I futures sono dei particolari contratti che impegnano il sottoscrittore ad acquistare o a vendere, a una data futura, una determinata quantità di merce o di attività finanziarie, a un prezzo altrettanto predefinito.
Ma quali sono le caratteristiche dei futures? Come si può fare trading con essi e quali sono i broker migliori? Cerchiamo di saperne di più, dedicando una guida completa a questo importante tema!
Indice
- 1 Trading futures: introduzione
- 2 Cosa sono i futures e a cosa servono
- 3 Cosa determina il prezzo dei futures
- 4 Come investire nei futures
- 5 Fare trading con i futures
- 6 Margini nei futures
- 7 Broker per futures
- 8 Futures Trading con FP Markets
- 9 Investire sui futures con Fineco
- 10 Investire in futures su IC Markets
Trading futures: introduzione
Conosci già il trading sui futures e stai leggendo questa guida solo perchè ti interessa conoscere quali sono i broker specializzati in questo particolare mercato?
Allora è inutile perdere tempo con la parte più propriamente teorica ed è preferibile subito entrare nel vivo.
A novembre 2024 i migliori broker per fare trading sui futures sono:
- FP Markets (demo gratuita per iniziare)
- Fineco (piattaforma NR 1 tra quelle delle banche italiane)
- IC Markets (conto virtuale disponibile)
Come puoi constatare da questa breve lista, non sono tantissimi i broker che consentono di fare trading sui futures. In effetti si tratta di un mercato di nicchia che, come vedremo nei prossimi paragrafi, richiede un certo livello di specializzazione.
Cosa sono i futures e a cosa servono
Come sopra abbiamo avuto modo di anticipare, i futures sono dei contratti attraverso i quali è possibile prevedere – oggi – il prezzo, la data e la quantità di merce o di attività finanziarie che in futuro sarà possibile acquistare o vendere. Nel caso in cui l’oggetto del future sia una merce, il contratto si definirà commodity future, mentre nel caso in cui sia uno strumento finanziario, si denominerà financial future.
Ad ogni modo, anche se teoricamente il financial future dovrebbe prevedere lo scambio dello strumento finanziario alla scadenza, raramente il contratto viene regolato attraverso la consegna fisica, poiché la liquidazione del contratto stesso avverrà mediante il pagamento della differenza del valore (positiva o negativa) rilevata fra quanto avviene sul mercato al momento della scadenza del contratto e quanto invece indicato nel contratto a termine.
Per quanto concerne invece le finalità del future, di norma chi effettua una compravendita di questo contratto può avere due diverse finalità. La prima è quella tipicamente di copertura, ovvero per poter eliminare o contenere un rischio che è sorto nel corso di un’attività economica; la seconda è invece quella di speculazione, cercando di ottenere un extra profitto dalle eventuali differenze fra le aspettative sui movimenti futuri dei prezzi e le attese correnti dei mercati.
Cosa determina il prezzo dei futures
Il prezzo dei future è determinato sulla base del principio di non arbitraggio. Stando a quanto afferma tale principio, in equilibrio il profitto determinato da un’operazione finanziaria priva di rischio deve essere nullo. Sempre sulla base di tale criterio, il prezzo del futures viene determinato correttamente, se non è possibile ricavare un profitto da operazioni sul mercato a pronti e su quello a termine.
In tal senso, due sono le operazioni che è tecnicamente possibile fare: il cash and carry, con il quale si acquista a pronti il titolo prendendo a prestito la somma necessaria, e contemporaneamente si vende il relativo contratto futures, mentre alla scadenza del contratto si consegnerà il titolo sottostante e con la somma incassata si restituirà il prestito; il reverse cash and carry, con cui si farà esattamente il contrario, vendendo il titolo e acquistando il future.
Come investire nei futures
Contrariamente a quanto avviene con i contratti forward, la negoziazione dei futures avviene nei mercati regolamentati in Borse specializzate, potendo così poggiare su prezzi pubblici e ufficiali. I principali mercati su cui avvengono le trattazioni sono le Borse di Chicago e Londra, anche se ogni società di gestione dei mercati di Borsa dispone di una piattaforma telematica per questo genere di contrattazioni.
Tale meccanismo di negoziazione ha altresì favorito l’insorgenza di contratti “standard” per i futures, più facilmente compravendibili rispetto a quanto potrebbe invece avvenire attraverso dei contratti personalizzati. Per esempio, i contratti conclusi in Borsa dovranno rispondere a requisiti altamente standard sia per quanto concerne la quantità che per quanto concerne la qualità del sottostante, prevedendo – tra i vari punti di confronto – che la consegna del bene o dell’attività finanziaria debba avvenire in periodi fissi, secondo quantitativi altrettanto determinati.
Mediante la standardizzazione dei contratti si è così cercato di incrementare il livello di liquidità del mercato, riducendo i costi per i singoli operatori. In aggiunta, concentrando gli scambi su un unico mercato, si è voluto favorire la trasparenza dei prezzi, facendo si che essi riflettano l’effettiva domanda e offerta.
Leggi anche — Giocare in borsa o investire in borsa: come guadagnare ? [Guida]
Fare trading con i futures
Come abbiamo avuto modo di precisare qualche paragrafo fa, sono diverse le motivazioni per cui un soggetto dovrebbe comprare un future. E al di là delle strategie di copertura dai rischi, è ben probabile che l’obiettivo della compravendita di un future sia quello speculativo, con il soggetto protagonista dell’operazione che pertanto si trasformerà in un “investitore”, con impieghi ad alto rischio.
Per quanto concerne le tipologie di future negoziabili, si suole generalmente distinguere tre diverse tipologie di contratti:
- Interest rate futures: sono future finanziari dove lo strumento finanziario sottostante è rappresentato da un tasso di interesse. Si tratta pertanto di un contratto con il quale l’investitore si impegna a consegnare o a ricevere uno strumento finanziario come i titoli di Stato, i time deposit, altre attività fianziarie.
- Currency futures: sono future finanziari nei quali i contraenti si obbligano a cedere o a ricevere, a termine, un certo ammontare di valuta a un cambio prefissato. In questo caso l’oggetto della transazione è rappresentato da una valuta, sia con finalità di hedging (copertura) che di speculazione.
- Stock index futures: la terza categoria di future è quella dell’indice di Borsa, una media (spesso, ponderata) dei prezzi delle azioni che lo costituiscono, con lo stock indiex future il possessore si obbliga a comprare o a vendere a una data scadenza un indice di Borsa a un prezzo prefissato.
Le denominazioni delle varie tipologie di futures potrebbero far pensare ad un mercato molto lontano dall’Italia. In realtà è proprio con una banca italianissima che si può fare trading con i futures. Stiamo parlando di Fineco la banca con la migliore piattaforma di trading in Italia che permette di cogliere le oscillazioni di prezzo del sottostante proprio con i futures.
Torneremo a parlare del trading sui futures con Fineco nell’ultimo paragrafo ma già adesso possiamo anticipare quella è che l particolarità della proposta di Fineco: in pratica più aumenta l’attività di trading e minori sono le commissioni che si pagano. In questo modo fare trading sui futures è ancora più conveniente.
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Margini nei futures
Per poter aprire un contratto future è necessario avere del margine, ma di cosa si tratta? I margini sono richiesti dai broker e servono per mantenere una posizione aperta. In questo caso servono a garantire la solvibilità della posizione stessa qualora la direzione del valore del sottostante del future dovesse andare nella parte opposta.
Anche la quantità di denaro da destinare al margine è importante. Infatti qualora la performance del sottostante del future dovesse essere eccessivamente negativa e dovesse superare la somma versata per il margine, il broker potrebbe decidere di chiudere la posizione in perdita, avendone ogni diritto e facoltà di farlo.
Il margine per i trader dei futures, ma di ogni altro strumento finanziario, è molto importante e va tenuto in estrema considerazione.
Leggi anche — Differenze tra CFD e Futures: quali sono?
Broker per futures
Come più volte ribadito, dal punto di vista operativo, le finalità principali del futures sono rappresentate da quelle di copertura e da quelle speculative. Naturalmente, proprio sulla base dei diversi obiettivi da raggiungere varierà non solamente l’individuazione del migliore intermediario / broker per i futures, quanto anche l’oggetto dell’analisi che un trader / operatore dovrebbe effettuare per utilizzare in modo appropriato lo strumento in questione.
Fortunatamente, anche in questo caso sarà giovamento rammentare che i broker propongono una lunga serie di strumenti tecnici per poter studiare attentamente la relazione tra i prezzi spot e quelli futures, potendo così valutare il prezzo e prevederne la sua evoluzione nel futuro oltre che la sua volatilità. Intuibilmente, nell’ipotesi di un uso speculativo, sarà utile cercare di stimare l’andamento futuro dei prezzi del sottostante e del futures, oppure degli spread fra le quotazioni di derivati diversi.
Ora vediamo i tre migliori broker per futures che abbiamo recensito, parliamo di:
- FP Markets
- Fineco
- IC Markets
Futures Trading con FP Markets
FP Markets è un uno dei pochi broker a permettere di fare trading sui futures. I mercati coperti sono forex, azioni, materie prime, indici e valuta digitale. Lo strumento proposto dal broker per operare sono i CFD grazie ai quali è possibile beneficiare dei movimenti di prezzo in entrambe le direzioni. Ciò che rende molto interessanti i CFD Futures di FP Markets è il fatto che essi consentono sempre ai trader prendere una posizione corta e trarre profitti anche da un calo dei prezzi di mercato in calo. Questa opzione è vantaggiosa anche ai fini della copertura del rischio in fasi di mercato caratterizzate da alta volatilità.
Su FP Markets i trader hanno sempre la garanzia di avere accesso diretto ai fornitori di liquidità beneficiando di prezzi in tempo reale. Soprattutto gli hedger che utilizzano strategie di gestione del rischio potrebbero trovare molto interessante questo vantaggio.
Con FP Markets i CFD su futures possono essere scambiati solo durante le ore di mercato aperto. Inoltre visto che l’attività sottostante non viene effettivamente acquistata è richiesta la consegna fisica.
Come per tutti gli altri asset presenti nella proposta di FP Markets, anche sui CFD Futures è possibile fare prima pratica con un conto demo gratuito per poi passare solo dopo all’investimento con denaro reale.
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Come sempre diamo anche delle alternative al broker principale che abbiamo suggerito.
Investire sui futures con Fineco
Iniziamo dalla soluzione 100% italiana per fare trading sui futures: Fineco. La celebre banca non ha bisogno di tante presentazioni (qui comunque si può trovare una recensione aggiornata) ed è ovunque nota sia per l’avanguardia dei servizi di banking che per la completezza di quelli di trading.
In particolare è proprio nella sezione trading Fineco che, tra i tanti asset disponibili, si possono trovare anche i futures.
Come abbiamo accennato in precedenza, i Futures sono dei contratti standardizzati che regolano lo scambio del sottostante tra due parti, a un prezzo prefissato e una una data stabilita. Come Fineco è possibile fare trading intraday e overnight sulle oscillazioni di quattro diversi sottostanti:
- Materie Prime
- Indici
- Obbligazioni e Azioni
- Valute
Si può fare trading sui futures quotati IDEM, EUREX e CME a basse commissioni, a partire da 0,85€ e 1$ a lotto.
Ma perchè fare trading con i futures su Fineco? Ci sono almeno tre valide ragioni:
- possibilità di operare direttamente dal sito, da PowerDesk, da app oppure dalla nuova piattaforma FinecoX.
- possibilità di fare trading anche di notte dal lunedì al venerdì per sfruttare tutte le oscillazioni dei valori
- disponibilità degli ordini aumatici
In più è possibile anche fare trading con i Micro Futures. In pratica basta una piccola somma per accedere al mercato USA (CME) con sottostante Indici e Materie Prime.
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Investire in futures su IC Markets
Il terzo broker che ti presentiamo dove puoi fare trading con i futures è IC Markets, in attività sin dal 2007 in Australia e regolamentato dall’ASIC (Australian Securities and Investments Commission), che altro non è che l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari dell’Australia.
IC Markets è un broker ECN, ossia non applica riquotazioni. IC Markets infatti mette a disposizione i prezzi di mercato così senza effettuare modifiche.
Puoi investire in futures su IC Markets con un conto demo, dove puoi fare simulazioni sugli investimenti sui diversi asset offerti dal broker.
Le piattaforme con cui puoi investire in futures su IC Markets sono tre: la MT4, la MT5 e la cTrader.
Per poter aprire un conto reale o demo sul broker no ESMA IC Markets ti basta aprire il seguente link:
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