Mentre i mercati azionari statunitensi perdono terreno, il comparto delle criptovalute registra un’improvvisa impennata. In questo articolo, un’analisi dettagliata dei fattori macroeconomici in gioco e delle nuove opportunità legate a Bitcoin.
Indice
Wall Street perde contro Bitcoin
Lunedì 21 aprile ha segnato una netta divergenza tra l’andamento delle borse statunitensi e quello del mercato delle criptovalute. Le azioni americane hanno registrato un crollo generalizzato, con l’indice S&P 500 in calo del 2,38%, il Nasdaq 100 del 2,46% e il Dow Jones Industrial Average in flessione del 2,48%.
Contemporaneamente, Bitcoin e anche altre criptovalute hanno mostrato un comportamento opposto. Il market cap globale delle cripto è salito da 2,67 a 2,73 trilioni di dollari, con un incremento netto di circa 60 miliardi in sole 24 ore. Questo scarto evidenzia un cambiamento nell’interazione tra mercati tradizionali e crypto, con Bitcoin che si conferma asset rifugio in contesti di instabilità finanziaria.
Bitcoin guida la ripresa
Il rialzo di Bitcoin, che ha superato quota 88.500 dollari con un incremento dell’1,35% nelle ultime 24 ore e del 3,4% nell’ultima settimana, sembra riflettere tensioni politiche crescenti. Il conflitto a distanza tra Donald Trump e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha inasprito il clima finanziario.
Trump ha criticato le politiche monetarie attuali, definendole troppo restrittive e responsabili del rallentamento economico. Sui suoi canali social, il presidente americano ha chiesto tagli tempestivi dei tassi, sottolineando che l’inflazione è in calo, citando il ribasso dei prezzi di energia e generi alimentari. Powell, invece, ha recentemente avvertito che i dazi imposti da Trump rischiano di innescare una stagflazione, combinazione di inflazione e crescita stagnante.
Il risultato è una maggiore incertezza nei mercati tradizionali, con il dollaro americano (DXY) in calo sotto quota 98 e un contesto che ha favorito asset alternativi come oro e criptovalute.
Gli ETF su BTC tornano protagonisti
In parallelo alla crescita di prezzo di Bitcoin, il settore degli ETF ha registrato un’impennata significativa nei flussi in entrata. Il 21 aprile i 12 ETF spot su Bitcoin quotati negli Stati Uniti hanno visto afflussi netti per 381,4 milioni di dollari, il dato più alto degli ultimi tre mesi.

I principali protagonisti di questa ondata di capitali sono stati l’ARKB di ARK 21Shares, con $116,13 milioni, seguito da FBTC di Fidelity ($87,61 milioni), BITB di Bitwise ($45,08 milioni) e IBIT di BlackRock ($41,62 milioni). Anche i fondi di VanEck, Franklin Templeton e Grayscale hanno beneficiato di nuovi ingressi, segnalando un rinnovato appetito da parte degli investitori istituzionali.
Al contrario, gli ETF su Ethereum continuano a soffrire, con deflussi di oltre 25 milioni di dollari nella sola giornata di lunedì e un trend negativo che dura da otto settimane, con perdite accumulate per 910 milioni di dollari.
Bitcoin come rifugio
Il contesto macroeconomico attuale, segnato da instabilità geopolitica, frizioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, e l’assenza di una direzione chiara nella politica monetaria USA, sta spingendo gli investitori verso asset percepiti come “rifugio”.
Bitcoin, insieme all’oro, sta beneficiando di questo scenario. La sua crescente decorrelazione dai mercati azionari tradizionali lo rende una risorsa sempre più considerata in fase di allocazione patrimoniale strategica. Il CEO dell’asset manager più grande al mondo, BlackRock, ha paragonato più volte Bitcoin all’oro digitale, grazie alla quantità limitata disponibile sul mercato.
Cresce l’interesse su BTCBULL
In questo contesto emergente, progetti crypto legati direttamente all’andamento di Bitcoin stanno ricevendo maggiore attenzione, soprattutto in fase di prevendita.
Tra le iniziative che stanno guadagnando maggiore attenzione vi è BTC Bull Token ($BTCBULL), un progetto nato per accompagnare la corsa di Bitcoin verso nuovi massimi. La prevendita sul sito web ha già raccolto 4,9 milioni di dollari dal lancio, un dato che riflette l’interesse crescente degli investitori verso questo progetto che offre esposizione diretta sia a Bitcoin che alle meme coin.
BTCBULL propone un modello basato su ricompense automatiche in Bitcoin per chi detiene il token, accompagnate da meccanismi di riduzione delle fornitura totale di BTCBULL, ogni volta che Bitcoin supera soglie simboliche come i 125.000 o 150.000 o 200.000 dollari.
Anche lo staking di $BTCBULL offre rendimenti significativi, con un interesse annuo del 88%.
Il token è in fase prevendita al prezzo di 0,002475 dollari, con un aumento programmato tra 2 giorni, una volta concluse tutte le fasi di prevendita il token verrà quotato su diversi exchange crypto per renderlo accessibile ad un pubblico più vasto e incrementare l’adozione.
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