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CROSS EUR-USD IN LIEVE RIMONTA MA ANCORA SOTTO SUPPORTO IN AREA 1,12
Il supporto individuato in area 1,11 ( minimo a quota 1,1115 ) ha ancora una volta arginato la pressione ribassista in atto sul cross EUR-USD sul brevissimo periodo. La coppia ha terminato gli scambi settimanali a quota 1,1179 ( +0,44% ), mentre il bilancio delle ultime 5 sedute ha registrato un calo dello 0,23%.
LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CROSS EUR-USD
Euro giù sul dollaro in avvio di ottava nonostante la Commissione Europea abbia reso noto che a Maggio, l’ indice di fiducia economica nell’area Euro sia aumentato a 105,1 punti dai 103,9 punti di Aprile ( corretto lievemente al ribasso da 104 punti della prima comunicazione ).
Le attese degli analisti, invece, si assestavano a 104 punti. Il suddetto indicatore è pertanto ritornato a salire dopo 10 mesi consecutivi di calo. La Commissione Europea ha inoltre rivelato che l’indice di fiducia industriale, sempre a Maggio, ha evidenziato un risultato pari a -2,9 punti, migliorando dai -4,3 punti di Aprile ( attese-4,3 punti ). L’ indicatore relativo alla fiducia sui servizi è invece salito a 12,2 punti da 11,8 punti, superando le attese, che invece non si spingevano oltre gli 11 punti. Un ulteriore indicatore, relativo alla fiducia delle imprese, ha invece evidenziato un risultato pari a 0,3 punti 0,40 punti indicati dal consensus. In linea con la rivelazione preliminare e con le attese degli analisti, invece, la fiducia dei consumatori, che sempre a Maggio si è assestata a -6,5 punti.
Densa di letture macro la settimana statunitense, che ha esordito con il rialzo registrato dall’ indice manifatturiero del distretto di Richmond, che secondo le stime della locale FED, a Maggio, si è assestato a 5 punti, salendo dai 3 punti di Aprile. Nonostante il miglioramento appena evidenziato, deluse le attese degli analisti, che invece si aspettavano un maggior incremento, a 7 punti. Il suddetto indicatore tiene conto anche del sentiment dei produttori di Virginia, Maryland, Carolina del Nord e del Sud, Distretto di Columbia e gran parte del West Virginia.
Torna a scendere il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari, che secondo le stime diffuse dalla Mortgage Bankers Association ( MBA ), nell’ ottava terminata il 24 Maggio hanno evidenziato un calo del 3,3%, invertendo rotta rispetto al progresso del 2,4% della precedente settimana.
In rallentamento, ma meno delle attese degli analisti, l’indice S&P Case-Shiller che rileva l’andamento dei prezzi delle case nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, che a Marzo ha mostrato un progresso su base annua del 2,68%, contro +3,00% di Febbraio ( corretto da 2,95% ). I pronostici degli analisti, invece, che non andavano oltre il +2,55%.
Euro in lieve ripresa sul dollaro dopo che la lettura diffusa dal Bureau of the Census ha evidenziato che il PIL USA, relativo alla seconda lettura del primo trimestre dell’ anno, si è assestato al 3,1%, giù rispetto alla prima lettura, pari a +3,2%, ma superior alle attese degli analisti, pari a +3%. In aumento i consumi, cresciuti dell’1,3%, rispetto al +1,2% dell’ ultimo trimestre dello scorso anno. Il consensus invece dava un risultato in linea con il precedente, a +1,2%.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione, secondo quanto reso noto dal Dipartimento per il Lavoro statunitense, al 25 Maggio, sono aumentate di 3 mila unità, assestandosi a +215 mila unità, dalle +212 mila unità della precedente stima ( corretta da +211 mila unità della rivelazione flash ). I pronostici degli analisti, invece, non andavano oltre le +214 mila unità. La media mensile, indicatore più affidabile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, invece, si è portatata a 216.750 unità, in flessione di 3.750 unità rispetto alla settimana precedente. Le richieste totali di indennizzo, nella settimana terminata il 18 Maggio, invece, sono diminuite a 1,657 milioni di unità, in calo di 26 mila unità rispetto al precedente ottava.
Il Bureau of the Census ha rivelato che ad Aprile, la bilancia commerciale degli Stati Uniti ha evidenziato un disavanzo di 72,12 miliardi di dollari, tutto sommato in linea con i -72,33 miliardi di dollari di Marzo. Le aspettative degli analisti, invece, erano per un lieve miglioramento a -72 miliardi di dollari.
Sempre il Dipartimento per il commercio ha rivelato che le scorte all’ ingrosso, ad Aprile, sono aumentate dello 0,7% su Marzo, mostrando un deciso incremento rispetto al +0,1% delle attese, che combaciava con quanto emerso dalla precedente stima mensile.
Buoni i segnali arrivati dalla lettura dell’ indice PMI manifatturiero di Chicago nel mese di Maggio. L’ indicatore che rileva l’andamento del comparto manifatturiero nel distretto federale della città dell’ Illinois ha infatti rivelato un valore pari a 54,2 punti, riportandosi abbondantemente oltre la soglia di espansione e sopra i 52,6 punti di Aprile. Superati i pronostici degli analisti, che invece si fermavano a 53,7 punti.
Cross in rimonta a fine ottava dopo la lettura di reddito personale e consumi personali di Aprile. Il primo indicatore ha evidenziato un incremento dello 0,5% sul mese precedente ( +0,1% ), battendo le aspettative degli analisti, pari a +0,3%; mentre il secondo dato ha evidenziato una lettura altalenante, con spese in aumento dello 0,3% ( attese +0,2% ) , ma in frenata dal +1,1% di Marzo ( corretto da +0,9% della stima flash ). Redditi e spese personali sono due importanti dati macro, molto seguiti dalla Federal Reserve, poiché specialmente i consumi concorrono al 70% nella formazione del PIL a stelle e strisce.
VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO
Quadro tecnico di breve-medio periodo ancora impostato al ribasso per la coppia EUR-USD, che staziona ancora al di sotto del supporto in area 1,14, indicato nelle precedenti rubriche di analisi tecnica sul Forex. La perdita in chiusura settimanale del suddetto livello ha già causato un nuovo affondo con target sui minimi plurimensili in prossimità di area 1,11. Il recupero oltre area 1,12, invece, potrebbe allentare la presa ribassista di brevissimo.
La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la fine del 2017 ed il primo trimestre 2018. Sul medio-lungo periodo, dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Giugno 2016 in area 1,12.
La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. Sul brevissimo, la discesa sotto area 1,14, in chiusura weekly, ha già causato, come anticipato, un affondo in area 1,11, la cui eventuale perdita potrebbe essere il preludio ad ulteriori crolli in area 1,10. Lo scenario ribassista sul breve-medio, invece, verrà negato soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,14.
STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO
Discreta la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante il cambio Euro-Dollaro, che ha preso profitto sui due target price pronosticati dalla strategia Short Intraday.
La strategia rialzista suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1201 e consiglia di prendere profitto sui primi due target price individuati in area 1,1228 e 1,127; Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1159. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,127, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1297 e successivamente a 1,134; stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1228 in chiusura di candela oraria.
Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,134, per tentare di prendere profitto in area 1,1367 e 1,141, estesa a quota 1,1454; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,127 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,0911, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0953 e 1,0995, estesi ad 1,1063; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto quota 1,085 in chiusura di candela oraria o giornaliera.
La strategia ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1159; Target Price attesi in prima battuta a 1,1132 e successivamente a 1,109; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1201 in chiusura di candela oraria.
Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,109 per sfruttare possibili cali in area 1,1063 e 1,1021; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1159 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1021 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,0995 e 1,0953, estesi a 1,0911; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,109 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1454 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,141 e 1,1367, estesi a quota 1,1297; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1525 in chiusura di candela oraria o daily.
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