Il mese di gennaio non è mai stato particolarmente stimolante sul fronte dividendi. Incastrato tra gli stacchi dell’autunno e quelli della primavera, gennaio ha sempre offerto agli azionisti poche cedole. Nell’anno appena iniziato questo discorso sarà valido dal punto di vista quantitativo ma non qualitativo perchè i dividendi in stacco a gennaio 2025 saranno si pochissimi ma sono tutti decisamente pesanti.
E allora vediamo quali sono le quotate alle prese con la remunerazione degli azionisti, a quanto ammonta la cedola che questi titoli staccheranno e, per finire, quale è il relativo dividend yield. Più che l’ammontare della cedola, infatti, a determinare la bontà di un dividendo rispetto ad un altro è il rendimento da dividendo, indicatore finanziario che misura il rendimento di una certa azione basato sul dividendo annuale distribuito dalla stessa azienda rispetto al prezzo corrente dell’azione. Il dividend yield è da sempre strumento utile per gli investitori per valutare la redditività di un investimento azionario in termini di dividendi.
I due dividendi in stacco a gennaio 2025
Saranno solo due le quotate del Ftse Mib alle prese a gennaio con lo stacco della cedola. Si tratta di Enel e di Snam. In entrambi i casi i dividendi che verranno staccati non sono interi. Le due quotate, infatti, da tempo dividono la cedola in due tranche con quella di acconto che viene solitamente pagata proprio a gennaio.
La data da segnare sul calendario è il 20 gennaio 2025 (lunedì). Le due cedole verranno poi messe in pagamento dal successivo 22 gennaio.
L’acconto dividendo Enel 2025 relativo all’esercizio 2024 ammonta a 0,125 euro mentre l’acconto sul dividendo Snam 2025, sempre relativo al 2024, è pari a 0,1162 euro.
Come abbiamo però anticipato queste informazioni servono poco se l’obiettivo è stilare una classifica. E’ ai rispettivi dividend yield che è necessario guardare.
Quale dividendo rende meglio tra Enel e Snam?
Assumendo come punto di riferimento il prezzo delle azioni Enel e Snam al termine della seduta di borsa di ieri, il rendimento da dividendo del colosso elettrico è pari al 3,06 per cento mentre quello di Snam ammonta al 2,68 per cento. Possiamo quindi rispondere alla domanda iniziale: tra i due dividendi in stacco a gennaio, è quello di Enel a presentare il più alto dividend yield.
Attenzione: se entrambe le percentuali dovessero apparire poco consistenti è perchè entrambe fanno riferimento solo alla cedola di acconto e non a quella totale. Giusto per avere un’idea (anche perchè sia Snam che Enel come tutte le quotate del Ftse Mib non hanno ancora reso noto l’ammontare del dividendo totale relativo all’esercizio 2024) si può prevedere che il dividend yield riferito a tutto il dividendo sia più o meno doppio.
Come posizionarsi sulle azioni Enel e Snam
Visto che l’appuntamento con lo stacco di entrambi i dividendi è prossimo, le due quotate interessante all’evento potrebbero segnare variazioni di prezzo anche di una certa rilevanza. Le azioni Enel, come si può vedere dal grafico in alto, scambiano a 6,95 euro con un rialzo dello 0,5 per cento su base mensile e del 3,6 per cento anno su anno. Secondo un recente report di Morgan Stanley le azioni Enel possono arrivare fino a 8,25 euro e sono quindi da sovrappesare in portafoglio (rating overweight).
Le azioni Snam, invece, scambiano a 4,28 euro e nel corso dell’ultimo mese hanno perso il 2,4 per cento. Ancora peggiore la prestazione anno su anno che evidenzia un rosso del 10 per cento. Tra gli analisti che più di recente si sono espressi sul titolo ci sono quelli di HSBC che proprio per inglobare nella loro valutazione l’andamento negativo, hanno deciso di tagliare il rating a hold (mantenere) portando il target price a 4,9 euro, valore non distante dalle attuali quotazioni (e ciò significa basso upside).
Per posizionarsi al rialzo o al ribasso sui due titoli si possono usare strumenti derivati come i CFD che non richiedono l’acquisto del sottostante.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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