FTSE MIB CHIUDE SOTTO AREA 19.000 PUNTI IN RIPRESA DAI NUOVI MINIMI DI PERIODO TOCCATI IN AREA 18.400 PUNTI

Dopo una nuova escursione oltre la soglia dei 19.000 punti, l’indice Ftse Mib è ritornato sotto tale importante soglia psicologica e tecnica, fissando l’ ultimo scambio della precedente ottava a quota 18.910 punti ( -0,72% ). La performance a 5 sedute ha tuttavia evidenziato un progresso dello 0,90%, in ripresa dopo l’ affondo in area 18.400 punti.

ANALISI TECNICA FTSE MIB SETTIMANA 17-21 DICEMBRE

ANALISI TECNICA FTSE MIB SETTIMANA 17-21 DICEMBRE

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

La tenuta del principale listino azionario italiano, nonostante l’ affondo su un minimo di periodo a 18.400 punti, è stata supportata dal ripiegamento dello Spread tra BTP e BUND, rientrato al momento sotto la soglia di pericolo rappresentata dai 300 punti base ( 267 pb ), che di conseguenza ha riportato il rendimento sul decennale sotto il 3%. Il finale di ottava, invece, è stato macchiato a causa delle forti prese di beneficio sugli indici di Wall Street, giù sui timori di rallentamento della crescita economica globale, testimoniata dai deludenti dati sulla produzione industriale cinese e dai deboli dati preliminari dei PMI di Dicembre fatti registrare sia oltreoceano che nell’ Eurozona.

Ritorna a crescere la produzione industriale italiana, che nel mese di Ottobre ha messo a segno un incremento dello 0,1% su base mensile, in miglioramento rispetto al -0,1% della precedente stima mensile, mentre le attese degli analisti erano per un calo dello 0,3%. Su base annua, invece, la rivelazione ha fatto registrare un progresso dell’1%. Su base trimestrale, invece, la produzione industriale è aumentata dello 0,8%, rispetto al valore del secondo trimestre.

Il risultato sui dieci mesi, ovvero, fino al 31 Ottobre, ha mostrato una crescita dell’1,7%, rispetto all’analogo periodo del 2017. Dai dettagli rilasciati dall’ISTAT è inoltre emerso che la buona lettura è stata trainata dalla crescita della produzione dei beni di consumo; mentre la produzione dei beni legati all’energia ed ai beni intermedi ha subito un rallentamento.

Segno meno per la fiducia degli investitori sull’ economia italiana, misurata attraverso l’ indicatore tedesco Zew, che nel mese in corso ha evidenziato un calo di 2,9 punti, scendendo a -51,9 punti. In deciso calo anche l’ indice che rileva le condizioni attuali, giù di 9,1 punti percentuali, assestandosi a -63,1 punti.

Buone indicazioni sono arrivate dal mercato del lavoro con il report ISTAT che ha rivelato il calo al 10,2% del tasso di disoccupazione nel terzo trimestre, in miglioramento dal 10,7% della precedente lettura trimestrale. Battute la attese degli analisti, che si aspettavano un tasso al 10,3%.

Da ulteriori dettagli rilasciati dall’ istituto di statistica è inoltre emerso che dal lato dell’offerta del lavoro il numero delle persone occupate è diminuito dello 0,2%, a causa della diminuzione del numero dei dipendenti permanenti e degli indipendenti, che non è stato compensato dall’aumento dei dipendenti a termine. Stabile al 58,7%, il tasso di occupazione, mentre l’ andamento tendenziale ha evidenziato un incremento di 147 mila occupati ( +0,6% in un anno ), grazie all’aumento dei dipendenti a termine e agli indipendenti ( rispettivamente pari a +316 mila e +53 mila ), di contro il calo dei dipendenti a tempo indeterminato è stato pari -222 mila.

La lettura finale dell’ inflazione del mese di Novembre diffusa dall’ istituto nazionale di statistica si è assestata all’1,6% su base annua, lievemente corretta al ribasso rispetto all’1,7% della prima comunicazione. Su base mensile, l’ indice dei prezzi al consumo ha invece evidenziato una contrazione dello 0,2%, quindi rispetto al mese di Ottobre, mentre gli analisti si aspettavano un calo minore, pari a-0,1%.

Indice Ftse Mib frenato a fine ottava anche dal nuovo rallentamento fatto registrare dal fatturato dell’ industria italiana nel mese di Ottobre, sceso dello 0,5% su base mensile. Su base annua, invece, è stato evidenziato un incremento del 2%. Per quanto riguarda la voce ordinativi, invece, la lettura ha mostrato un calo congiunturale dello 0,3% rispetto alla stima di Settembre ed un rialzo del 2% su base annua.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Pericolosa sotto l’aspetto tecnico la conferma della discesa sotto l’ importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000 punti, con le quotazioni che potrebbero nuovamente puntare verso il basso, sui recenti minimi plurimensili in area 18.450-18.400 punti.

Dopo aver raggiunto il sostegno di medio in area 18.500-18.400 punti, il rimbalzo ha trovato un forte ostacolo tecnico a quota 19.600 punti, soccombendo in un secondo momento sotto la forte pressione al ribasso che ha ricondotto le quotazioni sotto area 19.000 punti. La perdita dei minimi appena indicati potrebbe scatenare un ulteriore ondata di vendite con terget in area 17.800-17.500 punti, con step intermedio in area 18.000 punti.

L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato.

Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti.

La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti. Lo scenario di breve potrà ritornare positivo soltanto in caso di stabile recupero oltre quota 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottimo il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto, in un primo momento, su 4 dei 7 obiettivi pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; e successivamente ha centrato 4 dei 7 target price indicati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over.

La strategia Long si attiva nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 18.960 punti, in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 19.025 e 19.145 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 18.840 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 19.145 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 19.220 e 19.335 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 18.910 punti in chiusura di candela oraria.

Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 19.335 punti, e che prevedono Target Price prima a 19.410 punti e successivamente a 19.530 punti, estesi a 19.725 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.220 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 18.100 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 18.280 e successivamente a 18.350 punti, estesi a 18.535 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 17.910 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, consiglia di aprire posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 18.840 punti, con obiettivi attesi a 18.770 e 18.655 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 18.960 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 18.655 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 18.535 punti e successivamente a 18.465 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 18.840 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 18.465 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 18.350 e 18.280 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 18.100 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 18.665 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 19.725 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 19.530 punti e successivamente a 19.410 punti, estesi a 19.220 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 19.925 punti.

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