Il sell-off sulle azioni Nexi è la notizia del giorno. Il titolo dei pagamenti digitali sta crollando a picco sul Ftse Mib con vendite incessanti fin dall’apertura delle contrattazioni. A metà mattinata la quotata evidenzia un ribasso di quasi 5 punti percentuali a quota 4,8 euro contro un paniere di riferimento che invece si muove addirittura in verde. Giusto per farsi un’idea dell’entità del tracollo di Nexi, è sufficiente considerare che la seconda peggior quotata della giornata, Diasorin, sta lasciando sul parterre appena l’1 per cento.

crollo azioni Nexi
Venditori scatenati sulle azioni Nexi dopo il downgrade di Morgan Stanley – MeteoFinanza

Questa situazione ci consente di dire che i motivi alla base del crollo delle azioni Nexi siano unicamente domestici. Prima di analizzare queste ragioni, è importante evidenziare che nel momento in cui una quotata registra un ribasso così ampio, la tentazione di approfittare dei prezzi bassi è molto forte. Nexi, come si può vedere dal grafico in basso, nell’ultimo mese ha già perso il 16 per cento mentre anno su anno emerge un rosso del 34 per cento. Il titolo è uno dei più deprezzati di tutto il Ftse Mib ma ciò non è sufficiente per pensare di comprarlo. E’ invece necessario verificare la presenza di spazi di risalita per la quotata perchè se non ci dovessero essere dei catalizzatori di un certo peso, allora il crollo potrebbe anche essere destinato a proseguire.

In questa situazione di estrema incertezza, la sola cosa sicura è che la quotata è da tempo inserita in una fase di alta volatilità che, operativamente, può essere sfruttata per fare trading speculativo sia al rialzo che al ribasso sfruttando così i cambi di direzione dei prezzi. Strumenti derivati come i CFD consentono di fare long e short trading.

Crollo azioni Nexi: cosa sta accadendo al titolo

Il sell-off in atto oggi su Nexi è stato provocato dalla decisione degli analisti di Morgan Stanley di tagliare il rating sulla quotata dal precedente equalweight a underweight. Il significato di questo downgrade è così riassumibile: se prima le azioni Nexi erano sostanzialmente neutrali e quindi il loro peso nel portafoglio di investimento era pari a quello di altri titoli, ora la view è peggiorata e il consiglio che arriva dalla banca d’affari Usa è quello di sotto-pesare il titolo. A completare la bocciatura è poi il taglio del prezzo obiettivo che è stato retrocesso da 7,15 euro a 4,75 euro. Praticamente il nuovo target price è identico alle attuali quotazioni del titolo e ciò significa che non c’è alcun margine di crescita.

Questi elementi ci aiutano a comprendere perchè i trader oggi stanno vendendo azioni Nexi con così tanta intensità. Dinanzi ad uno scetticismo come quello implicito nel downgrade di Morgan Stanley non era possibile reagire in altro modo.

Quali sono le previsioni di Nexi per il medio termine?

Nel precedente paragrafo abbiamo fatto il punto su cosa sta accadendo oggi al titolo Nexi. Ma cosa attendersi nel prossimo futuro? Anche su questo punto sono sempre gli esperti della banca d’affari Usa a rispondere. Gli analisti, infatti, nutrono serie preoccupazioni sulle prospettive di crescita dei ricavi di Nexi ed è proprio alla luce di questo scetticismo se hanno deciso di azzoppare il titolo.

Più nel dettaglio Morgan Stanley ritiene che un mix di fattori tra cui il rallentamento della crescita dei volumi e la forte pressione sui prezzi potrebbe condizionare in negativo il 2025 di Nexi. Il gruppo italiano potrebbe avere gravi problemi sull’andamento dei ricavi netti e di fatti la previsione di Morgan Stanley sul trend di crescita nel segmento Merchant Solutions è molto più prudenziale rispetto a quello che è l’attuale consensus. La banca d’affari Usa, infatti, vede un rallentamento al 5 per cento in termini di valuta costante rispetto al rialzo dell’8 per cento che invece viene stimato dal consensus. C’è quindi un abisso tra le due previsioni.

Sempre restando sulle stime di Morgan Stanley, gli esperti vedono una crescita organica di solo il 4 per cento contro il 5 per cento del consensus. Per gli analisti, inoltre, proprio la prevista crescita più bassa delle stima media potrebbe impattare in negativo sulla redditività della quotata.

Le azioni Nexi sono attualmente scambiate a circa 8 volte il Price to Earnings (P/E) rettificato CY25 e intorno all’8 per cento di Free Cash Flow Yield (FCFF). Per Morgan Stanley tale valutazione non riesce ad incorporare fino in fondo i rischi associati alla crescita nell’esercizio 2025. Anche da questo pessimismo nasce la decisione di tagliare in modo così drastico il rating cambiando del tutto la view.

Cosa fare con le azioni Nexi dopo il downgrade di Morgan Stanley

Alla domanda su cosa fare sul titolo Nexi dopo un così duro giudizio come quello espresso da Morgan Stanley, stanno rispondendo direttamente i trader proprio mentre è in corso la redazione del post: vendere.

E più sul lungo termine? E’ su questo punto che entrano in gioco le valutazioni. La crisi di Nexi non nasce oggi. Il titolo dei pagamenti digitali è stato uno dei peggiori di tutto il Ftse Mib nel 2024. Il declassamento e il nuovo target price senza alcun potenziale di upside, sembra suggerire agli investitori di ridefinire non solo le aspettative sulla quotata ma anche il loro posizionamento. I prezzi a picco, quindi, non bastano per giustificare un approccio bullish perchè Nexi sembra avere gravi problemi destinati a pesare sul trend dei prezzi.

Del resto se prima di Morgan Stanely anche altri due analisti avevano deciso di tagliare il target price su Nexi (Goldman Sachs a 7,5 euro e Intesa Sanpaolo a 8 euro) qualche motivo di preoccupazione c’è.

Tutto questo non significa che sia meglio lasciar perdere il titolo perchè come abbiamo visto prima con strumenti derivati come i CFD si può speculare sulla quotata al ribasso attraverso lo short trading.

Un broker che permette di operare in questo modo è eToro che da tempo ha lanciato il servizio di trading nazionale ideale per speculare sulle azioni italiane.

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