Tra i titoli peggiori della classe nella seduta di oggi c’è stata Nexi. La quotata dei pagamenti digitali ha perso oltre 3 punti percentuali e mezzo chiudendo a quota 5,88 euro. Per avere un’idea della dimensione del crollo è sufficiente tenere conto che il Ftse Mib ha invece chiuso la seduta con un ribasso dello 0,77 per cento. A fare peggio di Nexi è stata solo Amplifon.
Un quadro molto desolante per la quotata dei pagamenti digitali e adesso l’attenzione si sposta a quello che potrebbe accadere nella seduta di domani: ci sarà una prosecuzione del ribasso oppure i prezzi sono destinati a risalire la china dopo il naufragio di oggi?
Per provare a dare una risposta a questo interrogativo è fondamentale analizzare le ragioni alla base del crollo odierno. Ricordiamo che i ribassi, spesso, sono occasioni di acquisto a sconto ma questo discorso non è sempre valido. Comunque anche nel caso in cui le prospettive ribassiste si dovessero confermare, grazie a strumenti derivati come i Contratti per Differenza, si può speculare anche al ribasso (short trading) e quindi guadagnare dalle perdite.
Azioni Nexi: andamento negativo su base mensile e annua
Il crollo registrato oggi dalle azioni Nexi non è stato un evento isolato. In realtà la quotata dei pagamenti digitali se la sta passando decisamente male da tempo. A confermarlo sono i dati di performance riferiti all’ultimo mese e all’ultimo anno. Rispetto ad un mese fa le quotazioni di Nexi sono più basse del 6,6 per cento mentre anno su anno siamo su un ribasso del 33 per cento.
Insomma il titolo è fortemente deprezzato rispetto a quello che potrebbe essere il suo potenziale.
Azioni Nexi restano bullish per Equita e Stifel
Equita e Stifel sono due analisti con una view bullish sulle azioni Nexi. La sim milanese vanta un rating buy su Nexi con target price a 13 euro che implica un potenziale di rialzo di ben il 121 per cento rispetto alle quotazioni attuali.
Rating buy anche da Stifel solo che, in questo caso, gli esperti hanno tagliato il prezzo obiettivo portandolo dal precedente 13 euro a 9 euro. Un downgrade secco e deciso che ovviamente comporta una forte riduzione del potenziale di upside. Il taglio di prezzo obiettivo deciso da Stifel è forse il segnale più evidente che il gruppo italiano dei pagamenti digitali sta attraversando.
Ecco la notizia che ha determinato il crollo di Nexi
Ci potrebbe essere una notizia precisa dietro al tracollo delle azioni Nexi. Stando a quanto riportato da Milano Finanza, la causa legale fra Nexi e Cedacri sulla vendita di Oasi, dovrebbe avere un esito entro fine anno.
Oasi è una società leader in Italia nel software e nelle soluzioni informatiche integrate per antiriciclaggio ed era stata stata venduta nel 2019 da Nexi con una valutazione pari a circa 150 milioni di euro che si divideva in due tranche: una componente da versare subito e un earn-out.
Nexi aveva avviato la causa per il mancato pagamento dell’ear-nout ma successivamente era stata la controparte a passare all’attacco contestando la validità della valutazione iniziale e chiedendo una riduzione del prezzo a 74 milioni di euro.
Stando alle ultime indiscrezioni di stampa, non sarebbe inverosimile se le parti dovessero arrivare ad un accordo transattivo per porre fine alla disputa legale. Sicuramente non è da escludere che prossimamente ci possano essere delle novità sul dossier.
Ricordiamo che per sfruttare la forte volatilità che caratterizza le azioni Nexi si può operare con broker che permettono sia di acquistare titoli veri che di operare con strumenti come i CFD. Tra i più interessanti ci sono:
- eToro: il broker permette di comprare azioni vere e di negoziare al rialzo e al ribasso CFD azionari. Tutto sempre dalla stessa piattaforma. Molto vantaggioso il fatto che il deposito minimo richiesto per iniziare ad operare sia di soli 50 dollari e che sia sempre possibile usare la demo per fare pratica senza rischi.
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