In questa guida ci occuperemmo di analizzare il Questionario MiFid, partendo dalla sua definizione, analizzando sia cos’è, sia a cosa serve e infine come si compila.

Specifichiamo che la direttiva MiFid è stata sostituita il 3 gennaio 2018 dalla MiFid II, la quale ora disciplina i mercati finanziari di tutta l’Unione Europea.

L’articolo sul questionario MiFid resta a titolo informativo, ricordiamo ancora una volta che per approfondire la conoscenza sulla direttiva corrente vi basta cliccare sul link mostrato poc’anzi.

Questionario MiFid

Per prima cosa, ci occuperemo di analizzare il questionario MiFID, per sfruttarlo al meglio per tutti i nostri investimenti di trading online.

Il primo passo da compiere è quello di comprendere cos’è il questionario MiFID e passare poi alla sua compilazione, in modo da avere un’idea chiara sulla sua funzione.

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Questionario MiFid: cos’è?

Attenzione perché questo questionario è un arma a doppio taglio se non lo si conosce bene.

Partiamo proprio dall’aspetto burocratico e dalla presunta trasparenza bancaria in merito ala tutelare degli investitori, scoprendo insieme il mondo della “Direttiva dell’Unione Europea 2004/39/CE, emanato nel 2004 ma approvato in Italia soltanto nel 2007.

Se vi siete trovati negli ultimi anni ad aprire un conto in banca, o anche se avete investito parte dei vostri fondi in un broker online ma non solo, allora vi consigliamo di approfondire l’argomento in merito agli investimenti e al questionario qui riportato, che non rappresenta altro che un insieme di domande sulle diverse conoscenze ed esperienze nel mondo finanziario a vostro conto, nonché sulla vostra situazione economica e su quello che volete ottenere dal vostro investimento. Quindi le banche vi sottopongono il questionario MiFID in occasione della proposta degli investimenti, siano esse operazioni di trading online, sia anche le più comuni polizza vita o un qualsiasi altro strumento presente sul conto titoli.

Definizione MiFID

Prima di procedere oltre, teniamo a dare anche la definizione di MiFID, la quale non rappresenta altro che una legge dell’Unione Europea la quale permette la regolamentazione dei servizi di investimento nei 30 Stati membri dello Spazio economico europeo. Quindi ne possiamo ricavare che la MiFID altro non è se non una legge autorizzata per operare nello Spazio economico europeo (SEE).

La MiFID propone di trasmettere norme chiare e trasparenti in merito a:

  • costi;
  • emissione degli ordini su mercato;
  • caratteristiche degli strumenti finanziari;
  • mantenimento dei prodotti finanziari;
  • possibili conflitti di interesse tra banca, broker e cliente;

Infine ricordiamo anche che la MiFID copre tipi di prodotti finanziari, come:

  • azioni;
  • CFD;
  • obbligazioni;
  • fondi derivati.

Non prevede invece regolamentazioni su prestiti e depositi, prodotti di tipo assicurativo.

Secondo la MiFID l’azienda promotore che acquisisce gli investimenti del cliente deve agire in modo onesto, in modo imparziale ed il più professionale possibile, cercando sempre di fornire informazioni chiare e molto corrette, ma sopratutto attinenti agli investimenti richiesti.

Questionario MiFID: a cosa serve?

Profilo MiFid
Bandiera europea

Il questionario MiFID ha l’obbligo di far valutare a banche e a intermediari finanziari, la veridicità e l’adeguatezza dei prodotti o servizi che ci vengono offerti, in base anche a quelle che sono le nostre conoscenze. In questo modo viene delineato un profilo del cliente, il quale poi permette alla banca, al broker, al promotore finanziario, ecc., di procedere in sintonia con la conoscenza del cliente al tipo di investimento più adeguato.

Nella maggior parte dei casi, le banche vi propongono il questionario MiFID per la vostra tutela. Succede però che questo sia compilato quasi sempre da loro, inserendo dei dati vantaggiosi non per il cliente ma per la banca. Questo lascia intendere che la situazione non è delle migliori per voi.

Dalla compilazione del questionario MiFID ne esce fuori un profilo con rischio elevato, tale da avere maggiori opportunità di investimento. In questo modo la vostra tutela nei confronti dei rischi di investimento è pari a 0.

Il questionario MiFID non deve per tanto essere sottovalutato, preso sottogamba, ma è molto importante, sia per la banca, ma sopratutto per il cliente. È in base alle risposte fornite che la banca deciderà per conto del cliente sul tipo di investimento da effettuare, consigliandovi alcune operazioni piuttosto che altre.

Il consiglio, nel momento in cui vi troverete davanti ad un questionario MiFID, è quello di leggere attentamente il questionario primo di inviarlo in maniera telematica, o anche firmarlo nel caso vi rechiate allo sportello della vostra banca.

Stando infatti a quello che è successo in questo periodo, con lo scandalo delle banche fallite (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti), esse hanno scosso il mercato, e pertanto saper agire sul mercato, in totale sicurezza, è indispensabile.

Questionario Mifid: come si compila?

Per compilare il questionario MiFID la prima cosa da fare è recarsi in banca e firmare un nuovo questionario MiFID nel caso di un questionario già presente, oppure compilarne uno di sana pianta. Se lo si compila nuovamente, non ci deve essere per forza continuità. Per esempio, se abbiamo dichiarato di conoscere gli Swap possiamo anche cambiare idea e sottoscrivere un nuovo questionario affermando i non conoscerli.

In questo modo, i tuoi reali obbiettivi di investimento saranno corrisposti in base alle a quelle che sono le nostre conoscenze.

Definire il livello di rischio è molto importante; ecco perché la banca cerca sempre di aumentare il livello di rischio, proprio per aver maggior libertà d’azione. Nel caso in cui invece dichiari di non conoscere futures o altri sistemi finanziari, oltre a guardarti male non potranno fare altro che prenderne conoscenza e segnare un rischio di investimento minore rispetto a quello che loro sognano.

Inoltre, in caso di controversia con la banca sarà essa a dover dimostrare che quello da lei suggerito sia conforme con il vostro standard di investimento e con le vostre conoscenze.

Per fare un esempio, se il vostro profilo di rischio è segnato come alto , la banca potrà investire anche in titoli maggiormente rischiosi e non solo in titoli di stato. In questo caso dimostrare che l’acquisto di un certificato con azioni Apple è inadeguato per voi sarà più difficile.

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Questionario MiFid: esempio di compilazione

Il questionario della MiFID, tocca 3 punti essenziali:

  1. Obiettivi dell’investimento: attraverso delle semplici domande, viene richiesto al cliente:
    1. periodo di tempo attraverso cui intende conservare un determinato investimento;
    2. propensione al rischio;
    3. la motivazione che lo porta all’investimento;
    4. se si tratta di investimento a titolo speculativo o se al contrario si tratta di una vera e propria crescita del capitale;
    5. se il cliente investe per mantenere e proteggere il proprio capitale evitando perdita, e se è disposto ad accettare alcuni determinati livelli di rischio.
  2. Situazione finanziaria: in questa sezione, verranno sottoposti dei quesiti che riguardano:
    1. guadagni medi del cliente su base annua;
    2. fonte primaria di reddito;
    3. patrimonio posseduto;
    4. eventuali debiti e crediti.
  3. Conoscenza finanziaria: in questa sezione sono indicati tutti i dati inerenti al cliente e che ha a che vedere con la conoscenza e le esperienze maturate in campo finanziario in passato. Quindi riguarda:
    1. conoscenza dei prodotti finanziari;
    2. volume di investimento;
    3. frequenza;
    4. istruzione;
    5. professione del cliente, ecc. 

In sostanza il questionario MiFID, raccoglie il maggior numero di informazioni possibili, per proporre poi strumenti di investimento adeguati al trader o cliente.

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Questionario Mifid

Questionario MiFID, serve davvero?

Sicuramente avere un profilo corrispondente a realtà del cliente, può servire, ai broker o alle banche per determinare il profilo di rischio. Purtroppo il questionario MIFID non era così perfetto e infatti sono stati necessari aggiornamenti continui su alcuni strumenti.

Tuttavia, compilare il questionario in questione in modo serio ed onesto può servire alla banca e al broker, per fornire strumenti di trading adeguati e a basso rischio o anche ad alto rischio se il profilo utente lo permette.

In breve, in questo modo il cliente rilascia un proprio profilo atto all’investimento con un profilo patrimoniale e di rischio o di rendimento ben chiaro ed inequivocabile.

Infine vi possiamo dire che il questionario MiFid, serve esclusivamente a sollevare la banca o il broker da qualsiasi lacuna del trader o del cliente sulla sua formazione finanziaria, sollevando questi da eventuali rischi che una particolare operazione finanziaria potrebbe arrecare. Quindi è di fondamentale importanza compilarlo con la massima attenzione, anche se questo può risultare abbastanza noioso, ma necessario in modo da non rischiare nulla.

Nel caso voi siate degli amanti del trading online, vi consigliamo di operare solo con broker regolamentati. Solo questi sono in grado di fornire tutte le protezioni in materia di tutela anche in base alle norme imposte dal regolamento MiFID.

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