Il cambio EUR/USD apre la settimana intorno a 1,1300, con il dollaro USA che rimbalza con i propri rendimenti del Tesoro sulla scia dell’ottimismo del mercato sulla variante Omicron.
Al momento, il cambio EUR/USD stava testando la media mobile a 100 sul grafico a quattro ore intorno a 1,1280. Nel caso in cui questo livello si trasformi in resistenza, il prossimo supporto statico si trova a 1,1270 e la coppia potrebbe estendere la sua discesa verso 1,1240 (livello statico).
Nel frattempo, l’indicatore Relative Strength Index (RSI) sullo stesso grafico è sceso sotto 50 punti, confermando la visione che i venditori stanno cercando di mantenere il controllo dell’azione di EUR/USD. Sul lato opposto, l’ostacolo iniziale si trova a 1,1300 (livello psicologico, SMA a 50 periodi) prima di 1,1330 (livello statico) e 1,1390 (SMA a 200 periodi).
Il cambio EUR/USD ha perso la sua trazione dopo aver aperto con un piccolo gap rialzista ed è tornato sotto 1,1300 nelle prime ore di trading della sessione europea di lunedì. Anche se gli investitori potrebbero rimanere riluttanti a impegnarsi in posizioni di grandi dimensioni in vista dei principali incontri delle banche centrali di questa settimana, il quadro tecnico suggerisce che la coppia potrebbe subire ulteriori perdite nel breve termine.
La rinnovata forza del dollaro all’inizio della settimana sembra pesare su EUR/USD. Lo US Dollar Index, che ha chiuso in territorio negativo venerdì, è stato visto l’ultima volta in aumento dello 0,23% a 96,27. In assenza di rilasci di dati macroeconomici di alto livello e di driver fondamentali, il biglietto verde sembra riuscire a resistere contro i suoi rivali, con il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni stabile intorno all’1,5%.
Gli investitori potrebbero attendersi un incremento delle preoccupazioni per la variante omicron del coronavirus, che sta danneggiando la ripresa economica nella zona euro, e che potrebbe costringere la Banca Centrale Europea (BCE) ad assumere una posizione dovish.
Secondo un recente sondaggio della Reuters, gli esperti ritengono che la BCE continui a comprare 40 miliardi di euro di obbligazioni al mese fino alla fine del 2022. “Circa il 60%, o 18 su 31 intervistati, ha detto che la diffusione di nuove varianti di coronavirus è il più grande rischio al ribasso per l’economia della zona euro il prossimo anno”, ha scritto Reuters.
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