Quella di oggi è stata una giornata da dimenticare per le azioni Stellantis. Il titolo della casa automobilistica ha aperto la seduta in forte ribasso per poi ampliare il rosso nel corso delle fasi successive. Per gran parte della giornata le azioni Stellantis sono state le peggiori sul Ftse Mib venendo scavalcate solo nel pomeriggio dalle Campari che alla fine hanno indossato la maglia nera. Nonostante il titolo “rosso” abbia fatto peggio, il passivo finale di Stellantis è stato comunque ampio. I prezzi sono scesi del 3,5 per cento a quota 12,17 euro.
Come si può vedere dal grafico in basso, il crollo di Stellantis ha determinato un ridimensionamento del verde che la quotata automotive era riuscita ad accumulare nell’ultimo mese. Il rialzo rispetto ad un mese fa è ora pari al 2 per cento mentre nel frame settimanale, dove fino a ieri campeggiava il verde, ora è presente un rosso del 3 per cento. Visto che stiamo parlando di raffronti, è interessante porre l’attenzione anche sul passivo di 40 punti percentuali che la quotata presenta rispetto a un anno fa.
Per Stellantis, insomma, cambia l’anno ma il trend resta sempre lo stesso.
Dopo il tracollo di oggi, l’attenzione degli investitori è già rivolta a ciò che potrebbe accadere ad inizio prossima settimana. Lunedì 6 gennaio si festeggia l’Epifania ma la borsa di Milano sarà aperta. Cosa faranno in quella circostanza le azioni Stellantis? Ci sarà un rimbalzo immediato oppure il crollo di oggi sarà solo il primo passo di una lunga stagione ribassista?
Per rispondere a questa domanda è necessario dare un occhio ai motivi che hanno determinato il crollo di Stellantis nell’ultima di Ottava.
Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo che sul titolo si può speculare con il servizio di trading nazionale del broker eToro grazie al quale non sono previsti costi di conversione legati al conto.
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Cosa ha determinato il crollo di Stellantis
Dietro al forte ribasso rimediato oggi da Stellantis ci sono i pesanti dati sulle immatricolazioni auto in Italia a dicembre.
Stando ai dati del Ministero dei Trasporti, la casa automobilistica italo-francese ha chiuso dicembre con 24.411 auto vendute in ribasso del 18,1 per cento rispetto alle 29.818 auto vendute nello stesso mese del 2023. Il ribasso è più contenuto rispetto a quello di novembre quando la flessione fu del 24,6 per cento, tuttavia, e questo è il dato saliente, Stellantis, ancora una volta, va peggio di un mercato che a dicembre ha segnato un ribasso delle immatricolazioni del 4,9 per cento. Logicamente a causa della pessima prestazione anche nell’ultimo mese dell’anno la quota di mercato riferita a Stellantis si è ulteriormente ridotta ed è ora pari al 23,1 per cento contro il 26,8 per cento di un anno fa.
Non va meglio il bilancio relativo all’intero anno. Nel 2024 Stellantis ha immatricolato in tutto 452.615 vetture, in calo del 9,9 per cento rispetto alle 502.546 del 2023. A picco la quota di mercato che è passata dal 32 per cento al 29 per cento.
Cosa faranno le azioni Stellantis alla riapertura dei mercati?
Stellantis è uno dei titoli in assoluto più deprezzati di tutto il Ftse Mib. Le valutazioni sono a sconto, tuttavia la quotata non sembra dare reali segnali di ottimismo anche perchè sullo sfondo c’è sempre la nomina del nuovo amministratore delegato.
Secondo gli analisti di Equita, anche a dicembre Stellantis ha sottoperformato il mercato anche se la debolezza dei volumi non è che abbia sorpreso più dio tanto visto che era incorporata nelle guidance 2024 rivista al ribasso a settembre. Insomma era risaputo che Stellantis avrebbe chiuso male un anno già di suo terribile. E del resto sul titolo impera una selva di rating prudenziali (neutral o anche market perform) con molti analisti che già nelle scorse settimane hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla quotata.
La situazione di STLA è quindi delicata e continuerà ad essere tale anche nelle prossime settimane. Questo è da tenere a mente prima di fare trading sul titolo sia in ottica investimento che in ottica speculativa con i broker CFD.
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