la tendenza verso un ulteriore indebolimento dello yen.
Le altre valute del G10 hanno avuto un finale di settimana tranquillo, con il dollaro che è rimasto intorno a 107 e l’euro che ha oscillato intorno a $1,05.
GUARDARE AVANTI –
Siamo arrivati alla vera e propria ultima settimana di trading dell’anno. Tuttavia, prima di rilassarci, ci aspetta un’agenda densa:
- Cinque decisioni delle banche centrali: l’FOMC dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base, con la possibilità di un maggiore margine di manovra nel 2025; la Riksbank seguirà con un taglio simile, mentre Norges Bank, BoE e BoJ manterranno i tassi invariati.
- Dati economici chiave: nel Regno Unito arriveranno indicatori su PMI, occupazione, inflazione e vendite al dettaglio, che probabilmente confermeranno un contesto di stagnazione economica.
- Negli Stati Uniti: l’attenzione sarà rivolta al report sulle vendite al dettaglio, con rischi al rialzo, dati i segnali di una spesa particolarmente forte durante il periodo del Thanksgiving.
Dopo tutto questo, finalmente potremo concederci una pausa!
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