L’indice FTSE MIB ha chiuso la scorsa settimana con una sessione che ha mostrato un modesto guadagno. L’indice principale della Borsa milanese ha infatti avanzato dello 0,51%, con un buon inizio di sessione a 23.713,6 punti, vicino ai massimi del 14 settembre, e prosecuzione più debole della giornata, prima di chiudere a 23.274,8 punti.

Analisi tecnica FTSE MIB

Attualmente il FTSE MIB è in una fase di rafforzamento, con area di resistenza posta a 23.494,6 punti, superata la quale si erge una seconda soglia di resistenza posta a 23.928,6 punti.

Di contro, se dovesse comparire uno scenario negativo, il supporto più immediato sembra essere posto a 23.060,5 punti, superato il quale si aprirebbero i margini per un calo al supporto più significativo posto a 22.791,7 punti.

Gli eventi della scorsa settimana

I principali eventi della scorsa settimana non hanno deluso le aspettative. Per quanto concerne la prima riunione di politica monetaria BCE della presidenza Lagarde, tutto ha rispettato gli auspici, con la revisione strategica in previsione per il 2020, così come la ricognizione sull’opportunità di emettere moneta digitale. Ad ogni modo, scarse sono le possibilità che vi siano novità anche nella riunione di gennaio. Confermati tutti i tassi.

Per quanto attiene l’altro principale evento, le elezioni britanniche, tutto è andato come gradito ai mercati, che infatti hanno reagito positivamente ai dati post scrutinio. C’è infatti l’impressione che la travolgente vittoria del partito Conservatore possa assicurare una rapida ratifica del trattato di recesso dall’UE. Dopo l’uscita formale del 31 gennaio prossimo, le due parti avranno un anno di tempo per poter cercare di negoziare il livello di accesso al mercato unico. Insomma, per il momento le cose stanno procedendo come da attese, ma l’incertezza resta ancora.

Cosa attendersi in settimana

Diamo quindi uno sguardo a quanto in previsione in settimana. Nell’area euro, numerosi sono i dati in pubblicazione, come quelli legati alla fiducia delle imprese relative al mese di dicembre, con prevedibile recupero nel manifatturiero, grazie all’attenuazione delle tensioni sul commercio internazionale. Usciranno poi i nuovi dati di stima sull’inflazione, che dovrebbe confermare un aumento a novembre (a 1% nell’Eurozona). In Italia, è atteso il voto di fiducia sulla manovra economica al Senato.

Sul fronte statunitense, in uscita le prime indagini del manifatturiero per il mese di dicembre. I molti dati di novembre dovrebbero confermare un quadro di attività in moderata ripresa, con produzione industriale, spesa e reddito personale in miglioramento.

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