Si mette subito male per le azioni Stellantis nella seconda seduta della settimana. La quotata automotive dal primissimo minuti di scambi è andato subito a picco. Vero è che il sentiment generale del Ftse Mib sembra essere improntato alla negatività (Ftse Mib in ribasso dell’1,5 per cento), tuttavia Stellantis fa molto peggio dell’indice azionario arrivando a cedere oltre 5 punti percentuali. Il nuovo crollo delle azioni Stellantis diventa un problema anche in relazione all’andamento del titolo nel medio e lungo termine. Se fino alla scorsa settimana era presente un leggero verde nel raffronto su base mensile, ora spicca un rosso del 4 per cento. Inutile dire che si è ulteriormente aggravato il passivo accumulato anno su anno che è ora aggiornato al 52 per cento.

parcheggio con auto invendute e logo di Stellantis
Immatricolazioni Stellantis a febbraio 2025 – MeteoFinanza.com

Buio totale sulle azioni del colosso automotive e azioni che, oramai da tempo, possono essere comprate a super-sconto.

Ma vediamo quali sono le ragioni alla base del crollo in atto su Stellantis. Due i catalizzatori negativi: i deludenti dati sulle immatricolazioni in Italia nel mese di febbraio e il doppio taglio di target price. In pratica la sintesi perfetta della storia dell’ultimo anno della casa automobilistica italo-francese: vendite a picco e conseguenti bocciature da parte degli analisti.

Messa in questi termini, tutto lascerebbe intendere che dalle azioni STLA sia quasi il caso di stare alla larga. In realtà il crollo di Stellantis rappresenta un’occasione speculativa sia per chi intende andare lungo e comprare (long) che per chi preferisce shortare e quindi speculare su un possibile ribasso. Per operare in entrambe le direzioni si può usare il broker Eightcap che ha da poco inserito nella sua proposta proprio i CFD sulle azioni italiane.

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Ancora male le immatricolazioni Stellantis in Italia

Sembra oramai essere diventata una sorta di abitudine: le immatricolazioni di Stellantis in Italia vanno male e il giorno dopo ecco che il titolo STLA va a picco. Un brutto copione con cui la casa automobilistica italo-francese fa i conti oramai da troppo tempo.

Nel caso specifico del mese di febbraio, il Ministero dei Trasporti ha reso noto che sono state immatricolate complessivamente 137.922 vetture, in ribasso del 6,28 per cento rispetto alle 147.170 unità dello stesso mese del 2024. Il trend negativo si va ovviamente anche a riflettere sui dati cumulati gennaio-febbraio con immatricolazioni totali in ribasso del 6 per cento a quota 272mila unità.

Ancora una volta la contrazione del mercato ha colpito in modo significativo il gruppo Stellantis, che ha registrato un forte calo nelle vendite. A febbraio STLA ha immatricolato circa 42mila auto in ribasso di ben il 14,7 per cento rispetto alle 49mila auto vendute a febbraio 2024. Avendo Stellantis fatto peggio di un mercato che resta comunque molto debole, la quota di mercato in Italia della casa automobilistica è ora pari ad appena il 30,2 per cento.

Stallantis insomma continua sistematicamente a fare peggio del mercato ma soprattutto il dato segnala un rallentamento delle vendite ancora più significativo rispetto al passato. Morale Stellantis dovrà affrontare un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da una domanda in contrazione. Resta da vedere se nei prossimi mesi il mercato riuscirà a invertire la tendenza o se il calo proseguirà nel corso dell’anno.

Doppio taglio di target price sulle azioni Stellantis

Quasi a voler suggellare l’ennesimo mese negativo sul fronte delle vendite di auto in Italia, ecco che su Stellantis si abbatte anche la doccia fredda del taglio di target price. Anzi doppio taglio visto che sono stati ben due analisti a rivedere al ribasso il rispettivo prezzo obiettivo. Nel dettaglio, Citi ha confermato il rating neutral e abbassato il prezzo target a 12 euro mentre JP Morgan, pur confermando la valutazione a oerweight ossia sovra-pesare, ha ridotto a 16 euro. Considerando che Stellantis sta scambiando a 11,8 euro, nel primo caso il potenziale di upside rispetto ai prezzi attuali è molto stretto mentre nel caso della valutazione di JP Morgan è più ampio (e anche la raccomandazione è migliore).

La domanda per i trader diventa questa: le azioni Stellantis evolveranno come indicato da JP Morgan oppure è meglio restare prudenti al massimo come invece sembrano suggerire da Citi?

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