L’indicatore CCI (Commodity Channel Index) è uno degli indicatori tecnici più  versatile che può essere utilizzato sia per identificare una nuova tendenza, sia per avvertire condizioni di trading estreme. Molto popolare, consente in maniera abbastanza rapida di comprare e vendere seguendo i segnali dei principali mercati internazionali.

Il Commodity Channel Index fa parte della famiglia dei cosiddetti indicatori leading. Maggiormente utilizzato nell’analisi tecnica viene utilizzato anche per identificare condizioni precise di ipercomprato e ipervenduto o anche come possibile segnale di acquisto e vendita, tanto da essere divenuto ormai uno strumento disponibile sulle maggiori piattaforme di trading.

Che cos’è l’indicatore CCI?

Sviluppato da Donald Lambert, l’oscillatore CCI mette in relazione il prezzo di una materia prima con la media dei prezzi rapportato ad un arco di tempo specifico. Solitamente questo è posto pari a 20 giorni e quindi quantifica il rapporto che intercorre tra il prezzo del bene e la media mobile.

indicatore-cci

Il Commodity Channel Index (CCI) sta riscuotendo grande successo come uno dei migliori strumenti di analisi tecnica nel trading Forex, per:

  • identificazione dei turni ciclici delle materie prime;
  • indici;
  • ETF;
  • azioni;
  • ecc.

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Il Commodity Channel Index  assume un valore relativamente alto quando i prezzi sono di gran lunga superiori alla media; in caso contrario, il CCI è basso quando i prezzi sono al di sotto della media.

L’indicatore CCI oscilla sopra o sotto lo zero e si sposta in territorio positivo o negativo. Quindi il grafico verrà diviso in 2 zone, dove la maggior parte dei valori, circa il 75%, cadrà nella parte compresa tra -100 e +100; il restante 25% dei valori cadrà fuori da questo intervallo, indicando debolezza o forza nel movimento dei prezzi.

cci-indicatore

Il grafico utilizza 30 periodi nel calcolo CCI; il grafico è un grafico mensile di 20 e 40 periodi.

  • Un periodo si riferisce al numero di barre di prezzo che possono essere:
    • 1 minuto;
    • 5 minuti;
    • giornaliero;
    • settimanale;
    • mensile;
    • ecc.

Più lungo è il periodo scelto e meno l’indicatore si sposterà fuori l’arco -100/+100.

I calcoli dell’indicatore vengono eseguiti automaticamente dal software grafici o anche da una piattaforma di trading; l’unico dato inserito dal trader è il numero di periodi che si desidera utilizzare compreso anche il periodo di tempo per il grafico o la piattaforma di trading.

Indicatore CCI Ipercomprato e ipervenduto

Quando la linea dell’indicatore CCI supera la zona del +100, ci troveremo in una zona di ipercomprato e viene interpretato dai trader come un segnale di acquisto.

Nel caso contrario invece, al livello -100, saremo in una situazione di ipervenduto.

Un atro importante segnale di acquisto o vendita è invece il cross della linea dello zero da parte del grafico. In questo caso quando il grafico CCI si muove al di sopra della linea dello ZERO scatta il segnale di acquisto perché si suppone la possibilità di un’inversione di trend.

indicatore-cci-ipercomprato-ipervenduto

Vi è da precisare che nel caso in cui si parli di ipervendurto o ipercomprato, l’indicatore CCI divide il grafico in 3 zone come dimostrato nel grafico sotto:

indicatore-cci-ipercomprato

CCI trading: strategia su materie prime

La presenza della costante non esclude la possibilità che il valore dell’oscillatore possa essere superiore all’intervallo standard -100, +100. In questo caso si parlerà di fasi di eccesso. Quando questo si verifica, i trader possono entrare a mercato e di conseguenza sfruttare le situazioni favorevoli.

Di conseguenza avremo che:

  1. se i valori superano il + 100, abbiamo una situazione di ipercomprato;
  2. se i valori scendono sotto il valore di – 100, abbiamo una situazione di ipervenduto.

Entrambe, sono situazioni particolari il quale segnalano un movimento anomalo dei prezzi rispetto a quella che è la propria media.

Calcolo dell’indicatore CCI

Per calcolare l’indicatore CCI, ci aiuteremo con un esempio. Supponiamo di basarci su un periodo di 20 Commodity Channel Index (CCI) di calcolo. Il numero dei periodi CCI li utilizzeremo anche per il calcolo sia della media mobile semplice, sia della deviazione media.

Quindi avremo:

  • Indicatore CCI = [typical price – (media mobile a N periodi del Typical Price)] / (0.015 x deviazione media);
  • Tipical price (TP) = (Massimo + Minimo + Prezzo di chiusura)/3;
  • Costante = 0,015
tabella-indicatore-cci

Per il calcolo si procede seguendo 4 punti:

  1. sottrarre la più recente media a 20 periodi del prezzo tipico di ogni periodo di prezzo;
  2. assumere i valori assoluti di questi numeri;
  3. sommare i valori assoluti;
  4. dividere per il numero totale di punti (20).

Lambert ha posto pari a 0,015 la costante in modo da poter garantire che la maggior parte dei valori (circa il 70%, 80%) sarebbero stati compresi in una scala che va da – 100 a + 100.

Tutti i valori superiori a +100 come anche i valori inferiori a -100, indicano delle condizioni insolite rispetto a quello che è il prezzo medio, le quali possono essere sfruttare per posizionarsi long o short.

Utilizzo dell’indicatore CCI SharpCharts

L’indicatore CCI, può essere utilizzato con lo SharpCharts posizionato sopra, sotto o dietro la trama del prezzo del titolo sottostante.

Posizionando l’oscillatore CCI direttamente dietro il prezzo, possiamo notare come questo renda più facile il confronto con i movimenti degli indicatori con i movimenti di prezzo. L’impostazione predefinita è posta pari a 20 periodi anche se può essere regolato in base alle esigenze di analisi.

Più si abbassa il tempo e maggiore sarà la sensibilità dell’oscillatore. Al contrario, un arco di tempo maggiore lo rende meno sensibile.

indicatore-cci-utilizzo-sharpcharts

L’oscillatore CCI misura: la differenza tra la variazione di prezzo di un titolo e la variazione media dei prezzi può essere applicato secondo le 2 varianti:

  • Indicatore di tendenza;
  • indicatore di divergenza.

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Strategie di trading CCI con la tecnica RSI

Questa strategia vede la combinazione dell’indicatore CCI con l’oscillatore RSI. Una tecnica molto efficiente ma sopratutto semplice da attuare anche se raccomandiamo sempre l’utilizzo della tecnica per la prima volta con il conto demo prima di utilizzarla con il conto reale.

La strategia viene meglio utilizzata con il CCI Forex  in quanto è facile superare i 400 pips di guadagno nell’arco massimo di 48 ore.

indicatore-cci-rsi

Per questo motivo, utilizzeremo un grafico a barre o anche a candele con un arco di tempo massimo di 5 minuti. Le coppie di valute consigliate sono:

  • EUR/USD;
  • USD/CHF;
  • EUR/JPY;
  • GBP/USD.

In questo caso agiremo seguendo la seguente procedura:

  • Acquisteremo dopo che la candela ha chiuso e l’oscillatore RSI è superiore a 50 con il CCI superiore a 0.
  • Venderemo quando la candela e l’RSI è inferiore a 45 mentre l’indicatore CCI è inferiore a 0.
  • Chiuderemo la posizione se l’RSI mostra segni di inversione della sua direzione.
  • Se invece l’RSI rimane compreso tra i livelli 45 e 50 e consigliabile non entrare a mercato.
  • Se il mercato va nella direzione a noi favorevole possiamo usare anche il trading stop e chiudere la posizione quando il prezzo raggiunge un supporto o una resistenza.

Il grafico sotto ci aiuta meglio a capire in quanto rappresenta 2 segnali di ingresso per la coppia EUR/USD su di un grafico a 5 minuti.

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Vantaggi e svantaggi dell’indicatore CCI

Il vantaggio nell’utilizzare questo indicatore riguarda la possibilità di scoprire con largo anticipo quelli che sono i trend del mercato e ottenere quindi segnali di acquisto.

Per quanto riguarda gli svantaggi, invece, questi sono riferiti principalmente alla negoziazione di valute, poiché queste hanno la tendenza a sbloccarsi in massa dopo un periodo di stallo.

Attenzione dunque ai falsi segnali e nel caso invece si trattasse di segnali reali, non possono essere considerati affidabili al 100%. Consigliamo quindi un ottima esercitazione e la massima prudenza nel suo utilizzo.

Conclusioni

L’indicatore CCI è un oscillatore molto versatile che può essere utilizzato per identificare i livelli di ipercomprato ed ipervenduto o anche dell’inversioni di tendenza.

L’indicatore CCi diventa ipercomprato o ipervenduto quando raggiunge un punto estremo. Il punto estremo dipende dalle caratteristiche del titolo sottostante e dalla gamma storica dell’oscillatore CCI.

Indipendentemente da come viene utilizzato l’indicatore CCI, riteniamo che sarebbe opportuno utilizzarlo combinandolo con altri indicatori o con l’analisi dei prezzi. Trattandosi di una strategia che sfrutta le materie prime in concomitanza con le scadenze di breve periodo, riteniamo importante utilizzare solo broker che offrano un buon numero di questi asset ed ottenere ottimi rendimenti.

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