L’OCC ha annunciato che da adesso le banche USA possono svolgere determinati servizi legati alle criptovalute, tra cui la custodia di asset digitali, alcune operazioni con stablecoin e diverse blockchain.
Indice
La svolta regolamentare dell’OCC
Recentemente, l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC), l’ente regolatore che supervisiona le banche nazionali negli Stati Uniti, ha chiarito che le banche possono ora svolgere alcune attività legate alle criptovalute senza dover ottenere preventivamente l’approvazione dei regolatori. Questo cambiamento, formalizzato con la pubblicazione della Interpretive Letter 1183 (IL 1183) il 7 marzo 2025, segna una svolta importante per il settore bancario americano.
L’OCC ha stabilito che le banche possono fornire servizi di custodia per asset cripto, partecipare a reti di registri distribuiti (blockchain) e svolgere alcune attività legate alle stablecoin, purché tali attività vengano svolte in modo sicuro e con adeguati sistemi di gestione del rischio. La nuova direttiva, firmata personalmente dall’attuale Comptroller ad interim Rodney Hood, rimuove la necessità di un’approvazione preventiva, richiesta invece durante l’amministrazione Biden attraverso la precedente Interpretive Letter 1170 (IL 1170) pubblicata nel 2020.
La spinta del governo per Bitcoin (BTC)
Questa decisione arriva in un momento in cui il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per l’istituzione di una riserva strategica di Bitcoin e altre criptovalute selezionate. L’azione combinata del governo e del principale ente regolatore bancario dimostra l’intenzione di integrare le criptovalute all’interno del sistema finanziario tradizionale e di stabilire un quadro normativo più chiaro e uniforme.
Per anni, le banche americane hanno chiesto maggiore chiarezza su come operare con le criptovalute, trovandosi spesso davanti a linee guida poco definite o interpretazioni politicamente selettive dei regolamenti esistenti. Sebbene il documento del 2020 avesse già concesso alle banche la possibilità di fornire servizi di custodia e altre operazioni legate alle criptovalute, la regolamentazione sotto l’amministrazione Biden aveva reso il processo più complesso e burocratico, richiedendo alle banche di dimostrare la loro capacità di gestione del rischio prima di ricevere l’approvazione per operare nel settore cripto.
Le opportunità e le sfide delle crypto
Il documento “IL 1183” elimina una barriera consistente, lasciando alle banche la responsabilità di implementare rigorosi controlli interni per garantire operazioni sicure. Tuttavia, nonostante l’apertura verso le criptovalute, resta il divieto per le banche di possedere criptovalute come Bitcoin per conto proprio, in linea con una dichiarazione congiunta emessa nel 2023 dall’OCC, dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e dalla Federal Reserve.
L’integrazione delle criptovalute nel sistema bancario tradizionale rappresenta un’opportunità straordinaria per le banche, che potranno generare nuovi profitti da commissioni di transazione, custodia e servizi collegati. Allo stesso tempo, offre ai clienti la possibilità di affidarsi a istituti altamente regolamentati e affidabili, anziché a piattaforme meno regolamentate e più rischiose, come visto per l’exchange FTX andato in bancarotta nel 2022.
Sebbene alcune banche possano essere riluttanti ad avventurarsi in questo settore a causa dell’alta volatilità delle criptovalute, l’IL 1183 offre finalmente un quadro chiaro che permetterà a molte istituzioni finanziarie di iniziare a esplorare seriamente il mercato delle criptovalute.
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