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L’ INDICE FTSE MIB CHIUDE IL 2017 SOTTO L’ IMPORTANTE SUPPORTO TECNICO E PSICOLOGICO IN AREA 22.000 PUNTI
L’indice Ftse Mib manda in soffitta l’ ultima ottava del 2017, evidenziando una perdita dell’ 1,6% rispetto alla chiusura dell’ ottava precedente, con un’ accelerazione al ribasso proprio nell’ ultima seduta dell’ anno, conclusa in calo dell’ 1,21%, a 21.853 punti.
Una chiusura daily quella di Venerdì 29 Dicembre molto vicina ai minimi a cinque sedute, nonché valori più bassi a quasi tre mesi a quota 21.822 punti. Il bilancio dell’ anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, per l’ indice delle blue chips italiane si è concluso comunque con un rialzo del 13,6%, con il listino milanese secondo soltanto alla piazza finanziaria di Zurigo ( +14% ).
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB
L’ indice Ftse Mib potrebbe nuovamente finire nel mirino della speculazione e finire sotto attacco, come è successo altre volte in passato, in vista delle prossime elezioni politiche italiane che si terranno in data 4 marzo 2018.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sciogliendo le Camere ha decretato la fine del governo Gentiloni. Il mercato inizia a percepire il rischio di instabilità politica, poiché sono alte le probabilità che dalle urne non emerga nessuna maggioranza capace di governare il paese. Il calo dell’ indice Ftse Mib è stato anche uno degli effetti scatenati dall’ allargamento del differenziale tra BTP e BUND, salito sopra area 160 punti, sui massimi dalla fine dello scorso mese di Ottobre, con il rendimento sul decennale balzato nuovamente oltre la soglia del 2%. Un contesto quello sullo Spread che ha penalizzato soprattutto i titoli del comparto bancario e quelli del settore utility su cui pesa il fardello dell’ elevato debito.
Azioni legate agli istituti di credito che hanno continuato a soffrire nonostante le incoraggianti stime diffuse dall’ ABI sugli NPL nel triennio 2017-2019. Secondo i pronostici dell’ Associazione Bancaria Italiana nei prossimi tre anni i crediti deteriorati in pancia alle banche nostrane dovrebbero dimezzarsi, assetandosi a 42,5 miliardi di euro, in netta discesa dai circa 83 miliardi di euro di fine 2016. Il report ABI inoltre ha stimato che il Prodotto Interno Lordo italiano nel 2017 dovrebbe evidenziare una crescita dell’1,5%, così come per il prossimo anno, per poi aumentare a +1,6% nel 2019.
Il consueto punto della situazione di fine anno, elaborato dall’ Istituto Nazionale di Statistica italiano, ha evidenziato il continuo miglioramento del settore manifatturiero, in crescita sia in termini di produzione assoluta che in termini di esportazioni. Stenta a decollare invece, il mercato del lavoro, dove rimane ancora debole l’ occupazione, gravata dal transito degli inattivi verso la categoria dei disoccupati.
Tra le pagine della nota diffusa dall’ ISTAT, inoltre, si legge che il sentiment di fiducia di consumatori ed imprese continua a mantenersi su livelli elevati, mentre l’ indicatore anticipatore continua a rafforzarsi andando di passo con la crescita dell’ economia. L’ ISTAT ha peraltro anticipato che nei prossimi mesi i prezzi in Italia non dovrebbero subire delle considerevoli variazioni, con i listini dei prezzi sui prodotti destinati al consumo finale, in sostanziale pareggio tra aumenti e ribassi.
A tal proposito l’Istituto Nazionale di Statistica ha messo in evidenza che l’ indice dei prezzi alla produzione dell’ industria italiana, nel mese di Novembre, è cresciuto dello 0,4%, confermando il trend di crescita della precedente lettura mensile. Su base tendenziale il dato si è attestato in crescita del 2,8%, mentre è aumentato del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. La lettura di Novembre, filtrata del comparto energetico ha evidenziato un aumento dello 0,1% in termini tendenziali e del 2% su base annua.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
La chiusura settimanale sotto l’ importante supporto a 22.000 punti potrebbe contribuire a far aumentare la pressione ribassista di breve periodo, facendo avvitare le quotazioni fino al successivo sostegno identificato in area 21.400-21.300 punti, di rilevante importanza anche sul medio periodo. La borsa milanese dopo aver raggiunto l’ obiettivo segnalato ormai da mesi, in tutte le nostre rubriche di analisi tecnica settimanale, ossia area 22.500-23.000 punti, sta perdendo un po’ di quell’ appeal tra gli investitori, che fino a qualche settimana fa le aveva consentito di registrare la migliore performance tra i listini europei, nel 2017.
Dopo essersi riportato in chiusura settimanale sopra la forte resistenza in area 21.500 punti, che negli ultimi mesi ha funto da supporto, il principale indice di Piazza Affari ha ritoccato i massimi dal 2015 spingendosi fino a 23.133 punti. Il ritorno in chiusura settimanale oltre i 20.500 punti, aveva gettato le basi per il rialzo che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Il quadro rialzista in costruzione ( +44% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti fino ai massimi oltre i 23.000 punti), dopo la battuta d’ arresto che aveva fatto ripiombare le quotazioni in area 19.500 punti, ha superato il proprio obiettivo ideale, identificato tra 21.500 punti.
La chiusura settimanale oltre l’ ultimo livello di prezzi appena citato ( 21.500 punti ), ha contribuito a far mutare anche il quadro di medio-lungo periodo, ritornato ad essere positivo. Raggiunto il primo obiettivo in area 22.500 punti, le quotazioni del Ftse Mib si sono spinte oltre i 23.000 punti circa. Supporto di brevissimo che sale in area 21.500-21.800 punti, che ha già resistito nel recente passato a più attacchi ribassisti. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra i 21.400-21.500 punti in chiusura settimanale, una volta raggiunto il Target di medio-lungo periodo ( 22.500-23.000 punti ), si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti con obiettivi in area 23.500-24.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio periodo, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Buona la performance settimanale messa a segno dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 3 degli obiettivi pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over.
La visione Long consiglia di attivare posizioni rialziste nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria maggiore di 22.000 punti, Target Price attesi in area e 22.075 e 22.210 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.770 punti.
Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.210 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.345 e 22.430 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.915 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.435 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.485 punti e successivamente a 22.570 punti, estesi a 22.710 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.210 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.945 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.075 e 21.290 punti, estesi a 21.505 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.735 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La visione Short, invece, suggerisce di attivare posizioni ribassiste nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 21.770 punti, con obiettivi attesi a 21.685 e 21.635 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.000 punti.
Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.635 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.505 punti e successivamente a 21.290 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.855 punti in chiusura di candela oraria.
Ed ancora Short con la perdita di quota 21.290 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.205 e 21.075, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.945 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.995 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.710 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo prima a 22.570 punti e successivamente a 22.485 punti, estesi a 22.345 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.000 punti.
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