L’ INDICE FTSE MIB LASCIA SUL TERRENO 1000 PUNTI: NUOVO GOVERNO LEGA-M5S SPAVENTA I MERCATI

Chiusura settimanale in profondo rosso per l’ indice Ftse Mib, in calo di quasi 1 punto e mezzo percentuale, a quota 23.450 punti, circa. Il bilancio dell’ intera ottava, invece, evidenzia una perdita del 2,9%. Il listino principale della borsa milanese si è riportato sui minimi ad 1 mese, appesantito dalle vendite che hanno principalmente penalizzato i titoli del comparto bancario e del settore utility. Il mercato, per ora, sta bocciando l’ imminente matrimonio tra Lega e Movimento 5 Stelle, che dovrebbe portare i due partiti guidati da Matteo Salvini e Luigi Di Maio a coalizzarsi per formare un governo, dopo quasi due mesi e mezzo di tira e molla.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSEMIB

Gli investitori non hanno digerito i contenuti definitivi del cosiddetto “ contratto di governo “, ritenuto da più parti troppo oneroso. I detrattori stimano un costo compreso tra i 100 ed i 150 miliardi di euro, per sostenerlo. Il connubio Lega-M5S, inoltre, potrebbe rappresentare un pericolo per la stabilità nell’ Unione Europea, in quanto i due partiti sono ancora visti come delle forze antieuropeiste. Lo scetticismo sul futuro politico italiano ha fatto sì che lo Spread BTP-BUND schizzasse a quota 165 punti base, trascinando al rialzo i rendimenti su decennale, in rialzo poco oltre il 2,2%.

Le banche ancora una volta si sono rivelate l’ anello debole del principale paniere azionario italiano. I titoli del settore creditizio, in piena corsa per la riduzione dei crediti deteriorati che da anni appesantiscono i bilanci, hanno subito una forte battuta d’ arresto, collezionando dei cali settimanali compresi tra i 4 ed i 10 punti percentuali. Neanche i due istituti di credito più capitalizzati sono stati salvati dalle vendite, con Intesa Sanpaolo in discesa del 4,38% ed Unicredit che ha lasciato sul terreno il 9,37%.

Trader ed investitori hanno snobbato il Dividend Day di Lunedì 21 Maggio, giorno in cui il Ftse Mib staccherà un monte dividendi che peserà sulle quotazioni per l’1,65%, circa. Tra i rendimenti più generosi spiccano il 6,6% di yeld di Intesa ed il 6,8% di UnipolSai.

La settimana macro italiana ha invece evidenziato la conferma dei prezzi al consumo del mese di Aprile. Secondo quanto reso noto dall’ Istituto Nazionale di Statistica, lo scorso mese, l’ inflazione si è assestata a +0,5%, come da lettura preliminare. L’ indice NIC, al lordo della componente dei tabacchi, ha invece evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile. L’inflazione acquisita si è assestata a +0,7%. Un dato in chiaroscuro, tuttavia, per l’ inflazione tricolore, poiché in discesa rispetto al +0,8% registrato a Marzo. Un rallentamento in qualche modo meno marcato, grazie alla crescita dei prezzi di beni alimentari, in progresso dell’1,3% , rispetto al +0,5% del mese precedente. Giù, invece, i prezzi dei beni energetici, in calo dell’1,2% dopo il brillante +5% di Marzo. In frenata anche i prezzi dei servizi legati ai trasporti e quelli che riguardano le telecomunicazioni, che hanno entrambi fatto registrare una contrazione dello 0,7%, rispettivamente da +2.% e +0,4% della precedente rivelazione mensile.

Segnali incoraggianti per l’ economia italiana sono arrivati dalla bilancia commerciale, che nel mese di Marzo ha messo in luce un saldo positivo pari a +4,531 miliardi di euro, in crescita dai +3,098 miliardi di euro della precedente lettura mensile, ma in calo rispetto ai +5,306 miliardi di euro di Marzo 2017. La stima trimestrale ha invece evidenziato un surplus di 7,538 miliardi di euro, un saldo che al netto dei prodotti energetici lievita a +16,938 miliardi di euro. Il rapporto curato dall’ ISTAT, per il mese di Marzo, ha inoltre stimato una crescita congiunturale sia per le esportazioni ( +1,2% ) che per le importazioni ( +1,9% ). L’ export, dopo due mesi consecutivi di calo, ha beneficiato dell’aumento delle vendite extra-Euro ( +4,6% ), mentre quelle verso i mercati dell’ area Euro hanno subito un calo dell’1,4%. Su base annua, tuttavia, l’ export verso i paesi extra-Euro è scivolato dl 2,2%, mentre le vendite nell’ Eurozona hanno subito una flessione dell’1,5%. A livello trimestrale, invece, l’ export nel periodo Gennaio-Marzo 2018 ha messo a segno un incremento del 3,3%, sostenuto dal contributo delle vendite su quasi tutti i settori, fatta eccezione del comparto autoveicoli ( -4,2% ) e del settore legato ai prodotti dell’agricoltura, selvicoltura e pesca( -5,8% ). In evidenza, invece, l’export di prodotti alimentari, bevande e tabacco, in crescita del 5,6%. Per quanto riguarda il capitolo importazioni, invece, l’ ISTAT per Marzo ha stimato un calo dei prezzi dello 0,1% su base mensile, ma in crescita dell’1% su base annua.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’indice Ftse Mib dopo aver rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, si è portato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si è verificato in area 22.000-22.500 punti ha consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta aveva respinto verso il basso le quotazioni del Ftse Mib.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la battuta d’ arresto degli ultimi mesi e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta più che mai ben impostato. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo che finalmente è riuscita a centrare il primo obiettivo posto in area in area 24.500 e potrebbe mettere nel mirino anche il target successivo , individuato in area 25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 5 dei 7 obiettivi pronosticati dalla strategia ribassista: 2 nella versione Intraday e 3 nella versione Over.

La strategia Long consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 23.490 punti, Target Price attesi in area e 23.580 e 23.730 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 23.345 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 23.730 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 23.815 e 23.965 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 23.450 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.965 punti, e che prevedono Target Price prima a 24.055 punti e successivamente a 24.200 punti, estesi a 24.350 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 23.730 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 22.515 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 22.655 e successivamente a 22.880 punti, estesi a 22.970 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 22.290 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni ribassiste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 23.345 punti, con obiettivi attesi a 23.255 e 23.115punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 23.490 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 23.115 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 22.970 punti e successivamente a 22.880 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 23.385punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 22.880 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 22.740 e 22.655 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 22.515 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 23.115 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 24.350 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 24.055 punti e successivamente a 23.815 punti, estesi a 23.730 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 24.600 punti.

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