Nuova sessione di borsa sottotono per le azioni Ferrari. Nonostante il generalizzato rimbalzo tecnico del Ftse Mib, la Rossa di Maranello continua a muoversi in negativo. A metà mattinata la quotata segna un ribasso dello 0,5 per cento a quota 429 euro contro un paniere di riferimento di Piazza Affari che invece avanza del 2,36 per cento.

I vari ribassi rimediati dalla casa automobilistica di lusso nelle ultime sedute, iniziano ad impattare sull’andamento mensile del titolo che ora è pari ad un rosso del 4,3 per cento. Non sembrano invece esserci effetti, almeno per ora, sulla prestazione annua che resta positiva per il 13 per cento.
Teoricamente, quindi, il ribasso in atto sulle azioni Ferrari nell’ultimo periodo, potrebbe essere la giunta occasione per entrare sulla quotata con prezzi di partenza più convenienti rispetto a quelli di un mesetto fa. Questo ragionamento, teoricamente, è sempre valido ma si tratta poi di verificare se lo è anche in concreto.
Proprio in merito a questo punto, è recentemente arrivata la nuova valutazione degli analisti di Bank of America. Nel loro giudizio gli esperti hanno sostanzialmente confermato la view bullish in essere alzando addirittura il target price. Una doppia buona notizia proprio per quei trader alle prese con il dubbio se entrare adesso sul titolo approfittando del leggero calo dei prezzi su base mensile o se invece persistere con l’approccio prudente.
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Qual è il prezzo giusto delle azioni Ferrari per Eightcap
Dicevamo della valutazione positiva arrivata da BofA. La banca d’affari Usa ha confermato il rating buy sulle azioni Ferrari alzando il target price a 542,5 euro (575 dollari). Si tratta di una valutazione decisamente più alta rispetto a quella precedente che implica un forte potenziale di rialzo rispetto ai valori attuali. Per BofA, quindi, non solo le azioni Ferrari restano da comprare ma hanno anche un forte spazio di crescita dopo il recente ritracciamento.
L’upgrade di target price sembra trovare sostegno anche dal quadro tecnico del titolo. Sulle azioni Ferrari potrebbe infatti presto attivarsi un trend al rialzo. Lo scenario di breve termine, però, continua ad essere troppo condizionato dall’esaurimento della forza positiva nei pressi delle immediate resistenze con la prima collocabile in area 443 euro. Per quello che invece riguarda i supporti, quello più immediato a 430 euro sembra proprio essere saltato a causa delle vendite in atto oggi. A questo punto non è quindi da escludere che le azioni Ferrari si possano portare anche fino a 425 euro prima di ripartire.
Insomma, come sembra lasciar intendere la compressione dei vari livelli, almeno nel breve periodo la situazione di Ferrari appare piuttosto volatile. Un contesto che ben si presta ad approcci operativi di tipo speculativo che possono essere sfruttati dai trader anche attraverso il ricorso a strumenti derivati come i CFD.
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A fine febbraio la maxi cessione di azioni Ferrari da parte di Exor
Se Ferrari nel corso dell’ultimo mese ha registrato un così ampio deprezzamento è perchè il titolo ha fatto i conti con la maxi cessione di azioni da parte di Exor. A fine febbraio, infatti, la holding aveva annunciato la vendita di circa 7 milioni di azioni ordinarie Ferrari, attraverso unìoperazione di accelerated bookbuilding riservata ai soli investitori istituzionali. La transazione ha riguardato il 4 per cento delle azioni ordinarie di Ferrari e ha generato per le casse di Exor proventi complessivi per un totale di 3 miliardi di euro.
A seguito della vendita, Exor ha ridotto al 20 per cento la sua partecipazione nel capitale sociale di Ferrari, pur mantenendo sempre il 30 per cento dei diritti di voto e questo grazie alla struttura di voto multiplo della società.
Come parte dell’operazione, la holding ha anche assunto impegno di lock-up della durata di 360 giorni sulle restanti azioni ordinarie di Ferrari in suo possesso, garantendo così un vincolo temporaneo alla vendita di ulteriori quote nel breve periodo.
L’operazione di cessione si è poi perfezionata il 3 marzo 2025. La cessione di parte della partecipazione in Ferrari da parte di Exor va letta nella una più ampia strategia di gestione del portafoglio della holding, che continua a mantenere una quota rilevante nel Cavallino Rampante. Con questa operazione, Exor rafforza la propria posizione finanziaria, mantenendo al contempo un ruolo chiave nella governance della casa automobilistica di Maranello.
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