Il codice IBAN serve per identificare un normale conto corrente ed è utile per effettuare transazioni di denaro di ogni genere. Questo serve per tutte le operazioni di invio e ricezione del denaro a prescindere che si tratti di un’operazione online o di un’operazione offline.
Grazie all’IBAN è possibile effettuare differenti movimenti di denaro; per molti è considerato come un codice identificativo del conto corrente. Esso è necessario per effettuare trasferimenti di piccole cifre di denaro.
Il codice IBAN è un acronimo di International Bank Account Number; esso rappresenta un sinonimo di sicurezza; l’IBAN è una coordinata univoca e necessaria.
Indice
Cos’è e a cosa serve il codice IBAN?
Come detto il codice IBAN è l’acronimo di International Bank Account Number. Per certi versi è definito come una coordinata bancaria univoca, che si pone lo scopo quello di individuare un determinato conto corrente bancario e il suo intestatario.
Per certi versi il codice IBAN è importante perché lo si può utilizzare per effettuare delle transazioni nazionali e internazionali; esso viene sviluppato con il chiaro intento di semplificarle specialmente in ambito internazionale, dove in passato si poteva creare confusione per via degli identificativi di nazione.
Possiamo dire che il codice IBAN è necessario sia per effettuare sia per ricevere bonifici. Ancora prima della data 1 gennaio 2008, l’IBAN era un semplice codice pratico. Esso era utilizzato al posto dei codici ABI e CAB, il quale assieme al numero di conto corrente permetteva di effettuare un versamento.
Da questa data in poi, il codice IBAN invece ha preso il posto dei precedenti codici e resta ad oggi l’unico sistema per effettuare e ricevere bonifici sul territorio nazionale e internazionale. Al momento non è possibile effettuare delle operazioni senza di esso. Di seguito analizzeremo come si compone il Codice IBAN e a cosa serve.
IBAN: come è fatto?
Il codice IBAN è identificato come il lungo codice alfanumerico che contiene delle informazioni varie con una lunghezza tale che varia da nazione a nazione. Le strutture del codice sono decise dall’European Commitee for Banking Standards (acronimo ECBS).
Nella versione italiana esso presenta 27 caratteri alfanumerici, tramite una struttura unica che rende più facile l’identificazione dei codici al suo interno. Al momento la struttura di un IBAN italiano è composta come segue:
- IT11X0326810001100000000000
Qui abbiamo:
- IT: codice nazione. Esso si compone di 2 lettere identificative della nazione presso di cui è registrato il conto corrente;
- 11 – CIN (Control Internal Number). Molti lo riconoscono in quanto definito da Caratteri di Controllo internazionale e si compone di 2 numeri di identificazione;
- X0326810001100000000000: è il codice BBAN ovvero il codice basic bank account number. Questo a sua volta viene diviso in:
- X – CIN nazionale: lettera di identificazione;
- 03268 – codice ABI (associazione bancaria italiana): composto da 5 numeri identificativi della banca;
- 10001 – codice CAB (codice avviamento bancario): composto da 5 numeri che identificano la filiale della banca;
- 100000000000: numero di conto corrente, composto da 12 cifre che identificano il conto corrente bancario. Nel caso in cui, esso è inferiore a 12 cifre, si devono anteposti altrettanti 0 fino ad arrivare a 12 cifre.
Il Codice IBAN, però, fuori dall’Italia non ha la medesima struttura. Infatti, al di fuori dall’Italia, le dimensioni di un IBAN possono variare; ad esempio abbiamo:
- Irlanda: 22 caratteri;
- Norvegia: 15 caratteri;
- Belgio: 16 caratteri;
- Malta: 31 caratteri.
Il codice non lo si può cambiare o personalizzare; esso viene fornito dalla banca al correntista e cambia solo nel caso in cui si cambia banca o filiale.
L’importanza dell’IBAN
Al fine di accreditare e addebitare denaro, si ricorre al conto corrente a cui è legato un IBAN. Dunque l’IBAN è necessario per effettuare tutte le operazioni finanziarie basilari, come accrediti e addebiti. Per ricevere un bonifico basta comunicare il proprio IBAN al mittente. Invece, per effettuarne uno bisognerà conoscere diverse generiche del ricevente, inserendo differenti dati, come:
- Causale/motivazione di pagamento;
- nome e cognome;
- Indirizzo;
- IBAN;
- BIC/SWIFT (solo per bonifici da e verso l’estero).
Nel momento in cui si parla di bonifico online, il codice IBAN deve essere scritto senza spazi, come se fosse una sola unica parola. All’interno degli sportelli bancari ci sono dei moduli prestampati, all’interno del quale si possono scrivere i caratteri in appositi riquadri, in modo da seguire una procedura guidata e non sbagliare.
Tramite il codice IBAN è possibile effettuare trasferimenti di denaro di qualsiasi entità e dimensione, dalle piccole cifre a quantità più corpose. Si potrà anche effettuare l’accredito dello stipendio o della pensione. Tutto quello che si deve fare è comunicare il proprio codice IBAN presso la società in cui si lavora o all’ente di previdenza per mezzo del quale si ha un fondo pensionistico e ricevere mensilmente il proprio corrispettivo.
In merito alla sicurezza delle transazioni, il codice IBAN è uno dei più sicuri considerando che viene trasmesso anche un codice identificativo per mezzo del quale viene identificato il tutto e viene confermata ogni operazione. Per ogni operazione viene anche rilasciata una ricevuta di conferma dell’avvenuto pagamento.
Nel caso di errore di inserimento dell’IBAN in fase di pagamento, occorre procedere tempestivamente tramite 2 modalità:
- Attendere e riprovare il pagamento qualora l’IBAN sia inesistente e in questo caso si potrà star tranquilli in quanto il denaro non viene trasferito.
- Chiedere un rimborso qualora l’IBAN esista e appartenga ad una persona diversa dal beneficiario (l’istituto bancario è in questo caso esente da responsabilità).
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Come e dove reperire il codice IBAN? Il conto corrente, la documentazione, le carte di credito
Nel momento in cui si effettua l’apertura del conto corrente ci si vedrà fornito un IBAN dedicato, che viene fornito dall’istituto di credito di riferimento. Il codice viene allegato alla documentazione inerente al proprio conto corrente ed è per questo che lo si deve custodire al sicuro.
Il codice IBAN, come detto in precedenza, è il codice alfanumerico reperibile in diversi modi.
Uno è quello di reperirlo tramite i servizi di internet banking, disponibili da sito e da app per smartphone, per mezzo dei quali è possibile effettuare diverse operazioni bancarie e vedere il proprio IBAN all’interno della propria area clienti.
Un secondo metodo è quello di reperirlo tramite estratto conto o sezioni informazioni o dettagli del conto. Lo si potrà trovare anche (a prescindere dal circuito di pagamento), su molte carte di debito e di credito collegate ad un conto corrente. Esse possono mostrare l’IBAN all’interno della loro superficie anteriore, solitamente in basso, stampato in rilievo.
Notate anche che l’IBAN non è solo una prerogativa degli istituti bancari; esso è anche legato ai conti correnti postali e non differisce da quello bancario.
Il codice IBAN di un conto corrente postale si distingue da quello bancario, solo per i codici identificativi, che saranno di conseguenza legati a Poste Italiane invece di un’eventuale banca. Nel caso delle operazioni, invece, messe a disposizione dalla posta o dalla banca, esse sono identiche.
Per Poste Italiane l’IBAN è elemento di distinzione di Postepay Evolution che, contrariamente alla sua versione precedente, permette di utilizzare la carta di debito come fosse un conto corrente.
Entrando nella propria area clienti del sito ufficiale è anche possibile reperire il proprio IBAN in caso di smarrimento, come su ogni sito bancario.
Le carte prepagate con IBAN
Infine, non possiamo non fare un accenno alle carte prepagate con codice IBAN.
Al momento ci sono molti istituti che offrono carte prepagate con IBAN; potete scegliere quella che maggiormente si adatta alle vostre esigenze tra quelle offerte da Poste Italiane, la PostaPay revolution, e quella offerta dalle banche.
>>Approfondimento: Carte prepagate: qual è la miglior carta prepagata con IBAN?
Calcolo IBAN
Al fine di conoscere il proprio Iban è possibile anche decifrarlo tramite coordinate bancarie nello specifico esso è composto da:
- numero di conto corrente, formato da 8 numeri più 4 zeri iniziali;
- codice del Paese nel quale si trova il conto che, nel caso dell’Italia è IT;
- codice Abi, composto di 5 cifre che identificano la banca o l’istituto di credito;
- codice Cab, composto da 5 cifre che indica la filiale dell’istituto di credito;
- codice Cin europeo o check;
- codice Cin italiano.
Codice CIN
Acronimo di Control Internal Number è composto da una sola lettera. Esso ha la funzione di controllo in quanto è creato sulla base di una serie di calcoli, partendo dagli altri codici che fanno parte dell’IBAN. Questo vuol dire che viene utilizzato per segnalare eventuali errori nella composizione nella stringa di caratteri. Esso è un carattere di controllo, che serve a rilevare eventuali errori nella trascrizione dei numeri successivi.
Codice ABI
Acronimo di Associazione Bancaria Italiana è il codice subito dopo il CIN, costituito da 5 numeri che rappresentano la banca in cui è allocato il conto. Ovviamente tutti gli istituti europeo hanno un codice assegnato dall’associazione bancaria di appartenenza.
Codice CAB
Codice di Avviamento Bancario è composto da cinque cifre che identifica sia la filiale sia l’agenzia dell’istituto di credito in cui il conto corrente è stato attivato.
Conto corrente vero e proprio
Si compone di dodici caratteri numerici che nel caso in cui sia composto da un numero di cifre inferiore, viene completato con una serie di zero.
Conclusioni: codice IBAN e sicurezza
Per tutte le transazioni tra conti correnti, a prescindere che sia un conto corrente online, bancario, ecc., per effettuare un bonifico, una delle migliori soluzioni, come anche una delle modalità di pagamento tra le migliori, è quella di utilizzare il codice IBAN.
Come detto, l’IBAN rappresenta il codice identificativo del conto corrente, ovvero dello strumento indispensabile ai fini dell’esito di un pagamento e della sua sicurezza.
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