Quando si tratta l’argomento mutui è pressoché inevitabile parlare delle modalità di rimborso dello stesso.
Premettiamo innanzitutto che un mutuo è un contratto di finanziamento a medio-lungo termine stipulato fra due parti, il mutuante e il mutuatario. Il primo è il soggetto che concede il mutuo, di solito una banca, mentre il secondo può essere un soggetto privato oppure un’azienda.
La stragrande maggioranza dei mutui sono finanziamenti a titolo oneroso, vale a dire che il cliente non restituirà soltanto il capitale ricevuto, ma anche una certa quota di interessi che dipenderà dal tasso applicato e da importo e durata del prestito.
I principali tipi di mutuo sono due: il mutuo a tasso fisso e il mutuo a tasso variabile, anche se esistono proposte alternative che sono essenzialmente un mix fra le due soluzioni.
Nei mutui a tasso fisso non sono previste variazioni del saggio d’interesse e conseguentemente tutte le rate saranno di eguale importo, dalla prima all’ultima.
I mutui a tasso variabile, invece, sono influenzati dalle condizioni del mercato: se il costo del denaro scende, anche il tasso del finanziamento scenderà e le rate saranno più leggere, viceversa il tasso salirà e le rate saranno più pesanti.
Indice
Mutui: il piano di ammortamento
Sottoscrivendo un contratto di mutuo, il richiedente si impegna a restituire quanto ricevuto in un determinato periodo deciso a priori; la durata di un mutuo va di solito dai 5 ai 30 anni, ma possono anche essere stabilite durate più lunghe.
I mutui prevedono anche altre spese per il richiedente, ma la voce più rilevante è sempre quella degli interessi.
Il piano di rimborso del mutuo, ovvero l’elenco dettagliato delle varie scadenze, solitamente rate mensili, è tecnicamente definito come piano di ammortamento del mutuo. L’ammortamento di un mutuo è quindi il rimborso del prestito ricevuto.
Le rate mensili che vengono versate per il rimborso di un mutuo sono composte da una quota capitale e da una quota interessi.
Piano di rimborso del mutuo: l’ammortamento alla francese
L’ammortamento alla francese è la formula più comunemente adottata dagli istituti bancari italiani. In un piano di ammortamento alla francese, l’importo della rata del mutuo rimane costante con la quota capitale che sale e quella degli interessi che si riduce man mano che ci si avvicina alla scadenza del finanziamento.
La prima rata di un mutuo, per esempio, sarà perlopiù composta da interessi con una quota capitale estremamente ridotta, mentre l’ultima rata sarà quasi del tutto costituita da una quota capitale.
Piano di rimborso del mutuo: l’ammortamento all’italiana
L’ammortamento all’italiana ha un funzionamento diverso da quello alla francese; esso prevede infatti che le rate rimborsate abbiano quote di capitale costanti e quote di interessi decrescenti. Con il trascorrere del tempo, quindi, le rate del mutuo diventano meno onerose perché gli interessi sono relativi a un debito che va man mano decrescendo.
Piano di ammortamento e tasso di interesse
Il fattore che incide maggiormente sul piano di ammortamento è il tasso di interesse. Se si è optato per un mutuo tasso fisso, il piano di ammortamento elencherà una successione di rate tutte uguali, dalla prima all’ultima. Se invece abbiamo sottoscritto un contratto di mutuo tasso variabile, il piano di ammortamento deve essere ridefinito ogni qualvolta il tasso di interesse subisce una variazione.
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