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FORTE SEGNALE TECNICO PER L’ INDICE FTSE MIB CHE CHIUDE L’ OTTAVA OLTRE LO SCOGLIO DEI 20.000 PUNTI
L’indice Ftse Mib balza sui massimi degli ultimi quattro mesi, chiudendo l’ ottava a quota 20.212 punti ( +1,90% ), facendo pertanto registrare, per la prima volta dallo scorso Ottobre, una chiusura settimanale sopra l’ importante area tecnica dei 20.000 punti.
Il listino delle Blue Chips italiane, dopo aver fatto base su un minimo a cinque sedute a 19.425 punti, ha pigiato il piede sull’ acceleratore supportato dal ritorno del denaro sui titoli del comparto bancario, dagli acquisti sui titoli del settore OIL, trainati dagli ottimi risultati trimestrali di ENI e dal prezzo del greggio e dal balzo delle azioni Telecom Italia.
Le azioni degli istituti di credito sui titoli di coda della scorsa ottava hanno beneficiato delle dichiarazioni del consigliere della BCE Benoit Coeure, che ha parlato di un possibile ritorno ai prestiti alti verso le banche dell’ Eurozona per dar man forte all’ economia dell’ Eurozona.
Indice Ftse Mib, che insieme ai maggiori listini azionari mondiali ha approfittato del calo delle tensioni commerciali tra USA e Cina, dopo la disponibilità del Presidente Trump di fare del proprio meglio per prolungare la tregua sui dazi con Pechino, in scadenza l’1 Marzo. Il rally del titolo Telecom, invece, è stato foraggiato dalla notizia secondo cui la Cassa Depositi e Prestiti ( CDP ) sarà autorizzata ad aumentare la propria partecipazione nel capitale del colosso telefonico italiano.
I rumors dicono fino al 10%. In ascesa, invece, lo Spread tra BTP e BUND, risalito a 270 punti base, penalizzato dalla sforbiciata dell’ agenzia di rating Moody’s che ha tagliato le previsioni sul PIL tricolore del 2019 allo 0,3%. Salito di conseguenza, al 2,80%, il rendimento sulle obbligazioni decennali.
LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB
L’ interesse degli investitori e dei trader sui titoli del settore bancario italiano, è inoltre ritornato dopo che tutti i maggiori istituti di credito del Paese hanno superato abbondantemente i requisiti patrimoniali richiesti dalla BCE. In particolare le banche italiane hanno fatto registrare coefficienti SREP al di sopra dei paletti minimi fissati dall’ istituto centrale di Francoforte.
Il Supervisory Review and Evaluation Process ( SREP ) sintetizza i risultati emersi dall’ analisi su un intero anno ed indicano alle banche le eventuali azioni da intraprendere.
Sentiment sul principale paniere azionario della piazza milanese ritornato ad essere positivo dopo che il Commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici, è intervenuto a placare gli animi di qualche membro della commissione europea che continua a non risparmiare critiche alla manovra finanziaria italiana. Moscovici ha affermato che contro l’ Italia non va aperta nessuna questione procedurale basata sulle sole stime sulla crescita, recentemente rivista al ribasso.
L’ ex ministro dell’ economia francese ha dichiarato che il rallentamento economico italiano è superiore alla media della frenata della crescita nell’ Eurozona, ma che è ancora prematuro esprimere giudizi definitivi.
L’ Istat ha reso noto che il saldo della bilancia italiana lo scorso mese di Dicembre ha rivelato un surplus di 3,658 miliardi di euro, rallentando rispetto ai +5,081 miliardi di euro di Dicembre 2017. Nel periodo in esame, il saldo della bilancia verso i Paesi UE ha invece mostrato un disavanzo di 613 milioni di euro, ma tuttavia in miglioramento rispetto ai -1,079 miliardi di euro dell’ analogo mese del 2017. La bilancia commerciale dell’ intero 2018 ha invece fatto registrare un surplus di 39,804 miliardi di euro, in frenata rispetto all’ avanzo di 47,642 miliardi di euro del 2017.
Da ulteriori dettagli è inoltre emerso che nel 2018 le esportazioni sono aumentate del 3%, cedendo terreno rispetto al +7,6% evidenziato nel 2017. A supportare l’ export lo scorso anno hanno principalmente influito le vendite di prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli ed accessori, in misura pari al +3%.
Bene anche le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, escludendo macchinari ed impianti, aumentate del 5,1%; così come le vendite di mezzi di trasporto, al netto degli autoveicoli, incrementate del 4,5%. Ottimo anche il l’ export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, in salita del 4,7%. Il tasso di crescita delle esportazioni è stato particolarmente sostenuto verso i Paesi dell’ Unione Europea, con in testa l’ export verso Francia e Germania, mentre l’ aumento verso il Regno Unito è stato più contenuto.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
Il ritorno in chiusura settimanale oltre area 20.000 punti potrebbe cambiare il sentiment di breve-medio periodo dell’ indice Ftse Mib, aprendo la strada ad un ritorno verso area 21.000 punti e nella migliore delle ipotesi verso area 22.000 punti.
Il principale listino azionario milanese, soltanto lo scorso Maggio, aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che a Gennaio 2018, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.
Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), con la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, invece, si era decisamente deteriorato.
Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib aveva mandato definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) aveva contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti.
La successiva discesa sotto l’ importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000-18.500 punti aveva invece prodotto un ulteriore affondo sui minimi a due anni, a quota 17.914 punti. Sul brevissimo, il recupero oltre area 19.000 punti ha spianato la strada al recupero di area 20.000-20.200, ma tuttavia per scacciare in maniera quasi definitiva uno scenario nuovamente ribassista, si renderà necessario superare stabilmente area 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Ottimo il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato 6 dei 7 target price pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 4 nella versione Over; nonché il primo obiettivo della strategia Short Intraday.
La visione rialzista prevede l’apertura diposizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 20.290 punti in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 20.365 e 20.490 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 20.090 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 20.490 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 20.620 e 20.695 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.210 punti in chiusura di candela oraria.
Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.695 punti, e che prevedono Target Price prima a 20.815 punti e successivamente a 20.940 punti, estesi a 21.070 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.365 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 19.255 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 19.370 e successivamente a 19.570 punti, estesi a 19.770 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 19.000 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La visione ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 20.090 punti, con obiettivi attesi a 19.970 e 19.895 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 20.290 punti.
Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 19.895 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 19.770 punti e successivamente a 19.570 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 20.090 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 19.570 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 19.445 e 19.370 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 19.255 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 19.770 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 21.070 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 20.940 punti e successivamente a 20.815 punti, estesi a 20.620 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.300 punti.
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