Molto probabilmente leggendo i giornali di economia e finanza vi siete imbattuti in locuzioni come “capitalizzazione di mercato“, “capitalizzazione azionaria” o ancora “capitalizzazione di borsa”. In questo articolo vogliamo fare chiarezza sul loro significato, dato che anche noi più volte abbiamo utilizzato questi termini nelle nostre guide e nei nostri articoli.
La locuzione capitalizzazione di mercato è spesso associata a una società quotata in borsa, in questo caso si tratta di capitalizzazione azionaria o capitalizzazione di borsa, ma soprattutto negli ultimi anni questo termine è stato utilizzato anche per le criptovalute. Scopriremo in un apposito paragrafo perché.
In inglese la capitalizzazione di mercato è tradotta con “market cap“, una locuzione diffusa anche nel nostro Paese, grazie soprattutto all’utilizzo della lingua inglese in economia e finanza.
Indice
Capitalizzazione di mercato: definizione
La definizione di capitalizzazione di mercato è molto semplice, per aiutarci spiegheremo il significato di capitalizzazione di mercato di una società quotata, ossia della capitalizzazione azionaria.
Essa sta ad indicare il valore di mercato di una società, come? Moltiplicando il numero delle azioni per il prezzo corrente in borsa. Dato che quest’ultimo varia durante le sedute aperte, la capitalizzazione di mercato di una società può variare costantemente e può essere diversa dal valore nominale di una società.
Questo è un indicatore molto importante per gli investitori, infatti il valore di mercato di una società indica anche il grado di liquidità. Agli occhi dell’opinione pubblica e degli investitori c’è una netta differenza fra le società a bassa capitalizzazione di mercato e le società ad alta capitalizzazione. Quest’ultime sono chiamate anche blue chip.
Per esempio Borsa Italiana suddivide le società in vari segmenti a seconda della capitalizzazione di mercato di una società. Ricordiamo che le 40 società italiane quotate con più capitalizzazione fanno parte dell’indice FTSE MIB, chiamato anche IT40, ossia Italia 40.
Un’altra distinzione importante fra le società ad alta capitalizzazione e le società a bassa capitalizzazione di mercato è in merito al flottante, ossia quella quota di mercato in mano al mercato libero e non in possesso di chi controlla la società. Le aziende ad alta capitalizzazione devono concedere non meno del 35%, mentre quelle a bassa capitalizzazione almeno il 10%.
Capitalizzazione di Borsa Italiana
Abbiamo accennato alla suddivisione fatta da Borsa Italiana sulle società quotate a Piazza Affari. Vediamo nel dettaglio com’è suddiviso il MTA, ossia il Mercato Telematico Azionario.
- Indice FTSE MIB, esso comprende le 40 società italiane (anche con sede all’estero) con più alta capitalizzazione di mercato. È il principale indice della borsa italiana ed è quindi quello maggiormente visibile sui siti finanziari e nei telegiornali economici. Alcune volte quando si parla di “borsa” in italia ci si riferisce erroneamente al solo indice FTSE MIB, dato che indica la salute delle maggiori società italiane e quindi rispecchia in un certo senso l’andamento della nostra economia.
- Indice FTSE Italia Mid Cap, esso racchiude le 60 società italiane con più capitalizzazione di mercato non facenti parte dell’indice FTSE MIB. Precedentemente si chiamava “Midex” e viene aggiornato ogni tre mesi.
- Indice FTSE Italia Small Cap. Esso raggruppa le società italiane del MTA con bassa capitalizzazione di mercato.
I tre indici insieme formano il FTSE Italia All-Share.
Capitalizzazione delle criptovalute
Compreso che cos’è la capitalizzazione azionaria, passiamo ora alla capitalizzazione di mercato delle criptovalute. Il discorso è molto simile. Infatti la capitalizzazione di una criptovaluta è la somma del valore di ogni moneta digitale.
Il calcolo da fare è quindi il medesimo, ovvero moltiplicare il prezzo di una criptovaluta per il numero di monete circolanti.
Nel momento della stesura di questo articolo le prime 10 criptovalute hanno all’incirca la seguente capitalizzazione di mercato:
- Bitcoin $112,5 miliardi;
- Ethereum $21.1 miliardi;
- Ripple $18,5 miliardi;
- Bitcoin Cash $7,6 miliardi;
- EOS $4,9 miliardi;
- Stellar Lumens $4,4 miliardi;
- Litecoin $3 miliardi;
- Tether $1,9 miliardi;
- Cardano $1,8 miliardi;
- Monero $1,7 miliardi.
La capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute è invece pari a 209 miliardi di dollari. Nel momento di maggiore ascesa, ossia il 7 gennaio 2018, la capitalizzazione di mercato totale era di 835 miliardi di dollari.
Proprio come accade per la capitalizzazione di borsa, anche quella delle criptovalute è molto variabile e dipende dal prezzo di ogni valuta digitale. Il prezzo delle criptovalute, com’è noto, subiscono una forte volatilità sia nel breve periodo che nel lungo periodo, sebbene negli ultimi tempi la situazione sembra essersi leggermente stabilizzata.
Perché è importante la capitalizzazione di mercato?
La capitalizzazione di mercato è un indicatore importante perché indica sostanzialmente quant’è grande una società. Spesso gli investitori sostengono che investire in una società ad alta capitalizzazione di borsa abbia un rischio meno elevato, dal momento che l’azienda garantisce maggiore sicurezza.
Ciò però non può però essere preso come un assunto, dato che sono esistite blue chip che hanno subito forti crolli e non si sono rivelate un investimento sicuro come si pensava. In finanza infatti nulla è certo e le previsioni sono solo probabili. Statisticamente una blue chip ha maggiore stabilità di una società a bassa capitalizzazione di mercato.
D’altro canto le società con bassa capitalizzazione azionaria potrebbero avere una maggiore crescita rispetto alle blue chip, sebbene sia anche più alto il tasso di rischio. Anche questa non può essere una regola.
Prima di investire in qualunque società sarebbe opportuno studiare per bene in cosa consiste il loro business e se ci sono margini di crescita.
Per quanto riguarda le criptovalute è bene specificare che l’investimento in valute digitali a bassa capitalizzazione di mercato potrebbe rappresentare un rischio molto elevato. Non c’è attualmente tutela da parte delle Istituzioni per i trader di criptovalute e può capitare che alcune di queste siano delle vere e proprie scam, ossia truffe informatiche.
Ciò non significa che le criptovalute ad alta capitalizzazione di mercato siano un investimento sicuro, ripetiamo che quest’ultimo non esiste. Ognuno di voi è responsabile dei propri investimenti ed è quindi necessario informarsi per bene su cosa si sta investendo.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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