L’ INDICE FTSE MIB RICONQUISTA AREA 22.000 PUNTI E METTE NEL MIRINO I 23.000 PUNTI DOPO RITORNO RISK-ON SUI MERCATI AZIONARI EUROPEI
Apertura del 2018 con il turbo a Piazza Affari, dove il listino azionario dei 40 titoli a maggiore capitalizzazione ha evidenziato un aumento settimanale superiore ai 4 punti percentuali. L’ indice Ftse Mib ha chiuso gli scambi della seduta di Venerdì 5 gennaio sui massimi a 5 giorni, a quota 22.762 punti, lasciando ben sperare anche per le prossime sessioni.
Dopo aver toccato un minimo a quota 21.613 punti, le quotazioni hanno rimbalzato con veemenza, riconquistando il supporto a quota 22.000 punti, spartiacque decisivo per il futuro del Ftse Mib.
Il mercato sembra avere digerito, sul breve, la negatività arrivata con l’ annuncio delle elezioni politiche italiane che, come pronosticato da qualche settimana, si terranno il prossimo 4 Marzo.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha già sciolto le camere e la bagarre tra i partiti politici è già scoppiata. Sicuramente, con l’ avvicinarsi dell’ appuntamento elettorale, il problema governabilità ritornerà a bussare alle porte della piazza finanziaria di Milano, pesando sul Ftse Mib, che per ora, dopo un momentaneo sbandamento, sembra aver ricominciato marciare spedito verso area 23.000, sui top degli ultimi mesi.
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB
Tra le singole storie delle Blue Chips dell’ indice Ftse Mib, da incorniciare la performance settimanale del titolo FCA, letteralmente in rally, in rialzo di 20 punti percentuali, sulle attese di possibili operazioni straordinarie ( spin-off Magneti Marelli ) e supportato dalla promozione incassata dagli analisti della banca d’ Affari JP Morgan che hanno aumentato il target price sulle azioni del Lingotto a 21 euro, dai 14,6 euro della precedente prezzo obiettivo. Crescono inoltre i rumors che vogliono un deal tra la casa automobilistica italo-americana ed un altro big del settore, prima che l ‘attuale Amministratore Delegato, Sergio Marchione lasci il timone del gruppo nel 2019.
La settimana macro italiana si è aperta con la lettura sottotono dell’ indice PMI Manifatturiero di Dicembre, che secondo la consueta indagine mensile condotta dalla società di ricerca Markit si è attestato a 57,4 punti, in calo dai 58,3 punti della stima precedente.
Il consensus degli analisti, invece, era per un aumento a 58,5 punti. Si è trattata tuttavia di una lettura di tutto rispetto poiché abbondantemente oltre la soglia dei 50 punti che indica espansione del settore. Giù anche il dato relativo al cosiddetto sotto-indice, elaborato tenendo conto dei nuovi ordini, in calo a 60,1 punti dai 61,5 punti registrati nel mese di Novembre. Ancora luce verde, invece, per il settore terziario italiano, con l’ indice PMI Servizi che nel mese di Dicembre ha evidenziato un balzo a 55,5 punti, dai 54,7 punti della lettura mensile precedente, mettendo a segno la diciannovesima crescita mensile consecutiva, nonché valore più alto da Luglio 2017.
L’ Istituto Nazionale di Statistica Italiano ha invece reso noto che la stima preliminare dell’ inflazione di Dicembre ha evidenziato un valore stabile allo 0,90% su base annua, ma tuttavia lievemente al di sopra dello 0,80% atteso dal mercato. La crescita mensile dell’ indice nazionale dei prezzi al consumo, invece, è stata pari a +0,40%, oltre il +0,2% pronosticato dagli analisti.
Scende nel terzo trimestre del 2017, il rapporto tra indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche ed il PIL, attestatosi al 2,1%, in miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016, quando il suddetto rapporto era al 2,4%. Sempre secondo le stime ISTAT, la pressione fiscale in Italia, nel terzo trimestre dello scorso anno, si è attestata al 40,3%, in lieve calo di 0,4 punti percentuali, rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente. Migliora anche il reddito disponibile delle famiglie nel periodo Luglio-Settembre, in crescita dello 0,7%, rispetto alla stima dei tre mesi precedenti.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
Il ritorno in chiusura daily e meglio ancora settimanale sopra l’ importante supporto a 22.000 punti ha evitato che la pressione ribassista, potesse avvitarsi pericolosamente verso area 21.400-21.300 punti, un sostegno di rilevante importanza anche sul medio periodo.
La borsa milanese dopo aver raggiunto l’ obiettivo segnalato ormai da mesi, in tutte le nostre rubriche di analisi tecnica settimanale, ossia area 22.500-23.000 punti e la successiva debolezza, sta di recuperare nuovamente quell’ appeal tra gli investitori, che fino a qualche settimana fa le aveva consentito di registrare la migliore performance tra i listini europei, nel 2017.
Dopo essersi riportato in chiusura settimanale sopra la forte resistenza in area 21.500 punti, che negli ultimi mesi ha funto da supporto, il principale indice di Piazza Affari ha ritoccato i massimi dal 2015 spingendosi fino a 23.133 punti. Il ritorno in chiusura settimanale oltre i 20.500 punti, aveva gettato le basi per il rialzo che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Il quadro rialzista in costruzione ( +44% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti fino ai massimi oltre i 23.000 punti ), dopo la battuta d’ arresto che aveva fatto ripiombare le quotazioni in area 19.500 punti, ha superato il proprio obiettivo ideale, identificato tra 21.500 punti.
La chiusura settimanale oltre l’ ultimo livello di prezzi appena citato ( 21.500 punti ), ha contribuito a far mutare anche il quadro di medio-lungo periodo, ritornato ad essere positivo. Raggiunto il primo obiettivo in area 22.500 punti, le quotazioni del Ftse Mib si sono spinte oltre i 23.000 punti circa. Supporto di brevissimo che sale in area 21.500-21.800 punti, che ha già resistito nel recente passato a più attacchi ribassisti.
Finché l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra i 21.400-21.500 punti in chiusura settimanale, una volta raggiunto il Target di medio-lungo periodo ( 22.500-23.000 punti ), si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti con obiettivi in area 23.500-24.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio periodo, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Primo bilancio settimanale del 2018 strepitoso per il nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su tutti gli obiettivi pronosticati dalla strategia Long ( 7 su 7 ) quindi sia nella versione Intraday che in quella Over, nonché sui due Target Price della strategia Short Intraday.
Lo scenario Long consiglia di attivare posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.740 punti, Target Price attesi in area e 22.827 e 22.969 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.600 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.969 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 23.052 e 23.195 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.740 punti in chiusura di candela oraria.
Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.195 punti, e che prevedono Target Price prima a 23.338 punti e successivamente a 23.482 punti, estesi a 23.627 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.969 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.966 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 22.102 e 22.293 punti, estesi a 22.321 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.746 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La scenario Short, invece, suggerisce di attivare posizioni ribassiste nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 22.600 punti, con obiettivi attesi a 22.546 e 22.460 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.740 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.460 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 22.379 punti e successivamente a 22.293 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.685 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 22.293 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 22.155 e 22.102 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.966 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.460 punti.
Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.627 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 23.482 punti e successivamente a 23.338 punti, estesi a 23.195 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.865punti.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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