IL CAOS POLITICO SCOPPIATO NEGLI USA ED UNA SERIE DI DATI MACRO ALTALENANTI DEPRIMONO IL BIGLIETTO VERDE FACENDO VOLARE IL CROSS EUR-USD SUI MASSIMI DA NOVEMBRE 2016
Non si arresta il calo del biglietto verde che nella settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle cede il 2,50% rispetto alla moneta unica europea. Il cross EUR-USD balzando su un massimo a 5 sedute pari a 1,1214 è schizzato sui massimi degli ultimi 6 mesi.
Investitori e trader sul mercato del FOREX hanno nuovamente puntato al rialzo sull’ euro vendendo dollari, in quanto la divisa statunitense potrebbe rimanere ancora sotto pressione a causa della tempesta che sta sconvolgendo la vita politica americana, la cui stabilità è minata dalle vicende che coinvolgono in prima persona il presidente Trump. L’ inquilino della Casa Bianca, infatti, rischia di essere sottoposto ad impeachment se saranno provate le accuse secondo cui avrebbe fatto pressioni sull’ FBI per sospendere l’indagine su presunti legami tra l’ ex consigliere alla sicurezza Michael Flynn e la Russia.
I DATI MACRO SETTTIMANALI PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO – DOLLARO
Partenza settimanale con il turbo per il cross EUR-USD che ha beneficiato anche di una prima serie di dati economici USA alquanto deboli, che ha contribuito a ridimensionare le aspettative sugli aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve. Mentre sempre in apertura di ottava, la moneta unica europea ha tratto beneficio dal rialzo fatto registrare dal tasso d’ inflazione dell’ Eurozona, aumentato, ad Aprile, all’ 1,9% su base annua, dall’ 1,5% della rilevazione di Marzo. Crescita dei prezzi che diventa molto evidente se si prende in considerazione il -0,2% registrato nello stesso periodo del 2016. Il dato IPC, invece, nella lettura finale di Aprile è cresciuto dello 0,4% su base mensile.
I primi dati macro arrivati da oltreoceano infatti hanno reso noto che l’ indice manifatturiero dello stato di New York, termometro delle imprese che operano nel settore manifatturiero e diffuso dalla Federal Reserve newyorkese, nel mese di Maggio, è crollato a -1, rispetto da 5,2 della rilevazione precedente ( prima lettura col segno meno registrata negli ultimi sette mesi; attese +7 ). Numeri al ribasso anche per quanto riguarda le nuove costruzioni che nel mese di Aprile si sono attestate in calo 1,172 milioni di unità (- 2,6% rispetto al dato di Marzo ), a dispetto delle previsioni degli analisti che avevano pronosticato un + 3,7%. Segno meno anche per quanto riguarda il numero delle concessioni edilizie, diminuite del 2,5% a 1,229 milioni di unità, da 1,260 milioni di unità del mese di Marzo.
Biglietto verde che ha tentato il recupero nei confronti dell’ Euro dopo la diffusione del dato migliore delle attese relativo alla produzione industriale statunitense, cresciuta nel mese di Aprile dell’ 1% rispetto alla lettura di Marzo, mentre le aspettative degli analisti che non andavano oltre una crescita dello 0,4%. Ulteriore sostegno al dollaro è arrivato momentaneamente dopo le buone notizie sul fronte occupazionale, arrivate con l’ultima rilevazione delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, che nella settimana al 12 Maggio sono scese di 4.000 unità, attestandosi a 232.000 unità, al di sotto dei pronostici degli analisti che invece avevano stimato una lettura paria a 240.000 unità. In calo anche le richieste di disoccupazione continua che nella settimana terminata il 29 Aprile sono diminuite a 1,918 milioni unità da 1,979 milioni di unità della rilevazione precedente ( attese 1,980 milioni di unità ).
In salita anche l’ indicatore dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia che nel mese di Maggio ha mostrato un aumento a 38,8 punti da 22,2 punti del mese di Aprile, balzando ben oltre le attese degli analisti che invece avevano pronosticato un nuovo calo, a 19,9 punti.
A metà settimana sono invece arrivate le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che da Tel Aviv, ha affermato che la crisi economica dell’ Eurozona è ormai alle spalle e che la ripresa è ormai tangibile e sempre più diffusa in tutti i Paesi ed in tutti i settori.
Chiusura settimanale col botto per il cambio Euro-Dollaro dopo le esternazioni del presidente della Federal Reserve Bank di St. Lui, James Bullard, il quale ha affermato che altri due aumenti dei tassi quest’ anno potrebbero rivelarsi eccessivamente aggressivi, tenendo conto dell’ attuale scenario macroeconomico negli USA.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD
Ancora una performance settimanale molto esaltante per il nostro Trading System con sottostante il cambio Euro-Dollaro che sfruttando il nuovo rally di questa coppia di valute ha centrato tutti i target price della strategia rialzista ( 7su 7 ), quindi sia nella versione Intraday che in quella Over. Chiusa in profitto anche la strategia Long sulla forza, suggerita anche nel corso delle rubriche di analisi tecnica precedenti, attivata con la rottura in chiusura giornaliera della resistenza a quota 1,10 e chiusa a quota 1,12. Andata a target anche l’ ultima posizione Long speculativa attivata da 1,05. Mettiamo in cassetto, quindi, i guadagni della migliore settimana da quando abbiamo reso pubblico il nostro sistema operativo.
La strategia rialzista valida per la prossima ottava prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1227, Target Price attesi in area 1,126 ed 1,1296, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1184. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1296, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,134 ed 1,1365; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1214 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1365, per tentare di prendere profitto in area 1,1392 ed 1,142, estesa a 1,1463; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1296 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,0939, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,098 ed 1,1012, estesa a 1,105 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,09 in chiusura di candela oraria.
La strategia ribassista, invece, prevede l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1184; Target Price attesi in prima battuta a 1,116 e successivamente a 1,1118; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1227 in chiusura di candela oraria.
Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1118 per sfruttare possibili cali in area 1,109 ed 1,105; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1184 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,105 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,10 ed 1,098, estesi a 1,0939; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1116 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1463, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1392 ed 1,1365; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,151 in chiusura di candela oraria o daily.
VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, nel corso delle ultime 3 settimane che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno innescato un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,10 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando su valori che non venivano toccati da Novembre 2016, ossia dall’ elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti.
In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 potrebbe essere il preludio allungo verso area 1,14-1,15. Al ribasso, invece, area 1,08 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,07 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06.
Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi. Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,08 – 1,075, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,10 -1,105. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,065 in chiusura di candela giornaliera.
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