Da mesi non si parla d’altro che di intelligenza artificiale tanto che verrebbe quasi spontaneo chiedersi se, oltre questo trend, non si sia niente altro. Se NVIDIA Tesla performano bene è grazie all’intelligenza artificiale. Se tutto il settore dei microchip è nuovamente in grande spolvero dopo la crisi delle forniture, è sempre merito dell’intelligenza artificiale e che dire poi dei colossi tech di Wall Street (Microsoft in testa) che sembra avere un successo proporzionale al loro impegno nell’intelligenza artificiale. Insomma dipende tutto da lì, oppure c’è spazio per altro?

Vediamolo partendo proprio dai casi di NVIDIA e Tesla.

Il peso dell’intelligenza artificiale sul successo di NVIDIA e Tesla

volto con intelligenza artificiale e grafico a candele
Altri trend su cui investire oltre all’intelligenza artificiale – MeteoFinanza

Ieri 11 settembre 2023 è successo qualcosa di molto significativo a Wall Street. Dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il rating su Tesla da hold a buy, alzando il prezzo obiettivo da 250 a 400 dollari, le azioni dell’azienda di Elon Musk sono schizzate, chiudendo la seduta di Wall Street ad oltre 273 dollari con un aumento monstre di ben il 10 per cento.

Alla base dell’upgrade di Morgan Stanley c’è stato proprio il dossier intelligenza artificiale. Secondo gli analisti americani, infatti, il supercomputer Dojo di Tesla, progettato per le auto a guida autonoma, potrebbe offrire al produttore di veicoli elettrici un vantaggio asimmetrico e aumentare la sua capitalizzazione di mercato di quasi 600 miliardi di dollari ossia il 76 per cento del valore attuale.

Spostandoci da Tesla a NVIDIA il risultato non cambia, anzi è ancora più marcato. Dietro agli ottimi risultati che il colosso dei chip ha messo a segno nell’ultima trimestrale c’è proprio il boom dell’intelligenza artificiale. Parlando di numeri, nel secondo trimestre 2023 NVIDIA ha raddoppiato il suo fatturato su base annua arrivando a 13,5 miliardi di dollari, con una crescita dell’83 per cento sul primo trimestre, e ha generato 6,2 miliardi di utile netto in rialzo di ben il 843 per cento. Tutto grazie proprio allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il miglioramento della situazione finanziaria ha trovato il suo giusto riconoscimento anche in borsa dove, nonostante le perdite registrate nell’ultima settimana, il titolo NVIDIA su base annua evidenzia un balzo del 214 per cento.

Ma lasciamo perdere gli esempi e veniamo al tema del post. La questione è semplicemente una: quanto potrà durare il rally dell’Intelligenza artificiale? C’è chi ritiene che l’IA sia una sorta di nuovo vangelo e chi invece la vede più come una bolla. Essendo impossibile elaborare previsioni certe, le sola cosa da fare da un punto di vista strategico, è trovare altri trend su cui investire oltre all’intelligenza artificiale.

Su cosa investire oltre all’intelligenza artificiale?

Lewis Grant, senior portfolio manager for Global equities di Federated Hermes ha redatto un report molto interessante riguardante trend alternativi all’intelligenza artificiale.

Tanto per iniziare viene citata Novo Nordisk A/S, società specializzata nella cura del diabete che grazie al nuovo farmaco contro l’obesità, è diventata la numero uno in Europa per capitalizzazione di mercato, superando il colosso del lusso LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE.

Il boom di questa quotata, scrive l’analista, sta portando ottimismo anche verso altri operatori del settore.

C’è poi un secondo tema interessante. Le vendite di veicoli elettrici in Cina continuano a crescere e questo favorirà sempre di più il passaggio ad un futuro più green. Si tratta di un trend tutto da sviluppare che sicuramente sarà protagonista dei prossimi anni.

Allargando ancora di più il discorso, l’analista ha dichiarato di preferire il settore dei beni strumentali soprattutto in quelle aree che presentano il potere di determinare i prezzi. Le società di tipo investment grade tendono ad avere bilanci consistenti e ci sono emittenti con ottime posizioni di mercato nell’automazione, robotizzazione, produzione di petrolio e gas e catene di approvvigionamento aerospaziali ha aggiunto Nesche Yazgan, senior Corporate snalyst, investment grade di RBC BlueBay.

Molto apprezzabili anche le società attive nel comparto del packaging che hanno il vantaggio di presentare solidi fondamentali. Anche questo settore ha dalla sua un buon potere di determinazione dei prezzi essendo il mercato molto concentrato e quindi caratterizzato da scarsa competitività.

Tirando quindi le conclusioni, fermo restando che non sarà facile per nessuno eguagliare i risultati straordinari realizzati dall’intelligenza artificiale, è bene anche allargare lo sguardo perchè sui mercati è pieno di opportunità d’investimento e di settori pronti (come quelli citati nell’articolo) che sono pronti a stupire nel prossimo futuro.

Comprare azioni di queste quotate può essere un buon modo per diversificare il proprio investimento. Tra i migliori broker per farlo suggeriamo:

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