L’INDICE FTSE MIB CONSOLIDA SOPRA SUPPORTO IN AREA 22.000 PUNTI

L’ indice Ftse Mib reagisce ancora una volta dall’ importante supporto di breve-medio periodo individuato in area 22.000 punti. La settimana che ha anticipato il lungo ponte delle festività pasquali si è chiusa a 22.411 punti, con un rialzo che nelle ultime 5 sedute ha evidenziato un +0,55%. Venerdì 29 Marzo si è concluso anche il primo trimestre del 2018, in cui l’indice Ftse Mib, grazie ad un progresso del 3,2%, è salito sul gradino più alto del podio tra i listini del Vecchio Continente.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

Il listino delle Blue Chips italiane nelle ultime ottave sta facendo storia a se, con allo sfondo le vicende politiche italiane, rimanendo parzialmente distaccato dalle vicende geopolitiche internazionali, come il braccio di ferro tra USA e Cina sul tema dei dazi. Buone indicazioni sono arrivate per gran parte della settimana dal fronte macro, che ha visto in primis la bilancia commerciale italiana extra-UE migliorare, nel mese di Febbraio, a +1,986 miliardi di euro, da +1,716 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Dai dettagli del dato diffuso dall’ istituto di statistica nazionale è inoltre emerso che a guidare il surplus sono stati soprattutto gli interscambi non energetici, saliti da +4,487 miliardi di euro di Gennaio a 4,974 miliardi di euro. La lettura relativa alle esportazioni su base mensile ha evidenziato un calo del 2,5%, mentre le importazioni sono salite dell’1,1%; su base annua invece, le esportazioni sono aumentate dello 0,1%, mentre le importazioni sono calate del 2%.

Variazione positiva per l’indice di fiducia dei consumatori, che secondo la stima di Marzo resa nota dall’ ISTAT è balzato a 117,5 punti, dai 115,7 punti della lettura mensile precedente, mentre le attese degli analisti erano per un ulteriore contrazione a 115 punti. Segno “ meno “, invece, per l’ indice composito sulla fiducia delle imprese, sceso a 106 punti, dai 108,5 punti della rilevazione di Febbraio. Il calo è stato principalmente dovuto allo stop subito dalla fiducia nel settore manifatturiero, in flessione sia per quanto riguarda gli ordinativi che le tendenze di produzione, assestatosi a 109,1 punti, dai 110,4 punti del mese precedente.

In frenata, dopo tre mesi di crescita consecutiva, il fatturato dell’ industria nel mese di Gennaio, in discesa del 2,8%, ma tuttavia reduce da una buona crescita trimestrale, in cui è stata evidenziata una crescita congiunturale del 2,1%. La suddetta debolezza è stata accentuata dal calo degli ordinativi, in discesa, a Gennaio, del 4,5%, mentre su base trimestrale è stata confermata una lettura positiva a +1,7%.

Lettura in crescita per l’indice dei prezzi alla produzione dell’industria del mese di Febbraio, in aumento dello 0,2% su base mensile e dell’ 1,6% nei confronti dello stesso periodo del 2017. Secondo i dettagli forniti dall’ ISTAT la crescita tendenziale maggiore si è avuta nel comparto della metallurgia e nella fabbricazione dei prodotti legati ai metalli. Per quanto riguarda il mercato interno i prezzi alla produzione dell’ industria sono cresciuti dello 0,3% su base mensile e dell’1,8% su base tendenziale. Il dato “ core “ ovvero al netto del comparto energia ha evidenziato, invece, una lettura nulla in termini congiunturali e +1,4% rispetto al mese di Febbraio dello scorso anno. Per quanto riguarda il mercato estero, invece, l’ ISTAT ha comunicato una crescita dello 0,1% su base mensile per quanto riguarda l’ area euro ed una variazione nulla per l’ area exta-euro. In termini tendenziali, invece, è stata rilevata una crescita dell’1,1%, di cui +1,6% per l’ area euro e dello 0,7% per quella extra-euro. La lettura dei prezzi alla produzione relativa agli ultimi tre mesi del 2017 ha invece fatto registrare una crescita dello 0,5% su base trimestrale e dell’1,3% su base annua.
Ftse Mib che sul finale di ottava ha beneficiato della lettura migliore delle attese degli analisti, evidenziata dall’ indice nazionale dei prezzi al consumo ( NIC ), che al lordo dei tabacchi, ha messo a segno un aumento dello 0,4% su base mensile e dello 0,9% su base annua, dopo il +0,5% della rilevazione mensile precedente. I pronostici degli analisti, invece, erano per una lettura a +0,1% su base mensile ed a +0,7% su base annua.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Dopo aver fallito l’attacco alla resistenza posta in area 24.000 punti, l’indice Ftse Mib è stato vittima di pesanti prese di beneficio, che hanno fatto ripiombare il principale listino azionario milanese sui forti supporti in area 22.000 punti. Area di sostegno che aveva retto per ben tre volte, prima che due settimane fa venisse violata, complice l’appuntamento elettorale italiano.

Centrati i primi target ribassisti in area 21.500-21.400 punti, sono scattate le prime ricoperture, in quanto nel recente passato proprio dai livelli appena citati, il principale indice di Piazza Affari era ripartito a razzo verso l’ alto, ritoccando i massimi dal 2015, spingendosi fino a 24.050 punti.

Il quadro rialzista in costruzione ( +49% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.000 punti), dopo la battuta d’ arresto di queste ultime settimane, tuttavia non risulta compromesso, poiché la tenuta del forte supporto in area 21.500-21.400 punti continua a mantenerlo impostato al rialzo. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo con obiettivi in area 24.500-25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto sui 2 target price della strategia Short Intraday e sul primo obiettivo della strategia Short Over; nonché sul primo target price della strategia Long Intraday.

La visione Long suggerisce di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.435 punti, Target Price attesi in area e 22.515 e 22.655 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.295 punti.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.655 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.705 e 22.795 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.295 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.795 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.935 punti e successivamente a 23.020 punti, estesi a 23.075 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.570 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.500 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.630 e successivamente a 21.715 punti, estesi a 21.850 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.285 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 22.295 punti, con obiettivi attesi a 22.210 e 22.070 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.435 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.070 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.935 punti e successivamente a 21.850 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.295 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 21.850 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.715 e 21.630 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.500 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.070 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.075 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 22.935 punti e successivamente a 22.795 punti, estesi a 22.705 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.305 punti.

 

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