Nuovo sell-off sulle azioni MPS. La quotata senese, dopo il giro di boa delle 13,30, figura tra i titoli peggiori del Ftse Mib. Il ribasso, scattato ad inizio seduta, è diventato via via sempre più ampio tanto da arrivare ad oltre 4 punti percentuali. Nel primo pomeriggio la quotata senese è in ribasso del 3,8 per cento contro un Ftse Mib che segna una flessione dell’1 per cento.
La differenza tra i due passivi è talmente ampia che è scontato che il crollo di MPS sia dovuto ad altri fattori domestici e non solo al negativo sentiment che caratterizza Borsa Italiana.
Premesso questo, cosa sta spingendo in rosso le azioni MPS? Quali sono le ragioni alla base di questa vera e propria corsa a vendere il titolo della banca toscana?
Azioni MPS crollano: il punto della situazione
Dietro alle vendite che interessano MPS ci sono alcune indiscrezioni sulle future mosse del MEF. Stando a quanto riportato da Milano Finanza, il Tesoro starebbero prendendo in considerazione la possibilità di cedere una quota del capitale di Banca Monte Paschi compresa tra il 5 e il 10 per cento.
Più nel dettaglio il MEF potrebbe presto nominare gli advisor che dovrebbe occuparsi del processo di dismissione della quota. In base alle indiscrezioni di stampa, l’operazione di dovrebbe chiudere entro giugno e rappresenterebbe un segnale molto chiaro dello Stato italiano verso la BCE. Cedendo una partecipazione che potrebbe arrivare anche al 10 per cento, il MEF potrebbe rasserenare l’EuroTower sulle sue prossime mosse nel capitale della banca toscana.
La cessione della quota potrebbe però essere anche un segnale in vista di una futura aggregazione. Tuttavia, per quello che riguarda questo punto, non sembrano esserci grandi riscontri visto che, ad oggi, se si tolgono le decine di indiscrezioni che hanno visto MPS nel mirino ora di questa e ora di quella banca (tutte infondate e smentite) non resta praticamente niente di concreto.
Azioni MPS da mantenere secondo Equita
Proprio perchè il dossier MPS appare costituito più da rumors che da ipotesi concrete, gli analisti continuano ad avere un approccio molto prudente sul titolo della banca toscana. Ad esempio gli esperti di Equita hanno confermato il loro rating hold ossia mantenere.
Hold è una raccomandazione molto prudenziale che trova conferma anche nel target price piuttosto basso che gli analisti hanno assegnato alla quotata senese. Con un prezzo obiettivo di 3,3 euro, infatti, il potenziale di upside, alla luce di quelle che sono le quotazioni attuali della banca, è infatti poco brillante.
Nella loro nota valutativa, gli analisti milanese hanno anche spiegato le ragioni alla base del loro giudizio. Secondo Equita, resta infatti da capire se la riduzione della quota in mano al MEF paventata dalle indiscrezioni, sia sufficiente per consentire al governo di negoziare tempistiche più lunghe con la BCE sull’uscita totale dello Stato dal capitale della banca. Per ora il termine ufficioso è fissato al 2024 ma, considerando che mancano pretendenti, non è che ci siano tante opzioni all’orizzonte.
Parlando di numeri e andamento in borsa, Equita ha poi ricordato come Banca Monte Paschi stia trattando il 34 per cento sopra i prezzi dell’aumento di capitale.
Il titolo della banca toscana nel corso dell’ultimo mese, nonostante alcuni violenti ribassi, ha comunque guadagnato circa 3 punti percentuali. Resta invece molto negativa la situazione su base annua con un ribasso del 60 per cento.
A prescindere dal caso di MPS, cosa fare quando un titolo è in forte ribasso? Le strade che si possono seguire sono due e tutto dipende da quelle che sono le prospettive ossia dalla direzione che i prezzi potrebbero prendere in futuro. Se le stime sono per un recupero, allora si può pensare di comprare a prezzi bassi ma se le stime sono invece per un ribasso meglio andare short.
In entrambi i casi si può operare con broker CFD come ad esempio:
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