Il 2025 si sta rivelando un anno chiave per il futuro di Bitcoin, analisti e fondatori di spicco del settore crypto si espongono con previsioni audaci sul prezzo e sulla predominanza di BTC.
Indice
BTC: una previsione da 250.000 dollari
Charles Hoskinson, fondatore di Cardano e co-fondatore di Ethereum, ha recentemente affermato che Bitcoin potrebbe raggiungere i 250.000 dollari entro la fine del 2025, o durante i primi mesi del 2026. Alla base di questa previsione ci sarebbero diversi elementi strutturali, primo fra tutti l’interesse dei colossi tecnologici noti come “I magnifici 7” verso la tecnologia blockchain, ovvero Apple, Microsoft, Amazon, Google, Meta, Nvidia e Tesla.
Se questi giganti dovessero integrare crypto come le stablecoin nei loro sistemi di pagamento, stipendi o abbonamenti, l’adozione di massa delle criptovalute potrebbe compiere un balzo decisivo.
Sebbene l’ipotesi possa sembrare prematura, diverse di queste aziende sono già coinvolte in attività di ricerca e sviluppo legate al settore blockchain, e diverse aziende quotate a New York stanno accumulando Bitcoin come riserva di valore. Le stablecoin, con la loro velocità e il costo ridotto delle transazioni, rappresentano uno strumento potenzialmente rivoluzionario per i modelli di business digitali, mentre Bitcoin sta consolidando la sua posizione di “oro digitale”, come definito dal CEO di BlackRock.
Regole pro crypto in arrivo
Secondo Hoskinson, il nodo principale che limita l’ingresso massivo dei capitali istituzionali nel settore crypto è l’assenza di una cornice normativa chiara, soprattutto negli Stati Uniti. Tuttavia, l’attuale dibattito congressuale su proposte di legge come la STABLE e GENIUS Act potrebbe cambiare lo scenario.
L’approvazione di queste normative definirebbe in modo più preciso il trattamento legale delle stablecoin e l’ambito di competenza delle autorità regolatorie. Per gli operatori finanziari tradizionali, significherebbe muoversi in un ambiente più sicuro e prevedibile. In questo contesto, Bitcoin si presenta come un asset già consolidato e relativamente stabile rispetto ad altri token emergenti.
Oltre agli aspetti tecnologici e normativi, le previsioni di Hoskinson tengono conto anche dell’instabilità geopolitica e dei possibili sviluppi nella politica monetaria statunitense. Le tensioni sui mercati finanziari dovute alla guerra sui dazi avviata da Trump, potrebbero spingere gli investitori e governi verso sistemi decentralizzati considerati più resilienti ai rischi sistemici.
Anche le politiche della Federal Reserve giocano un ruolo chiave, in quanto un eventuale rallentamento dell’inflazione potrebbe aprire la strada a un abbassamento dei tassi d’interesse, favorendo il flusso di capitali verso “asset a rischio”, come azioni e criptovalute. Hoskinson ipotizza un ritorno dell’interesse speculativo tra agosto e settembre, dopo una possibile pausa estiva nei movimenti di mercato.
Arthur Hayes su BTC
Anche Arthur Hayes, cofondatore di BitMEX, condivide la visione di un Bitcoin proiettato verso i 250.000 dollari entro fine 2025. Hayes interpreta le recenti politiche tariffarie degli Stati Uniti come un possibile detonatore per una nuova fase rialzista. L’introduzione di dazi su alcune importazioni, in particolare dalla Cina, potrebbe indebolire valute estere come lo yuan e indurre gli investitori asiatici a cercare rifugio in Bitcoin.
Secondo Hayes, la vera svolta arriverà però da un eventuale allentamento monetario da parte della Fed. La recente diminuzione del rendimento dei Treasury a due anni potrebbe indicare che i mercati stanno già scontando una futura riduzione dei tassi o una ripresa del quantitative easing (QE). Una simile iniezione di liquidità renderebbe gli asset a rischio come Bitcoin ancora più attraenti.
La predominanza di BTC nelle crypto
Nonostante la recente correzione del 24,6% dai massimi storici di 109.000 dollari, Bitcoin resta il fulcro del mercato crypto con un prezzo di 82.200 dollari e una capitalizzazione di 1,62 trilioni di dollari. Attualmente, la sua quota di capitalizzazione totale nel mercato crypto ha raggiunto il 63,6%, il livello più alto degli ultimi 4 anni. Hayes prevede che questa percentuale possa salire fino al 70% nei prossimi mesi, grazie all’attuale contesto economico incerto, le banche centrali torneranno a stampare moneta per sostenere la crescita. In questo scenario, Bitcoin viene descritto da Hayes come la “fortezza finale del capitale”.
BTCBULL cavalca l’onda rialzista di Bitcoin
Mentre Bitcoin si posiziona sempre di più come un asset strategico per la riserva di valore e diversi analisti sono fiduciosi sul raggiungimento dei 250.000 dollari per fine anno, il progetto $BTCBULL sta emergendo come token pensato per accompagnare la crescita di $BTC.
Nella prevendita accessibile dal sito web ufficiale BTC Bull Token ($BTCBULL) ha raccolto oltre 4,5 milioni di dollari, intercettando l’interesse di chi cerca esposizione sia BTC che alle meme coin, la categoria più performante del 2024.
Il token premia i detentori con distribuzioni di frazioni di Bitcoin ogni volta che vengono superate soglie chiave, come 120.000 o 150.000 dollari, e attiva burn automatici della fornitura totale per aumentarne la scarsità e potenzialmente il valore. Questo sistema incentiva la partecipazione a lungo termine e collega direttamente la performance del token alla crescita di Bitcoin, in aggiunta $BTCBULL offre un rendimento da staking annuo del 92% apy, rendendolo uno dei token più interessanti nel panorama attuale delle prevendite.
Il prezzo per $BTCBULL disponibile in prevendita è di 0,002455 dollari, con un incremento previsto tra meno di 21 ore, una volta conclusa la fase di prevendita il token sarà quotato su diversi exchange di criptovalute.
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