Tra i titoli peggiori della seduta di borsa c’è Enel. La quotata più amata dai trader italiani si sta avvicinando al giro di boa delle 13,30 con un rosso dell’1,6 per cento sul groppone. I prezzi sono scesi a 6,8 euro e tutto lascia intendere che il trend al ribasso possa proseguire per tutto il corso della seduta. Tra l’altro è anche il rosso di Enel, assieme a quello più ampio di Telecom Italia, a zavorrare il paniere di riferimento di Piazza Affari. Il Ftse Mib non è infatti mai entrato in giornata restando sempre in negativo.
Focalizzando l’attenzione sull’andamento grafico di Enel, la prima cosa che si nota osservando il grafico real time è che proprio il forte ribasso di oggi sta portando quasi a cancellare il verde che fino a venerdì caratterizzava la performance mensile della quotata. Oggi, le valutazioni di Enel sono quasi uguali a quelle di un mese fa. Resiste invece il rialzo del 2,4 per cento anno su anno che, tenendo conto che stiamo parlando di un’utility non è comunque poco.
Ma cosa spiega la forte flessione in atto oggi sul titolo? I motivi alla base del rosso sono essenzialmente due. Tanto per iniziare c’è lo stacco dell’acconto sul dividendo 2025, relativo all’esercizio 2024, e in secondo luogo c’è il downgrade di target price arrivato proprio questa mattina dagli analisti di Deutsche Bank.
Vediamo più nel dettaglio.
Meno potenziale di upside sulle azioni Enel
Deutsche Bank questa mattina è intervenuta su Enel confermando tutta la sua view prudenziale sulla quotata. Gli esperti tedeschi hanno confermato il rating hold ossia il consiglio di mantenere le azioni in portafoglio. E’ vero che non siamo in presenza di una indicazione di vendita che sarebbe implicita in un sell ma siamo comunque lontanissimi da un rating buy. La doccia fredda però è arrivata dal target price che è stato rivisto al ribasso a 6,8 euro. Praticamente siamo sugli stessi prezzi odierni del titolo e ciò fa pensare una sola cosa: non c’è alcun spazio di rialzo. In effetti il potenziale di upside sulla quotata è ora nullo e ciò non è una buona notizia per gli investitori.
Tra l’altro, quello incassato da Deutsche Bank, non è neppure il primo downgrade di target price che le azioni Enel hanno rimediato in questo avvio di anno. Appena pochi giorni fa erano stati gli esperti di Morgan Stanley a tagliare il prezzo obiettivo a 8 euro pur confermando il rating overweight. Per la banca d’affari Usa, quindi, le azioni Enel restano si da sovra-pesare in portafoglio ma possono crescere meno di quello che ci si attendeva in precedenza. L’upsde, comunque, per JP Morgan c’è.
Trader guardano ai conti Enel 2024
Al di là di quella che è la valutazione degli analisti, un grande elemento di visibilità per Enel sarà l’approvazione dei conti 20 con un margine operativo lordo pari a 22,8 miliardi di euro (stima media tra 24 valutazioni, previsione minima di MOL 21,95 miliardi di euro e previsione migliore 23,24 miliardi di euro) e con un utile netto ordinario pari a circa 6,89 miliardi di euro (range di previsione tra un minimo di 6,66 miliardi di euro e un massimo di 7,21 miliardi di euro).
L’utile netto per azione quindi dovrebbe attestarsi a 0,67 euro con la stima migliore a 0,71 euro e la peggiore a 0,65 euro. Per finire, per quanto riguarda ilk debito, l’indebitamento netto di Enel a fine anno dovrebbe essere pari a 54,54 miliardi di euro (stima più bassa a quota 53,44 miliardi e stima più altra a 56,16 miliardi di euro).
Le previsioni sui conti 2024 di Enel possono essere sfruttate per fare trading sulla quotata in vista dell’approvazione definitiva dei conti. Con il broker eToro è possibile negoziare azioni Enel (oltre a tante altre azioni italiane) senza i classici costi di conversione valutaria. eToro ha infatti lanciato di recente il servizio di trading nazionale che in Italia è molto apprezzato.
–PROVA IL TRADING NAZIONALE DI ETORO (SITO UFFICIALE)>>
Enel ha staccato l’acconto sul dividendo 2025
Il secondo fattore che oggi sta impattando sull’andamento negativo di Enel è lo stacco dell’acconto sul dividendo 2025. Questa mattina la quotata ha fatto felici i suoi azionisti staccando una cedola pari 0,215 euro per azione, in pratica lo stesso ammontare distribuito a gennaio 2024 a valere sull’esercizio 2023.
Considerando il prezzo di chiusura delle azioni Enel nella seduta di borsa del 17 gennaio 2025 pari a 7,156 euro, il rendimento dell’acconto sul dividendo ammonta a circa il 3 per cento. Questo è il valore del dividend yield in relazione alla prima tranche della cedola.
Per la cronaca il dividendo staccato questa mattina sarà poi messo in pagamento a partire da mercoledì 22 gennaio.
Di solito le quotate alle prese con lo stacco della cedola tendono sempre a registrare una flessione nel giorno dell’evento. La reazione è comunque fisiologica.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.
Unisciti al nostro canale Telegram! 🚀
Accedi a news, analisi e strategie esclusive sul trading online. 💹
- Zero Commissioni sui CFD
- Oltre 800 ETF a zero commissioni per i primi 3 mesi (soggetto a condizioni).
- Strumenti avanzati di analisi