Dal 23 marzo 2018 è finalmente possibile comprare azioni Dropbox, la società ha infatti aperto le contrattazioni a Wall Street. Essendo una società tecnologica è stata inserita nell’indice Nasdaq. Dall’inizio delle contrattazioni il titolo ha avuto un andamento altalenante, tipico di chi si è appena quotato in borsa.
Per acquistare o vendere le azioni Dropbox non è necessario recarsi in banca ed aprire un deposito titoli, ma si può anche utilizzare uno strumento finanziario alternativo, ovvero i CFD, o più in generale comprare azioni Dropbox grazie al trading online.
Che cos’è Dropbox? Quale esito ha avuto la sua IPO? In questo articolo parleremo di questo e di come fare trading su questa società tramite i CFD, analizzando anche i suoi primi giorni in borsa.
Indice
Dropbox: che cos’è?
Dropbox è una società americana che offre un servizio di archiviazione dei dati e della loro sincronizzazione automatica. I dati non saranno infatti salvati solamente sul proprio pc, ma saranno raggiungibili da qualsiasi terminale attraverso l’applicazione con il proprio account.
L’azienda offre anche un servizio di condivisione file con altri account, grazie a questa funzione molte imprese hanno iniziato ad utilizzare questo servizio. Il 30% degli utenti usano account aziendali. Attualmente Il numero totale degli abbonati è di circa 11 milioni.
Il suo modello di business è il freemium, che si contrappone al premium. Infatti l’utente registrandosi su Dropbox ha la possibilità di utilizzare fino 2 GB gratuitamente, per ottenere dimensioni maggiori è necessario pagare.
La società offre la possibilità di ottenere ulteriori 500 MB gratuiti ogni volta che un utente convince un amico ad iscriversi su Dropbox. Inoltre altri 640 MB gratuiti sono disponibili se si collega il proprio account a un social network.
La pubblicizzazione del prodotto è quindi affidata agli stessi utenti, che portandone di nuovi ottengono megabyte gratuiti.
Dropbox: situazione finanziaria
La situazione finanziaria di Dropbox non è così rosea, ma è tendente alla crescita. Il suo fatturato nel 2017 è stato di 1,1 miliardi di dollari, in crescita del 31% rispetto all’anno precedente. La società ha però subito perdite pari a 112 milioni di dollari, ma in netto calo rispetto ai 210 milioni del 2016.
La strategia di Dropbox è evidentemente a lungo termine. Il metodo freemium ha portato molte persone a registrarsi su Dropbox, ma la strategia finanziariamente non ha ancora ripagato la società. Infatti di 500 milioni di utenti, solo 11 milioni hanno un account a pagamento.
L’IPO è un’opportunità che molte aziende colgono per raccogliere nuovo capitale, utile per investire sulla propria crescita. Per questa ragione anche Dropbox ha aperto una propria quota al mercato. Nel prossimo paragrafo parleremo della sua IPO.
Dropbox: IPO
Dropbox ha ufficialmente presentato il documento relativo alla sua quotazione in borsa il 12 marzo 2018. La società valutava una capitalizzazione di mercato di circa 7-8 miliardi di dollari. La sigla scelta è DBX.
IPO è l’acronimo inglese di Initial Public Offering, che viene tradotto in italiano con Offerta pubblica iniziale. Questa non è altro che un’offerta destinata al pubblico per l’acquisto dei titoli azionari di una società che ha l’intenzione di quotarsi in borsa.
L’IPO di Dropbox è stata molto soddisfacente, dal momento che la capitalizzazione di mercato è stata di 8,24 miliardi di dollari, superiore alle aspettative. L’azienda ha raccolto 750 milioni di dollari. La previsione sul prezzo di ogni azione variava fra i 16$ e i 18$, ma la valutazione finale è stata di 21$ per azione.
Nella fase della vendita dedicata agli investitori privati, da evidenziare l’acquisto di 100 milioni di azioni da parte di Salesforce.com.
Dropbox: andamento primi giorni
Il 23 marzo Dropbox apre la sessione di borsa con una valutazione di 29$ per azione, dunque ben 8$ in più rispetto al prezzo finale dell’IPO. Nel prossimo grafico vedremo l’andamento del titolo dallo sbarco in borsa fino ad oggi con un timeframe di 60 minuti, dunque ogni candela presente ha la durata temporale di 1 ora.
Possiamo osservare che la prima sessione di borsa non è stata positiva, complice anche il crollo mondiale dei listini di tutto il globo. Il titolo ha infatti chiuso a 28,48$.
Il giorno successivo il titolo ha aperto invece a 30,30$, ma in un’ora ha colmato il gap up con la chiusura del giorno precedente. Alla fine della sessione però Dropbox è tornato ai livelli di apertura.
La vera svolta possiamo notare che è avvenuta alle 20.30 del 28 marzo, infatti il titolo è volato da 30$ fino a toccare il giorno dopo i 34,36$. Il 2 aprile è poi tornato in area 29-30$ e ieri ha ottenuto un notevole rialzo che lo ha portato a chiudere a 31,59$.
Difficile prevedere il futuro andamento del titolo in borsa ed è del tutto normale che i primi giorni di mercato siano molto volatili, per capire il trend che intraprenderà Dropbox bisognerà attendere ancora qualche sessione di mercato.
Dropbox: investire tramite i CFD?
In apertura di articolo avevamo parlato della possibilità di utilizzare i CFD per investire sulle azioni Dropbox, ma di cosa si tratta?
CFD è l’acronimo di Contract for Difference, che può essere tradotto in italiano letteralmente in “Contratti per Differenza“.
Si tratta di uno strumento finanziario che permette di ottenere un profitto dalla differenza fra il valore iniziale di un titolo azionario e il valore finale di una posizione aperta dal trader. In questo modo è possibile fare operazioni sia long, ovvero sostenendo un rialzo del prezzo delle azioni, sia short, ossia prevedendo invece un suo ribasso.
Infatti i CFD replicano solamente l’andamento del valore del titolo azionario, perciò l’investitore non lo possiederà direttamente nel proprio portafoglio.
I CFD fanno parte del mercato non regolamentato, chiamato in inglese over the counter (OTC). Per questo motivo questo strumento finanziario può eludere le restrizioni della Consob sulla vendita allo scoperto, in inglese short selling. Attraverso i CFD si potrà quindi anche prevedere un ribasso di Dropbox senza le limitazioni imposte dall’autorità di garanzia.
La peculiarità dei CFD è certamente l’effetto della leva finanziaria, che permette di aumentare i propri introiti. Essa rende il trading accessibile a tutti perché consente ai trader di poter fare operazioni con una piccola somma di denaro, ottenendo però benefici consistenti.
La leva finanziaria è però a doppio taglio. Infatti anche le perdite aumentano in proporzione alla leva fissata e il capitale investito potrebbe quindi essere a rischio. 300€ infatti con una leva fissata a 1:100 diventeranno 30.000€ e sia i guadagni che le perdite dovranno essere calcolate da quest’ultimo importo.
Leggi anche: Come far rendere i propri risparmi col trading CFD
Dropbox: CFD o possesso?
Una volta compresi i Contratti per Differenza, possiamo fare un paragone fra questi e il metodo classico per acquistare azioni o venderle allo scoperto.
Per entrambi i metodi è necessaria l’intermediazione di un terzo istituto. Per i CFD infatti necessaria l’intermediazione di un broker, per il metodo classico invece di un istituto bancario.
Con il possesso diretto delle azioni la salvaguardia almeno di una parte del capitale investito è garantita, a meno di un fallimento della società quotata. L’investimento infatti non subisce l’effetto della leva finanziaria, dunque il capitale investito non può interamente esaurirsi.
Le spese di gestione delle azioni nel proprio deposito sono basse, ma spesso anche nulle. Possedendo titoli azionari l’investitore riceverebbe regolarmente i dividendi se la società quotata lo prevede e con l’acquisto delle azioni egli diventerebbe socio a tutti gli effetti.
Inoltre nel caso in cui venissero acquistate molte azioni e si raggiungerebbe una percentuale consistente all’interno del capitale societario, l’investitore potrebbe avere il diritto di voto alle assemblee degli azionisti.
I trader che investono attraverso i CFD sui titoli azionari hanno costi sicuramente più elevati per mantenere una posizione aperta per più sessioni di mercato. Molti broker infatti pretendono una piccola percentuale proprio per permettere al trader di tenere aperta la posizione. Questo processo viene denominato anche finanziamento overnight.
Se tenuta per tanto tempo aperta, il costo potrebbe diventare esoso e il trader che opera con i CFD necessariamente tenderà ad operare nel breve-medio termine.
Nel momento in cui le società vengono staccati i dividendi quest’ultimi spetterebbero anche a tutti coloro che hanno posizioni long sul titolo azionario in questione. In caso contrario, ovvero se il trader dovesse avere una posizione short aperta, quella somma verrebbe detratta.
Comprare azioni Dropbox su eToro
Sulla piattaforma di eToro è possibile fare sia trading reale sia tramite i CFD su Dropbox. Il broker offre un’ulteriore vantaggio, ovvero non applica commissioni sull’apertura o sulla chiusura delle operazioni di trading.
Il guadagno del broker deriva infatti maggiormente dallo spread su ogni asset finanziario presente sulla piattaforma.
Oltre ad Dropbox su eToro sono presenti numerosi titoli azionari provenienti dalle borse nazionali più influenti del mondo. Il broker permette una leva finanziaria sui titoli azionari che varia da 1:2 a 1:5. Le società su cui si può investire su eToro sono quotate nelle seguenti borse:
- New York (Wall Street)
- Francoforte
- Parigi
- Madrid
- Milano
- Zurigo
Il broker eToro permette il trading attraverso i CFD direttamente sugli indici azionari con una leva che varia da 1:2 a 1:100 potendo sia prevedere il rialzo sia il ribasso degli indici sopraelencati. Se quindi si crede che non solo Dropbox possa ottenere un rialzo o un ribasso, ma anche l’intero comparto tecnologico americano, il trader potrà aprire una posizione direttamente sull’indice Nasdaq. Se volete comprare azioni Dropbox senza CFD dovrete optare per una leva finanziaria pari a 1:1, ovvero un’assenza di leva.
Come nel Forex o in altri asset, su eToro la funzione di copy trading è attiva anche per quanto riguarda i titoli azionari come Dropbox o gli indici presenti nella lista precedentemente mostrata.
Come comprare azioni Dropbox su IQ Option
Fra i vari broker che offrono la possibilità di fare trading sui titoli azionari tramite i CFD c’è anche IQ Option. Il broker ha inserito Dropbox fra le azioni americane presenti sulla sua piattaforma,
Il trading CFD su IQ Option è molto agevole, l’utente deve fare prima di tutto una previsione sul movimento futuro del prezzo di Dropbox, scegliere l’importo da investire e comprare il numero di azioni in relazione alla somma investita.
Se la previsione sul futuro valore dell’azione dovesse essere corretta, il trader otterrà un profitto calcolando la differenza fra il valore all’apertura dell’operazione e il valore alla chiusura della stessa. Se invece la previsione non dovesse essere quella sperata, il trader perderà lo stesso importo.
Perché scegliere IQ Option per fare trading sui CFD? Innanzitutto per la commissione molto bassa che consente l’esperienza di trading non troppo esosa.
In secondo luogo il broker permette ai trader di chiudere le posizioni in un qualsiasi momento. La piattaforma inoltre ha una grande quantità di titoli azionari tra i più famosi al mondo come Tesla, Facebook, Google, Starbucks, Apple, Amazon e dal 23 marzo anche Dropbox.
Infine il broker consente l’opportunità di poter fare ordini automatici di apertura e chiusura delle operazioni. Così se si vuole acquistare Dropbox o altri titoli a vostra scelta a un prezzo più basso per ottimizzare i guadagni è possibile farlo senza dover seguire minuziosamente l’andamento del titolo di fronte al computer, tablet o qualsiasi accessorio stesse usando.
Può quindi succedere che un trader non veda mai in corso d’opera una posizione aperta perché il tutto si è svolto in automatico. Il trader non deve far altro che dare l’input, ovvero l’ordine al broker. Ovviamente questo può accadere sia per le operazioni in attivo che in passivo.
Esiste anche la possibilità di fare pratica sui mercati finanziari su IQ Option con una piattaforma demo totalmente gratuita. Grazie a questa si potrà investire denaro finto nel mercato reale per capirne i funzionamenti e fare trading senza alcun rischio.
Chi volesse già iniziare a fare trading senza utilizzare prima la piattaforma demo, è libero di farlo con un deposito minimo di 10€. L’investimento minimo è invece pari a 1€.
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