Azioni STM: quale è il valore giusto dopo il crollo? Pioggia di downgrade

Le azioni STM registrano nell’ultima seduta della settimana una leggerissima progressione in avanti che compensa solo in parte il disastroso rosso rimediato nella sessione di ieri per effetto profonda delusione del mercato per le stime primo trimestre del 2025 rese note dal colosso dei microchip nell’ambito della pubblicazioni dei risultati 2024 (per la cronaca anche essi negativi).

Venendo ai numeri, il titolo STM avanza dell’1,6 per cento a quota 21,55 euro dopo che ieri era precipitato fino a 21,21 euro. Il profondo rosso di 24 ore fa impatta sulla prestazione a un mese e a un anno della quotata italo-francese peggiorandola ancora di più. Rispetto ad un mese fa i prezzi sono ora più bassi del 10 per cento mentre anno su anno il calo è del 48 per cento.

Non serve essere degli esperti di analisi tecnica per capire che le azioni STM sono fortemente deprezzate. Teoricamente possono essere un’occasione di acquisto ma mai come in questo caso è necessario non solo guardare alle prospettive per i prossimi trimestre ma anche tenere conto di quelle che sono le valutazioni degli analisti.

Ad ogni modo, indipendentemente dall’orientamento al rialzo o al ribasso, il titolo potrebbe restare sulla graticola a lungo generando occasione di trading che possono essere sfruttate ricorrendo a broker come eToro.

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Quale è il prezzo giusto per le azioni STM dopo il sell-off?

Dopo il crollo di ieri immancabili sono arrivate le revisioni al ribasso sul target price di STM da parte di numerosi analisti. Una reazione scontata non tanto alla luce dei negativi conti 2024 resi noti dalla quotata quanto perchè il management, come accennavamo in precedenza, ha comunicato che per il primo trimestre 2025 si attende un calo delle vendite a causa del rallentamento nei mercati chiave, annunciando inoltre di non essere più in grado di avere visibilità su auto e industria su tutto il 2025. Non solo ma il management non ha neppure fornito indicazioni su tutto il nuovo anno e questo è un ulteriore elemento di preoccupazione.

In questo contesto, gli analisti di Barclays confermando il rating underweight hanno tagliato il prezzo obiettivo a 16 euro per azione, il 20 per cento in meno rispetto a quello di prima. Secondo gli analisti la ripresa ci può essere ma nel 2026 quando STM potrebbe centrare una crescita del fatturato del 10 per cento. Sul 2025, invece, la visibilità resta scarsa. “E’ necessaria la visibilità su una ripresa significativa per ottenere risultati più positivi” è il passaggio più interessante del report di Barclays.

Un altro taglio di target price sul titolo è arrivato da JP Morgan. La banca d’affari ha ridotto il prezzo target da 30 a 29 euro confermando il rating neutral. Decisione simile da parte degli analisti di Jefferies che hanno portato il target price a 23 euro per azione dal precedente 25 (in questo caso il rating era e resta a hold) e per TD Cowen che ha ridotto da 24,5 euro a 22 euro.

Insomma quello che sembra emergere dopo il crollo di STM di ieri, è la sostanziale convergenza di vedute tra gli analisti. L’indicazione bullish resta un azzardo, lo scenario più probabile è quello della prudenza e lo stesso spazio di crescita del titolo è molto stretto o, in alcuni casi addirittura inesistente.

Se si prende ad esempio la nuova valutazione di Barclays, il prezzo obiettivo a 16 euro è più basso delle quotazioni attuali. Per gli analisti inglesi, quindi, STM non ha spazio di crescita.

Vedremo cosa accadrà nel corso delle prossime settimane.

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