L’ INDICE FTSE MIB SI INVOLA SUI TOP DAL 2009 ROMPENDO LA RESISTENZA IN AREA 24.000 PUNTI
L’indice Ftse Mib continua a svettare tra le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente, volando sui massimi dal 2009. Il principale listino delle Blue Chips italiane ha archiviato l’ ottava che ci siamo appena lasciati alle spalle con un bilancio a cinque sedute che ha evidenziato un rialzo dell’1,7%. Gli acquisti hanno prevalso sui timidi tentativi di realizzo fino all’ ultima seduta di contrattazione, che si è chiusa in progresso dell’1,12% a quota 24.335 punti, coincidenti con il picco massimo di periodo.
Sotto il profilo macro è stata una settimana ricca di dati. Tra i più importanti la lettura del PIL italiano relativo al primo trimestre 2018. Dal rapporto elaborato dall’ ISTAT è emerso che il Prodotto Interno Lordo, nel periodo Gennaio-Marzo ha evidenziato una crescita dello 0,3% su base trimestrale e dell’ 1,6% su base annua. Confermate le attese degli analisti per quanto riguarda l’ espansione mese su mese, mentre il risultato calcolato anno su anno è stato superiore rispetto al +1,4% indicato dal consensus.
Ftse Mib che non ha risentito della frenata fatta registrare dall’ indice NIC dei prezzi al consumo, che sempre secondo le stime dell’ Istituto Nazionale di Statistica, ad Aprile, ha evidenziato un progresso dello 0,1% rispetto alla rilevazione mensile precedente e dello 0,5% su base annua. Deluse le attese degli analisti, che invece si aspettavano un aumento dello 0,2% su mese e dello 0,7% su base annua. Da una lettura più approfondita del report rilasciato dall’ ISTAT è inoltre emerso che il rallentamento dell’ inflazione italiana è stato causato principalmente dal calo dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che da +5% sono passati a -1,1% e dalla discesa dei servizi relativi ai trasporti, in frenata dal +2,5% a -0,7%. Bene i prezzi dei beni alimentari, saliti dell’1,6% dal +0,5% di Marzo.
Progresso più marcato invece, per l’ indice armonizzato dei prezzi al consumo ( IPCA ), in crescita dello 0,5% su base mensile e dello 0,6% su base annua, sostenuto dal contributo arrivato dai saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto. La cosiddetta inflazione acquisita, invece, stimata simulando una variazione congiunturale nulla nei restanti tre trimestri dell’ anno, si è assestata al +0,7%.
Sostanzialmente stabile all’11% il tasso di disoccupazione in Italia, nel mese di Marzo, mentre il consensus degli analisti dava una lieve contrazione al 10,9%. Migliore delle aspettative del mercato, invece, quello giovanile, assestatosi al 31,7%, in discesa di 0,9 punti percentuali rispetto alla lettura mensile precedente.
Denaro sul Ftse Mib nonostante il settore manifatturiero abbia evidenziato un’ ulteriore rallentamento nel mese di Aprile. Secondo le stime diffuse da Markit, infatti, lo scorso mese, l’ indice PMI manifatturiero italiano ha subito una flessione a 53,5 punti, dai 55,1 punti di Marzo, scendendo sui valori più bassi da Gennaio 2017. Lettura inferiore alle attese degli analisti, che invece avevano indicato una contrazione più contenuta a 54,4 punti.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
L’indice Ftse Mib dopo vari tentativi rompe al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, portandosi su valori che non erano stati più toccati dal 2009. Il movimento di accumulo che si è verificato in area 22.000-22.500 punti ha consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto sfondando lo scoglio dei 24.000 punti.
Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +50% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.000 punti), dopo la battuta d’ arresto degli ultimi mesi e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta più che mai ben impostato.
Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo con obiettivi in area 24.500-25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Buona la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 3 obiettivi pronosticati dalla strategia rialzista: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over.
Lo scenario rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 24.410 punti, Target Price attesi in area e 24.465 e 24.555 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 24.260 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 24.555 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 24.650 e 24.800 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 24.335 punti in chiusura di candela oraria.
Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 24.800 punti, e che prevedono Target Price prima a 24.895 punti e successivamente a 25.050 punti, estesi a 25.300 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 24.165 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 23.305 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 23.540 e successivamente a 23.685 punti, estesi a 23.925 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 23.000 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
Lo scenario ribassista, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 24.260 punti, con obiettivi attesi a 24.165 e 24.075 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 24.410 punti.
Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 24.075 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 23.925 punti e successivamente a 23.780 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 24.335 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 23.780 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 23.685 e 23.540 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 23.305 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 24.075 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 25.300 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 25.050 punti e successivamente a 24.800 punti, estesi a 24.650 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 25.550 punti.
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