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MOODY’S TAGLIA IL RATING SUL DEBITO ITALIANO AD UN GRADINO DA “ JUNK “: FTSE MIB SUL PRECIPIZIO VICINO AL SUPPORTO IN AREA 19.000 PUNTI
L’ indice Ftse Mib non riesce a liberarsi dall’ attacco speculativo mosso principalmente dai grossi Hedge Fund che hanno scommesso al ribasso contro l’ azionariato italiano. Complice la delicatissima situazione politica interna, con il governo M5S-Lega messo con le spalle al muro dalle istituzioni dell’ Unione Europea e dal taglio del rating sul debito comminato da Moody’s, il principale paniere della borsa milanese ha subito il quarto calo settimanale consecutivo, con le quotazioni scivolate fino ad un minimo intraday di circa 18.755 punti. Il bilancio a cinque sedute ha evidenziato un calo dello 0,90%, a fronte di una chiusura d’ ottava a quota 19.080 punti.
LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB
L’ affondo delle quotazioni su un nuovo minimo da Marzo 2017 appena indicato è stato accompagnato dal balzo dello Spread tra BTP e BUND, schizzato a 335 Punti base ( massimo da Aprile 2013 ).Di conseguenza, pressione anche sui rendimenti del decennale portatosi abbondantemente oltre la soglia di pericolo del 3,50%. A tal proposito, a mercato chiuso, è arrivato il downgrade dell’ agenzia di rating Moody’s che ha portato la propria valutazione sul debito italiano ad un solo gradino dal rating “ junk “ ovvero spazzatura, tagliando la valutazione a BAA3 a BAA2. Modificato da “ negativo “ a “ stabile “ l’ outlook.
La mossa di Moody’s anche se scontata potrebbe causare nuove turbolenze sia sul mercato delle obbligazioni che sull’ indice Ftse Mib. Da monitorare con attenzione il forte supporto tecnico in area 19.000 punti, che dopo essere stato violato al ribasso nell’ intaday è stata recuperato sul finale d’ ottava, dopo che il commissario UE Moscovici dopo la visita a Roma si è detto non preoccupato da un rischio contagio. Intanto entro le 12 di questo Lunedì, il governo dovrà rispondere alla lettera inviata dalla dagli organi della UE con cui si chiedono a Roma dei chiarimenti sul Documento di Economia e Finanza. Dai contenuti della missiva si è appreso che Bruxelles non gradisce particolarmente lo sforamento del deficit al 2,4% e pertanto ha richiesto una riduzione al 2%. Il governo italiano, invece, ha ribadito che l’ obiettivo del deficit al 2,4% rimarrà immutato.
Ftse Mib in calo, nonostante l’ Istat abbia reso noto che il fatturato dell’ industria italiana nel mese di Agosto abbia registrato un incremento dell’1,2% su base mensile, invertendo rotta rispetto al calo di Luglio. Dai dettagli del report rilasciato dall’ istituto nazionale di statistica è inoltre emerso che la maggiore spinta sia arrivata dalle vendite all’ estero, che hanno evidenziato la migliore lettura da inizio 2016. In decisa crescita anche gli ordinativi, che hanno rivelato un aumento congiunturale del 4,9%, in netto miglioramento rispetto al -2,2% di Luglio.
Saldo inferiore alle attese, ma pur sempre positivo, per la bilancia commerciale italiana, che sempre ad Agosto ha mostrato un surplus pari a+2,564 miliardi di euro. Nello stesso periodo del 2017, la lettura aveva rivelato una avanzo di 2,761 miliardi di euro. Il risultato della bilancia commerciale con i Paesi UE ha evidenziato un surplus di 817 milioni di euro, in decisa ascesa rispetto ai +233 milioni di euro di Agosto 2017.
Segnali negativi sulle aspettative dell’ economia italiana sono invece arrivati con la lettura dell’ indice Zew di Ottobre. L’ indicatore che rileva la fiducia degli investitori sull’ economia del nostro Paese, nel mese in corso, si è assestato a -43,3 punti, in peggioramento di 8,7 punti rispetto alla precedente stima di Settembre. L’ indicatore sulla valutazione delle condizioni attuali, invece, ha subito una flessione di 2,1 punti, portandosi a -42,3 punti.
Revisione al ribasso per la lettura finale dell’ indice NIC dei prezzi al consumo del mese di Settembre, corretto a -0,5% su base mensile da -0,4% della comunicazione preliminare. La lettura su base annua, invece, è stata corretta da 1,5% a 1,4%. La rilevazione mensile precedente aveva evidenziato un aumento dello 0,4% congiunturale e dell’1,6% tendenziale.
Corretto al ribasso anche l’indicatore armonizzato IPCA , che nel mese in osservazione si è assestato definitivamente all’ 1,7% su base mensile ed all’ 1,5% su base annua, rispettivamente da +1,8% e +1,6% della stima flash diffusa lo scorso 28 Settembre. Dal report Istat è emerso che ad incidere sul rallentamento dell’inflazione hanno pesato il calo dei prezzi delle componenti più volatili del paniere, come frutta, vegetali freschi e carburanti, e quello di alcuni prodotti alimentari lavorati. La cosiddetta inflazione di fondo, al netto delle componenti legate ai prodotti energetici ed alimentari freschi e quella calcolata eliminando i soli prodotti di beni energetici ha invece evidenziato un calo rispettivamente a +0,7% da +0,8% ed a +0,9% da +1,1%. L’ inflazione acquisita per il2018, ovvero il risultato nel caso in cui da qui a fine anno si dovesse verificare una variazione dell’ indice dei prezzi al consumo pari a zero, si è assestato a +1,8%, mentre la componente di fondo si è portata a +0,9%.
VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB
Quarta settimana consecutiva in discesa per l’ indice Ftse Mib che riesce a chiudere al di sopra dell’ importante supporto tecnico identificato a 19.000 punti. Tuttavia, lo storno in corso potrebbe proseguire fino all’importante soglia tecnica individuata in area 18.500-18.400 punti.
L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.
Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.500 punti. Previsto ulteriori affondi in area 18.500 punti in caso di rottura daily del sostegno in area 19.000 punti. Lo scenario di breve potrà ritornare positivo soltanto in caso di stabile recupero oltre quota 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.
CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB
Ottimo il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che preso profitto su 6 dei 7 obiettivi indicati dalla strategia Short, quindi sia nella versione intraday che nella versione Over; centrati anche i 4 target price pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over.
Lo scenario rialzista si attiva nel caso in cui si registri un ritorno oltre quota 19.250 punti, in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 19.365 e 19.440 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 19.055 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 19.440 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 19.560 e 19.635 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.250 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 19.635 punti, e che prevedono Target Price prima a 19.755 punti e successivamente a 19.875 punti, estesi a 20.075 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.440 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 18.440 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 18.555 e successivamente a 18.670 punti, estesi a 18.745 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 18.255 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La scenario ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 19.055 punti, con obiettivi attesi a 18.930 e 18.860 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 19.250 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 18.860 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 18.745 punti e successivamente a 18.670 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 19.055 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 18.670 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 18.555 e 18.485 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 18.440 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 18.930 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 20.075 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 19.875 punti e successivamente a 19.755 punti, estesi a 19.635 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.275 punti.
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