Spesso i media ritagliano grande spazio alle banche d’affari americane, come Morgan Stanley, Goldman Sachs o Jp Morgan. Mediaticamente queste società sono molto influenti e con le loro raccomandazioni (rating) si mettono in mostra abbastanza frequentemente. Di BlackRock, però, è raro che se ne parli.
BlackRock è il fondo di investimento più grande del mondo e gestisce un patrimonio da 6.300 miliardi di dollari. Per capire l’entità della cifra vi basti pensare che è quasi il triplo del debito pubblico italiano, oppure è la somma dei PIL di Francia e Spagna.
BlackRock è un fondo quasi invisibile, ma ha quote di partecipazione in moltissime società del mondo, anche italiane.
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Che cos’è BlackRock? Chi l’ha fondato? Che influenza ha sul mondo e che rapporti ha con le istituzioni?
Indice
Che cos’è BlackRock?
BlackRock Inc è come abbiamo detto il fondo con il patrimonio gestito più grande del mondo, pari a 6,3 trilioni di dollari, con sede a New York. Esso fu fondato nel 1988, inizialmente come una società di gestione finanziaria ed era inglobata nel Blackstone group.
Nel 1992 l’azienda cambia veste, dato che Laurence D. Fink, Ralph Schlosstein e Keith Anderson decidono di uscire da Blackstone e di fondare BlackRock, che sarà una società di risparmio gestito.
Successivamente BlackRock effettua delle fusioni e acquisizioni. Nel 1995 si unisce alla PNC Financial Services, in seguito acquisirà nel 2006 la Merrill Lynch Investment Managers (MLIF) e nel marzo 2009 la Barclays Global Investors (BGI) per la cifra di 13,5 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni BlackRock ha aumentato notevolmente il proprio patrimonio gestito. Infatti nel 2009 contava 3.350 miliardi di dollari, diventando il primo al mondo; nel 2013 invece la cifra saliva a 3.790. Oggi, come abbiamo già detto, il patrimonio vale 6.300 miliardi.
BlackRock opera oggi globalmente con 70 uffici in 30 Paesi diversi e ha clienti in 100 Nazioni.
Larry Fink: fondatore, presidente e CEO
Laurence Douglas Fink, chiamato comunemente Larry, è il cofondatore di BlackRock, nonché presidente ed amministratore delegato (CEO).
Essendo al vertice di un colosso della finanza come BlackRock Larry Fink è uno degli uomini più influenti del mondo. Fortune, la rivista americana che tratta di business globale, lo ha piazzato nel 2018 all’ottavo posto tra i più grandi leader mondiali.
Non deve stupire che Larry Fink viene trattato come un capo di Stato quando incontra i primi ministri in Europa, data l’importanza del suo fondo di investimento. Così accadde a Roma nel 2014 con l’allora premier Matteo Renzi e a Parigi successivamente con Emmanuel Macron.
Inoltre Negli Stati Uniti d’America Fink è ben noto. È infatti ospite fisso dei programmi finanziari della CNN, della Fox e della CNBC. Un suo commento politico o su un determinato asset potrebbe comportare un movimento di mercato.
La storia della fondazione di BlackRock è in realtà paradossale. A quei tempi dirigeva un dipartimento all’interno della Blackstone e sbagliò una valutazione a proposito di una variazione dei tassi di interesse. Questo errore comportò una perdita di 100 milioni di dollari e per questa ragione decise di dimettersi.
Come sappiamo non terminò il suo lavoro, dal momento che dopo le dimissioni fondò la BlackRock sempre all’interno del gruppo Blackstone.
Gli ETF e “Aladdin”
La principale fonte di guadagno della BlackRock dervia dai ETF (Exchanged Traded Fund), ossia dai fondi passivi, che occupano il 72% dell’intero portafoglio della società.
Negli ultimi dieci anni gli ETF hanno ottenuto performance strabilianti, che hanno consentito a BlackRock di accumulare una fortuna impressionante. Oggi gli ETF occupano il 40% delle azioni totali nel mondo.
L’exploit degli ETF deriva maggiormente dalle loro ridotte spese di gestione, pari allo 0,2% del capitale investito. Una percentuale drasticamente inferiore a quella di un fondo attivo.
Inoltre essendo fondi passivi, essi vanno in automatico senza una supervisione attiva di un manager. Gli ETF seguono fedelmente gli indici di borsa, come il FTSE MIB di milano, il DAX di Francoforte o il CAC di Parigi. I rialzi degli indici azionari hanno consentito al fondo BlackRock di crescere senza avere tanti costi di gestione.
BlackRock ha poi sviluppato un software chiamato “Aladdin“, acronimo di Asset, Liability, Debt and Derivative Investment Network. Esso studia 30.000 portafogli di altri fondi, banche e assicurazioni, compresa la loro contabilità e le posizioni sul mercato finanziario.
Aladdin analizza in tempo reale i rischi di ogni operazione e può gestire 250.000 operazioni al giorno avendo a disposizione 20.000 miliardi di dollari, secondo il Financial Times.
Il software è talmente apprezzato che viene venduto oggi in 50 Nazioni differenti. Il suo fatturato si aggira intorno al 7%, ma l’amministratore delegato Larry Fink si è prefissato come target il 30% nel prossimo quinquennio.
I rapporti con le istituzioni
Blackrock non è vista affatto male dalle istituzioni e dalle banche centrali, anzi è stato richiesto il suo aiuto in situazioni delicate.
Durante la recente crisi economica la il Fondo Monetario internazionale, la Commissione Europea e la BCE (queste tre istituzioni insieme venivano definite “Troika“) chiesero a BlackRock di analizzare i bilanci delle banche vicine alla bancarotta.
Il fondo di investimento studiò in particolar modo i crediti deteriorati (non performing loan) propose ristrutturazioni del debito, effettuò stress test e in alcuni casi compì acquisizioni. È il caso della Bank of Ireland, dove Blackrock acquisì il 3%.
Le istituzioni europee hanno apprezzato il lavoro di BlackRock dal momento che il fondo aveva quote di partecipazione all’interno delle banche che analizzò.
In merito agli stress test, la Banca Centrale Europea (BCE) ha commissionato a Blackrock stress test per 39 istituti di credito europei nel 2016. In alcune di queste banche, il fondo è azionista.
Larry Fink ha sempre respinto le accuse di conflitto di interessi che alludevano a una mano morbida della BlackRock sulle banche dove ha una quota di partecipazione azionaria. Il fondatore ha poi dichiarato che i dipendenti non possono scambiarsi informazioni sulle operazioni finanziarie fra di loro.
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