Gli investimenti in oro sono un rapida crescita. Attratti dal balzo delle quotazioni del gold, numerosi trader si sono riversati sull’oro (e continuano a farlo) alimentando così un circolo vizioso che non fa altro che determinare ulteriori rialzi. Molto significativo il fatto che l’oro sia stato introdotto in numerosi portafogli di investimento dove era del tutto assente.

Stiamo quindi assistendo a due distinti fenomeni che hanno la stessa origine: i trader che già avevano quote di portafoglio investite in oro aumentano la consistenza delle loro posizioni e chi, fino a poche settimane fa, non aveva alcuna posizione sul gold, ora ha iniziato a creale.

Oro significa bene rifugio e quindi chi in questo periodo ha deciso di incrementare gli investimenti in gold lo sta facendo per una motivo ben preciso: la preoccupazione che la situazione economica generale possa peggiorare. Insomma di torna ad investire in oro (e si aumentano le posizioni sul gold) perchè c’è paura che possa arrivare una crisi.

E del resto solo le preoccupazioni possono spiegare il ritorno della quotazione oro ai livelli di febbraio 2022. Come giustamente evidenziato da alcuni esperti, era da tantissimo tempo che non si vedevano investimenti di massa sull’oro.

Sicuramente tutto è agevolato dalla facilità con cui oggi si può investire in oro. Chi non volesse acquistare oro fisico, infatti, può sempre speculare attraverso i CFD. Tutti i migliori broker permettono di negoziare CFD sull’oro. Ad esempio c’è eToro che ha anche il vantaggio di offrire una demo gratuita da 100mila euro virtuali per fare pratica senza rischi.

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Da cosa nasce il rally dell’oro

Per comprendere se la corsa dell’oro è frutto o meno dell’imminente arrivo di una grave crisi, è necessario avere ben chiari i fattori che hanno dato il “la” agli acquisti. Insomma da dove è partito questo boom degli investimenti in oro?

Sicuramente c’è un legame tra appeal dell’oro e possibile svolta della FED in ambito monetario.

Il rally del gold si è infatti intensificato in scia alle indiscrezioni sulla possibilità che la FED possa bloccare il rialzo dei tassi e addirittura passare, a breve, ad un ribasso.

La pubblicazione dei dati sui nuovi posti di lavoro negli Usa (in forte ribasso) hanno rafforzato l’ipotesi che l’economia si sia raffreddata. Uno scenario che potrebbe indurre la FED ad assumere un approccio più morbido.

Dinanzi a questa ipotesi, la quotazione del dollaro ha segnato un ribasso mentre il prezzo dell’oro è salito.

Ma alla base del boom degli investimenti in oro c’è anche la recente decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione di greggio. La mossa dei paesi produttori ha messo le ali alla quotazione petrolio spingendo molti analisti a rivedere al rialzo le stime dell’oro oro per i prossimi mesi.

Secondo alcuni esperti il rialzo del greggio potrebbe causare un aumento dell’inflazione costringendo la FED a restare sui tassi alti in un contesto caratterizzato da forte crisi. Anche questo timore ha determinato un aumento dell’oro.

Insomma c’è più di un fattore che alimenta le paure che sono alla base del boom degli investimenti in oro. Ed il problema è proprio questa eterogeneità di fattori.

E’ in arrivo una nuova grave crisi?

Tante paure alimentano lo scenario di crisi imminente. Da una parta ci sono gli Usa che potrebbero svoltare in ambito monetario ma ora si ritrovano con la patata bollente del rialzo del greggio. Dall’altra parte c’è l’Europa che è messa anche peggio. Il Vecchio Continente solo recentemente sta assistendo ad un ribasso dell’inflazione ma è ancora troppo per parlare si possibile svolta della BCE. L’EuroTower, dal canto suo, sembra essere molto confuso sulla strada da seguire. E così mentre non ci sono indicazioni chiare su quello che farà la Banca Centrale Europea (ammesso che loro stessi lo sappiano) è l’economia a preoccupare con i PIL del Vecchio Continente che evidenziano crescite risicate.

Tutto questo mentre il contesto è sempre più condizionato dalla crisi delle banche con le autorità che gettano acqua sul fuoco mentre però aumentano i segnali di contagio tra i vari istituti.

Insomma ci sono tanti indizi che lasciano intuire un peggioramento della situazione in atto (da non dimenticare mai la questione relativa alla guerra russo-ucraina). Inevitabile, quindi, che si stia verificando un forte aumento degli investimenti in oro.

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