Anche nella seduta di oggi sono le azioni Leonardo a svettare sul Ftse Mib. Il colosso della difesa, in gran spolvero fin dall’avvio degli scambi, sta avanzando del 3,4 per cento a 44,5 euro. L’ennesimo verde di Leonardo spicca su un Ftse Mib che invece appare poco mosso. Inutile dire che il nuovo apprezzamento del colosso della Difesa va a determinare un ulteriore della prestazione a un mese e a un anno del titolo. I prezzi attuali delle azioni Leonardo sono più alti del 51 per cento rispetto a quelli di un mese fa e del 115 per cento rispetto a quelli di un anno fa. Leonardo è uno dei migliori titoli di tutto il Ftse Mib sia nel breve che nel lungo termine essendo riuscito a cavalcare prima la costante tensione internazionale e successivamente la decisione dell’Europa di incrementare le spese per la difesa.

In questo contesto il nuovo apprezzamento in atto oggi è da inquadrare nel clima di attesa per l’aggiornamento del piano industriale della quotata i cui dettagli verranno resi noti dopo la chiusura delle contrattazioni. Il mercato, alla luce dell’aumento delle spese militari in Europa, sta palesemente scommettendo su un ulteriore miglioramento dei target annuali del colosso della difesa.
In attesa di conoscere proprio quali saranno i contenuti del piano industriale, chi volesse può posizionarsi sulle azioni Leonardo non solo direttamente ossia comprando ma anche in modo indiretto con strumenti derivati come i CFD. Tra l’altro uno dei broker in più rapida crescita in Italia, Eightcap, ha di recente introdotto la possibilità di fare trading con i CFD anche sulle azioni italiane tra cui proprio Leonardo.
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Le previsioni sul nuovo piano industriale di Leonardo
Stando alle previsioni della vigilia, l’aggiornamento del piano industriale di Leonardo dovrebbe evidenziare la prosecuzione della strategia di alleanze internazionali da tempo perseguita dal colosso della difesa oltre ad una maggiore spinta sia sullo spazio che sui satelliti che andrebbe di fatto a sfidare direttamente lo Elon Musk. Possibile, ma non certo, il richiamo ad eventuali cessioni ma anche ad occasioni di M&A che si potrebbero aprire in scia al piano di riarmo UE denominato Rearm Eu del valore di 800 miliardi di euro.
L’aspetto più interessante dell’aggiornamento del piano è proprio l’intenzione di Leonardo di puntare alla produzione di satelliti europei per l’orbita bassa andando così a competere con la Starlink di Musk.
In merito proprio al clima di attesa in vista dell’ufficializzazione del piano, alcune fonti hanno posto l’accento sulla decisione di Leonardo di cambiare advisor lasciando l’americana BofA e sottoscrivendo un contratto con la tedesca Deutsche Bank. Al di là dei motivi tecnici alla base della scelta, è plausibile che tutto possa essere nato dalla volontà di Leonardo di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti. Stando alle indiscrezioni, infatti, non è da escludere che Deutsche Bank possa anche aiutare il colosso della difesa italiano nei colloqui sia con Airbus SE che con Thales aventi ad oggetto la fusione delle operazioni spaziali e satellitari.
Spazio per crescita dei prezzi di Leonardo fino a 52 euro?
Nei giorni scorsi le azioni Leonardo erano finite nel mirino degli analisti di Mediobanca. Gli esperti avevano confermato il rating outperform e alzato il target price a 52 euro dal precedente 32 euro che risaliva a metà gennaio. In pratica nel giro di appena due mesi, il prezzo target vantato da Piazzetta Cuccia sulle Leonardo è salito di ben 20 euro e proprio questo attesta il fortissimo rialzo che il titolo ha messo a segno in così poche settimane. Il nuovo target price è decisamente più basso delle quotazioni attuali e ciò significa che il titolo ha un buon margine di ulteriore rialzo (upside).
Morale del discorso è che la corsa delle azioni Leonardo non è ancora finita (nonostante il balzo monstre dell’ultimo anno) e che il titolo è posizionato per fare meglio del mercato come si può vedere dal rating outperform.
Del resto non potrebbe neppure essere diversamente visto che, come ricordato dagli analisti di Berenberg, le spese militari dovrebbero salire entro il 2035 di 686 miliardi di dollari nei budget europei per la difesa andando a determinare una crescita e medio termine degli utili del settore su livelli del tutto imparagonabili rispetto a quelli dell’ultimo trentennio.
Con queste premesse che oramai appaiono delle certezze, le azioni Leonardo non potranno che avere il terreno agevolato per apprezzarsi ancora.
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